“Questa tifoseria ha avuto dignità ed orgoglio, nonostante potesse essere esclusa dalla A è stata con la testa alta. Qui mi riscontro totalmente in questo senso valoriale“. Questo uno dei passaggi più intensi della conferenza stampa del Presidente della Salernitana Danilo Iervolino, tenutasi questo pomeriggio presso la sede del Caffè Motta, nella zona industriale di Salerno.
Il neopresidente ha svelato un inedito retroscena sull’acquisto della Salernitana: “Avevo promesso a mia moglie di non investire mai nel calcio. Non ero affatto interessato. Fino al 30 novembre ho chiuso un deal per un gruppo quotato in borsa che si chiama BFC Media. Poi a un certo punto sono stato sensibilizzato. Stava scadendo il tempo, la clessidra si era girata, da questa città avevo avuto tanto in termini di affetto, ho casa ad Acciaroli, mi piace la città e ci vengo spesso a cena. Ho detto non può essere! L’orgoglio della tifoseria, la testa alta mi ha rapito. Ho detto che comunque una proposta l’avrei fatta. Ci siamo lasciati il 30 con i professionisti ai quali avevo detto no, la mattina mi sono svegliato e ho rimesso tutti a lavorare”.
I grandi cambiamenti che hanno sconvolto, nel recente passato, la vita in casa Iervolino, la vendita di Pegaso, e l’acquisto della Salernitana, dopo decenni di tifo per il Napoli, hanno spinto Iervolino a spiegare il perché di queste scelte così inaspettate, in particolare al figlio dodicenne incredulo e in parte perplesso. Il presidente ha poi sottolineato il suo legame da sempre molto forte con Salerno. Palma Campania, paese dove vive, ha spiegato, è più prossimo a Salerno (18 km) che a Napoli (25 km). La società Pegaso è stata fondata a Salerno.
“Ho un progetto complicato, ambizioso di medio lungo termine, di cambiamento, di statuto comportamentale nel mondo del calcio, mi piacciono le sfide e l’innovazione. Potrei definirmi uno startupper convinto, ora anche nel calcio“.
“La squadra deve essere un hub di trasferimento dei sani valori dello sport, faremo link con le scuole, vogliamo portare le famiglie in sicurezza allo stadio, stiamo già elaborando un progetto per un laboratorio di medicina personalizzata per le performances degli atleti nel settore calcistico“.
“Vogliamo creare una squadra di grande professionalità, osmotica con il territorio. Parlo di un centro sportivo, di un museo. Questa è una squadra leggendaria: voglio creare qualcosa che possa rimanere alla città e di cui essere fiero, creando totale discontinuità“.
“Vorrei lasciare il segno e fare qualcosa di unico, vorrei che il cinquantesimo presidente della Salernitana fosse ricordato anche dal duecentocinquantesimo per quello che ha fatto. Tra tre anni spero di avere una società sana, che ha creato valore sui giovani. Secondo me calcisticamente saremo in alto. La Serie A è cucita addosso alla Salernitana“.
“Per me è impensabile avere una biglietteria ancora statica, elaboreremo app con flussi premianti per i fedelissimi, per chi arriva con famiglia e figli. La squadra di calcio è un’industria che deve generare profitto ma ha una ricaduta sociale formidabile, ha una valorizzazione non solo economica ma anche intangibile come audience dei tifosi. Cercherò di abbracciare la rivoluzione digitale. Vogliamo portare i ragazzi e le famiglie allo stadio in totale sicurezza. Ci sarà uno sportello di ascolto per i tifosi.“.
Oltre ai progetti a medio – lungo termine, Iervolino ha anche parlato del futuro immediato e della necessità di fare mercato per rinforzare la squadra e tentare di ottenere la permanenza in serie A, con la premessa: “A me piace investire, ma non buttare i soldi, anche se non abbiamo tempo per programmare. Serve un instant team di giocatori che vengano per entrare nella leggenda, non per soldi. Gente di gamba e di cuore, dotata di coraggio. Chi verrà dovrà dare tutto, restare in A vuol dire fare la storia“.
Su Frank Ribery, il più grande e prestigioso calciatore di tutti i tempi in casacca granata, il Presidente ha detto: “Non è il futuro della Salernitana, un calciatore di 38 anni lo capisce bene. Ma, da qui a fine campionato è fondamentale e lo immagino con noi anche il prossimo anno. Lo adoro, ha carisma, ha vinto, sa dettare i tempi di gioco e punteremo su di lui. Non mi vedrete mai interferire con le idee dell’allenatore e del direttore sportivo, sia chiaro, ma personalmente lo ritengo un buon innesto. Ha garantito una vetrina di rilievo alla città di Salerno, secondo me farà la differenza“.
“Avremo sicuramente un cambiamento nella direzione generale e sportiva. Ringrazio Fabiani, l’ho sentito e mi sono complimentato con lui, ha fatto un grande lavoro calcistico e sportivo ma gli ho anche rimproverato che è stato poco attento a creare un rapporto particolare“. Sul nuovo direttore, Walter Sabatini, Iervolino ha detto di averlo scelto per la sua esperienza e le sue capacità professionali, ma anche per l’assonanza nel modo di vedere il calcio, raggiungendo un accordo che lo legherà alla Salernitana fino a giugno. Poi tutto dipenderà dalla eventuale permanenza in massima serie.
Il Patron ha poi presentato il suo staff: “Dobbiamo avere grandi professionisti nella parte manageriale. Ho voluto fortemente il professore Fimmanò: con lui stiamo ammodernando tutta la parte legal di questo settore, il dottor Bifolco che è il mio storico commercialista, a cui ho affidato la parte legata ai miei investimenti e alle questioni fiscali, la dottoressa Mara Andria coordinerà una nuovissima comunicazione che non è solo quella sociale e calda dei proclami“.
Come in un copione di una grande fiction, continua questa incredibile e travolgente avventura di Danilo Iervolino alla guida della Salernitana. Sembra una fiaba. A soli 20 minuti dalla mezzanotte del 31 dicembre scorso, la notizia dell’acquisto della Salernitana ha consentito ai tifosi granata di brindare al nuovo anno con ritrovato entusiasmo. E i tappi dalle bottiglie di spumante sono saltati con ritrovato vigore, con decine di migliaia di brindisi al nuovo Presidente e alla salvezza della squadra del cuore.
Poi la prima gara con il nuovo Presidente in sella al cavalluccio marino è coincisa con la vittoria storica in trasferta a Verona, campo da sempre ostico per i colori granata e in casa di una tifoseria particolarmente invisa ai salernitani ed a gran parte delle tifoserie meridionali.
E il prossimo match, primo casalingo dell’era Iervolino, sarà contro la Lazio del precedente proprietario Claudio Lotito, altro appuntamento al fulmicotone per la torcida della curva sud Siberiano, finalmente liberata dall’incubo multiproprietà.
Il finale di questo primo trittico di partite, infine, sarà da fuochi d’artificio. La Salernitana, infatti, scenderà in campo al Diego Armando Maradona contro il Napoli, primo e grande amore calcistico del Presidente Iervolino che ora, però, è promesso sposo della “Bersagliera” ed ha nel cuore non più il “ciuccio” napoletano ma l'”ippocampo” salernitano.