Il pietoso caso di Giulietta e Romeo. La sfortunata morte di due infelicissimi amanti che l’uno di veleno e l’altro di dolore morirono, con vari accidenti. Racconto-concerto con Manuela Mandracchia e Fabio Cocifoglia e con gli AGRICANTUS. Teatro Ghirelli, Salerno – mercoledì 8 dicembre, alle 18.
L’amore al tempo dei “…Montecchi e dei Cappelletti,
ne la Verona di Bartolomeo Scala…”,
un amore così forte che
“…tutte le volte che lo racconti
sembra impossibile debba così finire…”.
Come nella tragedia di Shakespeare, ma con una punta di smaliziato distacco e la colonna sonora degli Agricantus. «Gli amanti di Verona, il pietoso caso di Giulietta e Romeo», interpretati da Manuela Mandracchia e Fabio Cocifoglia, accompagnati dalla musica dal vivo degli Agricantus, in scena mercoledì 8 dicembre alle 20,30, porta a Salerno- anzi riporta, dopo la data agostana nell’ambito della rassegna Incontro/tendenza – l’eterno dramma d’amore di Capuleti e Montecchi, in una pièce tratta, però, non dal classico shakespiriano, ma dal racconto di Matteo Bandello.
Se tutti, grazie anche al profluvio di produzioni cinematografiche, conoscono la fama del testo che William Shakespeare dedicò agli amanti veronesi, non molti sanno che all’origine del fortunato canovaccio c’è il testo di una novella di Matteo Bandello (1485 –1561), che a sua volta aveva rielaborato un racconto del vicentino Luigi Da Porto, l’«Istoria novellamente ritrovata di due nobili amanti», scritta nel 1529.
Le novelle del Bandello, ricca fonte di ispirazione per Shakespeare -che le conobbe attraverso la traduzione di Arthur Brooks, e che alle sue novelle si ispirò anche per il soggetto delle commedie «Molto rumore per nulla» e «La dodicesima notte» – sono un ritratto straordinario del suo tempo.
La novella del Bandello non ha nulla da invidiare all’opera shakespeariana per potenza emotiva, intreccio, alternanza di climi.
Per il pubblico, anzi, è divertente notare le differenze tra l’originaria novella preshakespiriana con l’opera del Bardo: da come si svolge la storia d’amore tra i due amanti che più e più volte si accoppiano nel giardino “essendo Romeo giovine, di forte nerbo e molto innamorato”, a Giulietta che vuole raggiungere il suo Romeo travestendosi da uomo, all’ambigua figura di frate Lorenzo, a come muore Giulietta.
La formula racconto-concerto, scelta da Fabio Cocifoglia e Manuela Mandracchia per Casa del contemporaneo, crea una partitura con contrappunti e concertazioni che diventano un coinvolgente spettacolo.
Il felice incontro con gli Agricantus apre a nuove possibilità di sperimentazione.
Il carattere “popolare” della musica, infatti, riesce a sottolineare lo stile narrativo del Bandello, dove costumi, modi e situazioni vengono raccontati con leggerezza, semplicità ed efficacia emotiva.
Ma anche quando la struttura letteraria, come in un crescendo, si incupisce fino a diventare nera, quando gli avvenimenti precipitano e la tragedia lentamente incombe, è la stessa musica popolare a venire in soccorso alla storia adattandosi a dipingere e rendere vivi i nuovi colori del racconto.
GLI AMANTI DI VERONA
racconto-concerto con Manuela Mandracchia e Fabio Cocifoglia
e con: gli AGRICANTUS
Voce: Federica Zammarchi
Strumenti a fiato etnici e voce: Mario Crispi
Basso acustico e voce: Mario Rivera
Regia: Fabio Cocifoglia
Produzione: Casa del Contemporaneo
INFORMAZIONI E BIGLIETTERIA
TEATRO GHIRELLI – Lungoirno, Viale Antonio Gramsci. Interno del Parco urbano dell’Irno
Salerno
info e prenotazioni: 345/4679142
info@casadelcontemporaneo.it
teatroghirelli@casadelcontemporaneo.it
www.casadelcontemporaneo.it
Orari spettacoli
mercoledì 8 dicembre, ore 20.30
Come raggiungerci
Autostrada, uscita Fratte
Parcheggio adiacente
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Instagram @casadelcontemporaneo