Dopo il pareggio a reti bianche di Reggio Calabria, dove la Salernitana ha dato l’impressione di aver perso una occasione propizia per portare a casa tre punti, un altro pareggio, con il risultato di 1-1, nella gara casalinga con il Chievo Verona, ha confermato la brusca frenata in classifica della squadra allenata da Castori.
La vetta della classifica si allontana sempre di più e, se il trend di questo ultimo periodo, costellato di sconfitte, a volte anche sonore, e pareggi, non dovesse invertirsi presto, potrebbe entrare a rischio anche la zona play off.
Una involuzione di risultati, ma anche di gioco. Qualcosa s’è inceppato nei meccanismi della squadra granata che ha perso quella efficacia e concretezza che ne ha contraddistinto buona parte del girone di andata.
Eppure i rinforzi per l’organico, nel mercato di riparazione di gennaio, sono arrivati. Coulibaly, Jaroszynski, Kiyine, Sy, Boultam e Kristoffersen. I primi tre citati, impiegati nell’ultima gara con il Chievo.
L’involuzione nel gioco della Salernitana c’è stata. Sarà anche un po’ per responsabilità dell’allenatore? Fino ad oggi Castori ha goduto di ampia fiducia e considerazione perché la squadra ha sempre stazionato nelle primissime posizioni in classifica.
Ma ora che la classifica sta diventando meno entusiasmante, qualche critica, da parte dell’opinione pubblica salernitana, inizia a fare capolino.
In alcuni match, tra cui questo casalingo con il Chievo, lo schieramento tattico troppo prudente dell’allenatore ha fatto storcere il naso a molti. Quando la squadra arretra il baricentro e bada più a non prenderle, pare che gli avversari ne beneficino.
Il potenziale offensivo della Salernitana è di tutto rispetto per la cadetteria e in molti match, vinti meritatamente, questo aspetto è apparso evidente. Insistere con i tre difensori centrali ma soprattutto con atteggiamenti attendisti e poco propositivi non sta dando positivi riscontri.
In alcune partite ci sono stati anche dei torti arbitrali evidenti. La rete fantasma di De Luca, che ha consentito al Chievo di pareggiare, è l’ennesimo episodio di questo campionato. Le immagini televisive danno ragione a Belec che ha parato ben prima che il pallone superasse la linea di porta.
Mancano almeno sei punti in classifica alla Salernitana a causa degli errori arbitrali. Ma questo non può rappresentare un alibi. Castori deve capire cosa si è inceppato nel meccanismo di gioco della Salernitana ed apportare i dovuti correttivi.
di Roberto Trucillo
Salernitana – Chievo Verona 1 – 1
Reti: 23’ pt Tutino (S), 5’ st De Luca (C).
Salernitana: Belec, Coulibaly (27’ st Schiavone), Jaroszynski, Mantovani, Tutino (37’ st Gondo), Djuric (37’ st Anderson), Di Tacchio (37’ st Dziczek), Casasola, Gyomber, Bogdan, Capezzi (12’ st Kiyine). All. Fabrizio Castori
A disposizione: Adamonis, Sy, Cicerelli, Aya, Boultam, Kristoffersen, Veseli.
Chievo Verona: Semper, Rigione, Leverbe, Obi, Renzetti, Palmiero (31’ st Viviani), Garritano (36’ st Giaccherini), Mogos, Margiotta (20’ st Djordjevic), De Luca (36’ st Bertagnoli), Ciciretti (20’ st Canotto). All. Alfredo Aglietti
A disposizione: Seculin, Zuelli, Fabbro, Di Gaudio, Vaisanen, Pavlev, Cotali.
Arbitro: Simone Sozza di Seregno.
Assistenti: Fabio Schirru (sez. Nichelino) – Marco Trinchieri (sez. Milano).
IV Uomo: Riccardo Ros (sez. Pordenone).
Ammoniti: Coulibaly, Belec, Gyomber (S), Viviani (C).
Angoli: 5 – 8
Recupero: 1’ pt, 3’ st.