Il monito del leader Luigi Sbarra: “Aprire una sede in questo periodo è un gesto importante. Basta morti sul lavoro: tre morti negli ultimi 14 giorni. Fenomeno da fermare, servono più controlli”.
La Filca Cisl ha una nuova sede in provincia di Salerno. Inaugurati oggi, alla presenza dei vertici nazionali e regionali del sindacato, i locali di via Irno 72, nel cuore della città capoluogo. Spazi più accoglienti per affrontare meglio le tante vertenze del comparto edile.
A prendere parte all’inaugurazione c’erano Ottavio De Luca, segretario reggente della Filca Cisl Campania, Enzo Pelle, segretario generale della Filca Cisl nazionale, Gerardo Ceres, segretario generale della Cisl Salerno, e Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl.
L’appuntamento è stato anche motivo di dibattito sul fenomeno delle morti sui luoghi di lavoro, tema da sempre a cuore alla Filca Cisl e alla segreteria confederale, con il leader Sbarra che nei giorni scorsi ha incontrato il premier Mario Draghi per discutere sulle misure da intraprendere per contrastare quella che è diventata per tutti una vera e propria emergenza nazionale.
La sede è stata dedicata a Giovanni D’Ambrosio, storico segretario generale della Filca Cisl Campania, scomparso prematuramente nel maggio 2019. Per l’occasione era presente anche il figlio Gianluigi, che ha ringraziato la Cisl per aver ricordato il padre in modo tangibile.
“Ringrazio tutta la comunità della Filca ad ogni livello per aver reso possibile questa iniziativa e soprattutto per aver dedicato questa sede alla memoria di Giovanni, eccellente sindacalista e persona buona, che ha fatto dell’impegno sindacale la sua vita”, ha detto Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl.
“Aprire una sede dentro la drammatica condizione della crisi sanitaria è un gesto importante, nel Meridione ancora di più. Il lavoro è il grande tema di ricostruzione del Paese, per questo l’iniziativa acquista grande valore perché da qui si possono costruire strategie e visione. Non avremo più aria dopo il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, è una occasione irripetibile che è atto di grande responsabilità verso di noi e verso le giovani generazioni.
L’Europa si è allontanata finalmente dalla politica di austerity e acquista il volto della solidarietà mettendo a disposizione degli stati membri risorse per rialzarci dalle macerie, ora non ci sono più alibi. Dobbiamo fare grandi investimenti in termini infrastrutturali e digitali, perché noi abbiamo grandi risorse e potenzialità. Il mezzogiorno deve ricominciare a pensare ad uno sviluppo industriale forte e sostenibile per ricucire un tessuto con il resto dell’Italia.
Ci vuole anche una grande battaglia anche di difesa del diritto di cittadinanza, chi è del Sud deve avere la possibilità di godere degli stessi diritti sociali e dei servizi che esistono nel resto del Paese. Ci sono grandi potenzialità economiche e sociali, dobbiamo insieme combattere per mettere al centro la dignità del lavoratore e del cittadino che sono state deturpate dal sistema economico globalizzato.
E’ vergognosa in questo senso la striscia di sangue di quasi 1.500 vittime ogni anno di morti sul lavoro. Nel 2020 si è lavorato poco ma il dato si è alzato. Il fenomeno è fuori controllo. Negli ultimi 3 giorni ci sono stati 14 morti: non è possibile questa situazione.
Vanno intensificati i controlli, bisogna assumere ispettori e medici del lavoro, mettere in campo un esercito di lavoratori specializzati e fare tanta formazione. Si deve raggiungere un nuovo grande accordo tra la politica e le parti sociali e dobbiamo ricostruire insieme perché utilizzando le parole di Papa Francesco: nessuno si salverà da solo”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dei vertici del sindacato di categoria della Cisl.
“Sarebbe riduttivo affermare che questa nuova casa dei lavoratori sia solo una sede sindacale. In Italia, ogni sede della Cisl vuole rappresentare un punto fermo sociale all’interno del territorio”, ha detto Ottavio De Luca, segretario reggente della Filca Cisl Campania.
“Durante il lockdown i nostri luoghi sono stati centri operativi alla battaglia contro il Covid-19. I lavoratori sanno che qui troveranno appoggio e uno strumento per ribadire la propria libertà, come sicuramente ritroveranno le tre 3 C che ultimamente il nostro segretario Sbarra ha ribadito: competenza cuore e cervello.
Sono le tre caratteristiche per un ottimo sindacato. Abbiamo potuto dare importanti contributi alla dignità dei lavoratori perché conosciamo potenzialità e criticità, dato che ogni giorno siamo nelle strade, nelle fabbriche e nei luoghi istituzionale. Questa casa è un impegno che ci onora. Porterà avanti i valori della Cisl e sarà dedicata ad una persona tanto cara come Giovanni D’Ambrosio, amato dai lavoratori e da noi”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Enzo Pelle, segretario generale della Filca Cisl nazionale. “Sono contento di rappresentare la Filca che apre le sedi e che fa un lavoro sul territorio ricordando le persone come Giovanni D’Ambrosio. La memoria storica è fondamentale, racconta il nostro percorso.
Stiamo aprendo una sede con l’obiettivo di essere un grande punto di riferimento”, ha specificato. “Oltre al passato dobbiamo pensare al futuro, perché il sindacato rappresenta ancora il futuro del lavoro. Stiamo cercando di fare passi importanti, a livello legislativo per semplificare norme come il 110. La sicurezza sul lavoro è tema sul quale investire.
Noi lo facciamo con inchieste e denunce, andando verso una sostenibilità. Le morti sul lavoro devono diminuire, lanceremo nei prossimi giorni diverse iniziative di prevenzione. Questo perché ci sono le condizioni. L’Inail in questo ha responsabilità come l’Ispettorato del lavoro, così come importante è la proposta della premialità per le aziende in regole e sostenibile, inasprendo le pene per le industrie che non rispettano tali principi”.
A fare gli onori di casa c’era Gerardo Ceres, segreterio generale della Cisl salernitana. “Ringrazio i tanti amici e i tanti segretari accorsi da noi. Apriamo una sede della Filca qui a Salerno, che ha visto negli ultimi anni una crisi terribile a livello occupazionale.
La speranza dobbiamo costruirla come ricorda il segretario generale Sbarra”, ha affermato. Dobbiamo essere protagonisti di una stagione di difesa dei diritti dei lavoratori in una fase delicata come questa.
La sede è presidio di aggregazione e democrazia di cui abbiamo sempre necessità. Con Giovanni D’Ambrosio ho intrecciato i due più grandi impegni della mia vita: quella da sindacalista e quella dell’attivismo in Africa. Alla famiglia dico che Giovanni è intimamente nei nostri cuori e oggi diventa ufficialmente patrimonio storico della Filca.
C’è bisogno di impegnare il nostro gruppo dirigente sul Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, e sulle capacità del sindacato di trasmettere i suoi valori ai futuri investimenti. C’è pure bisogno di costruire ragionamenti comuni con le altre strutture della Cisl regionale come la Basilicata e la Calabria”.