Parla Marco Mezzaroma. Il co-patron della Salernitana rompe il silenzio e dal sito ufficiale del club granata fa chiarezza e tende la mano all’ambiente, mettendo da parte l’ostilità delle ultime settimane e chiarendo anche le polemiche post mercato.
“Mi corre l’obbligo di fare chiarezza in relazione ad alcune situazioni su cui si rincorrono una serie di menzogne veicolate attraverso notizie e/o articoli diffusi soprattutto sul web, costruiti ad arte e destituiti di qualsiasi fondamento.
Mi riferisco alle notizie relative a fantomatiche cordate che avrebbero avanzato proposte di acquisizione delle quote della U.S. Salernitana 1919 o che sarebbero interessate a farlo. Notizie che poi rimbalzano sui social creando contrapposizioni e divisioni deleterie tra tifosi amanti della Salernitana, ribadisco della Salernitana, non del sottoscritto o di Claudio Lotito. Tifosi che molto spesso, in maniera più o meno consapevole, diventano strumento in mano a chi ha altri fini.
Ebbene smentisco che ci siano state presentate proposte di acquisto o che ci siano stati contatti con me o con Claudio Lotito per tale fine.
Evidenzio come né lo zoccolo duro della tifoseria, che vuole il bene esclusivo della Salernitana, né io né mio cognato siamo degli sprovveduti; se tutto quanto sopra descritto rappresenta un tentativo per destabilizzare l’ambiente oppure, tradendo la buona fede della tifoseria, di mettere pressione alla Proprietà per cedere la Società svilendone il valore, l’autore di tale tentativo non ha compreso con chi ha a che fare.
In tale quadro possono rientrare anche gli sberleffi di chi, sui canali social, si diverte a prendere di mira con cattiveria gratuita questo o quel calciatore, reo di aver commesso fatti destituiti di qualsiasi fondamento, comportamenti che mi auguro non finiscano per minare la serenità dello spogliatoio e dell’intero gruppo che invece andrebbe sempre sostenuto.
Non mi abituerò mai all’accanimento con cui molto spesso si critica chi invece, indossando i nostri colori, dovrebbe essere sempre incoraggiato.
Tengo a precisare, per estrema chiarezza, che noi tutti che rappresentiamo la Società abbiamo il dovere di cercare di capire gli stati d’animo dei nostri tifosi e conseguentemente di ascoltare le critiche al nostro operato, critiche da cui nessuno, a cominciare da me, deve sentirsi immune; la sola condizione è che esse devono essere ispirate dalla buona fede e non essere strumentali o pregiudiziali.
La squadra sino ad ora ha sicuramente risposto sotto le aspettative di tutti coloro che, a fine mercato estivo (ed erano la stragrande maggioranza di tifosi e commentatori), la accreditavano al ruolo di sicura protagonista. Per questo abbiamo cercato di rinforzarla nella campagna acquisti di gennaio, pur continuando ad avere la massima fiducia in tutti coloro che sono rimasti con noi.
In una riunione tenutasi a Milano alla presenza del sottoscritto, del Direttore Fabiani e dei dirigenti del Parma Calcio, avevamo stanziato diversi milioni di euro per l’acquisizione di calciatori che però per loro libera scelta hanno poi deciso di restare nella loro Società di appartenenza.
Tutte le negatività sopra riportate, tra cui anche la favola per cui questa Proprietà non vuole andare in Serie A, diventata talmente stucchevole che non vale la pena neanche più parlarne, non fanno del male a me o a mio cognato ma fanno male a quello che dovrebbe essere il bene comune ovvero la Salernitana e l’immagine di un’intera comunità che è di tutt’altro spessore.
Mancano ancora molte partite, nulla è assolutamente perduto ed è ancora tutto nelle nostre mani, purché ci crediamo tutti insieme e trasmettiamo fiducia ai nostri calciatori, remiamo tutti dalla stessa parte e non facciamo mancare il sostegno di ognuno alla squadra, l’unica per cui tifare.
A cominciare dalla partita, importantissima, di venerdì sera, dove spero saremo tutti l’uno accanto all’altro solo per tifare chi indossa la maglia granata ed incitarlo a cercare anche la giocata più rischiosa per cercare di vincere”.