In campo ci vanno anche gli avversari, su questo non c’è alcun dubbio. In serie B, inoltre, ogni squadra, anche l’ultima in classifica, può vincere contro chiunque.
Ma ciò non toglie che se la Salernitana volesse puntare in alto, sarebbe opportuno che affrontasse le gare con un piglio più autoritario e deciso, nonché con un atteggiamento tecnico – tattico più offensivo.
Anche perché, obiettivamente, le migliori individualità la squadra granata le ha dalla tre quarti campo in su. Oltre all’ottimo parco attaccanti, i vari Cicerelli, Kiyine, Anderson, Kupisz, sono calciatori capaci di saltare l’uomo ed inserirsi efficacemente in azioni offensive.
Il pareggio acciuffato nei secondi finali del match di Pisa, con un gran gol di Casasola, ed il pareggio casalingo odierno con il Vicenza, sono risultati deludenti per una squadra che per un periodo è stata meritatamente capolista.
E’ un lungo periodo di magra, in termini di risultati, per la Salernitana di Castori. In genere i campionati di serie B si decidono in primavera, vera fase decisiva. C’è da augurarsi che l’allenatore granata trovi presto la quadra per rimettere sui giusti binari la squadra.
Le potenzialità ci sono tutte. Nonostante i risultati non brillanti, il gruppo sta continuando a palesare buone doti tecniche ed un’ottima tenuta atletica. L’organico, inoltre, è stato opportunamente puntellato.
Castori ha in mano tutti gli strumenti giusti per ottenere, da qui in avanti, i risultati sperati ed ambiziosi che tutto l’ambiente si aspetta, ma dovrà essere capace di capire quali correttivi apportare ed applicarli.
Insistere sulla difesa a cinque? Oppure tornare a quella a quattro? Continuare con il 3-5-2 ad oltranza? Oppure sperimentare nuovi e più aggressivi moduli di gioco?
In fondo questo è anche il bello del calcio. La sintesi tra qualità tecniche dei calciatori e modulo tattico più adatto è uno dei principali compiti di un buon allenatore. Castori è un tecnico esperto e sotto questo punto di vista dà garanzie.
Poi c’è la motivazione, la determinazione dei calciatori, la voglia di vincere. Anche questi sono aspetti che non possono essere trascurati e che, spesso, fanno la differenza.
Ora che ci si appresta ad entrare nella fase decisiva del campionato capiremo se la Salernitana potrà o meno ambire ad un ruolo di primaria importanza nella lotta alla promozione in massima serie.
Il prossimo match sarà già molto indicativo, in tal senso. L’Ascoli è un avversario ampiamente alla portata dei granata. Se la squadra allenata da Castori non fornirà una prova convincente, sul piano del gioco prima ancora che su quello del risultato, allora sarà il caso di fare un po’ di valutazioni.