Questa era una partita da vincere ad ogni costo e da giocare con il coltello tra i denti. Era lecito attendersi una Salernitana determinata, cattiva, travolgente. La squadra granata, invece, ha giocato il match come se fosse una gara qualunque, non decisiva per la salvezza.
Di pari passo i tifosi sugli spalti. L’Arechi avrebbe dovuto essere un’autentica bolgia di tifo assordante e trascinante, invece, l’incitamento c’è stato per l’intero arco della partita, ma non così travolgente tanto da rappresentare il dodicesimo uomo in campo.
Un’occasione persa, dunque, per la compagine del cavalluccio marino e per la sua torcida per il “nuovo inizio” col piede giusto. Un piede che avrebbe dovuto giocoforza premere sull’acceleratore da subito, perché non c’è più tempo da perdere se si vogliono avere chance di salvezza.
Emblematica, in tal senso, la scelta di Colantuono, nel secondo tempo, di sostituire un difensore offensivo quale Mazzocchi con un difensore centrale quale Gyomber. Per difendere il pareggio? Ma che senso ha questa scelta in un match da dentro o fuori? Una gara dove un solo risultato serviva, la vittoria!
Il tecnico granata, che avrebbe dovuto puntare esclusivamente ai tre punti, aveva ancora una delle undici cartucce nuove da sfruttare, Ederson, centrocampista brasiliano con propensione offensiva e qualità negli inserimenti in area avversaria, ma ha preferito rinforzare la difesa portando a casa un inutile pareggio che premia solo lo Spezia.
E’ chiaro che con i se e con i ma non si va da nessuna parte. La garanzia che l’ingresso in campo di un altro centrocampista con propensione offensiva potesse far vincere il match non esiste. Ma non aver tentato anche quest’ultima mossa lascia molto perplessi.
Così come è incomprensibile la decisione di mandare in tribuna il miglior attaccante in organico, Bonazzoli. Soprattutto in questa fase decisiva del campionato. Le gare a disposizione della Salernitana per sperare ancora nella salvezza, ormai, sono agli sgoccioli. Privarsi di una pedina così efficace, in attacco, è inspiegabile. Vorremmo conoscerne le motivazioni. Caratteriali? Disciplinari? Condizione fisica insufficiente?
La cessione di Simy, attaccante forte e molto prolifico nelle ultime stagioni, e l’accantonamento, anche se temporaneo, di Bonazzoli, sono due scelte che privano la squadra, che dovrebbe lottare per salvarsi, dei due migliori attaccanti che aveva in organico. Sarebbe opportuno che lo stesso Sabatini desse qualche spiegazione in merito.
Ovviamente, non si può non sottolineare, per onestà intellettuale, che i nuovi innesti, in particolare i più esperti Fazio, Radovanovic, Verdi e Perotti sono molto lontani dal top della forma, venendo da lunghi periodi d’inattività. Lo stesso Ribery, visto in campo oggi, non è sembrato in condizione fisica brillante. L’instant team, insomma, necessita di tempo per produrre effetti concreti, tempo che la Salernitana, purtroppo, non ha.
Volendo analizzare il match con lo Spezia, appare subito evidente che il tasso tecnico e qualitativo della squadra granata è migliorato con i nuovi arrivi. Si sono intraviste alcune giocate apprezzabili tecnicamente.
Fazio, dopo i primi minuti di ambientamento e l’errore che ha causato il penalty per lo Spezia, è venuto fuori alla distanza dimostrando la sua utilità nel reparto difensivo della Salernitana. Dragusin, tutto sommato, se l’è cavata bene insieme al più esperto compagno di reparto. Mazzocchi ha spinto meno di quello che ci si aspettava sulla fascia, ma è stato positivo in fase difensiva.
A centrocampo, l’esordio di Radovanovic è stato senza infamia e senza lode. Da lui è lecito aspettarsi di più. L. Coulibaly è venuto fuori alla distanza, giocando con più determinazione nel secondo tempo. Kastanos è sembrato un po’ in ombra, meno vivace del solito. Positivo l’ingresso in campo di Bohinen, calciatore giovane e interessante.
In attacco, ottimo esordio con doppietta di Verdi che è un’arma micidiale sui calci piazzati. Due punizioni calciate in maniera superba che hanno portato per due volte la Salernitana in vantaggio. Di Ribery abbiamo già detto, prestazione sottotono la sua. Deludente l’esordio di Mousset, poco incisivo nella veste di centravanti. Ma l’attaccante francese, a dire il vero, è più una seconda punta, alla Bonazzoli, e impiegarlo da prima punta non è una scelta vincente. Ingenuo il fallo di mano che ha causato il secondo calcio di rigore per i liguri.
Perotti, subentrato a gara in corso, ha qualità che si sono solo intraviste in campo a causa della forma fisica insufficiente. Gli manca in maniera evidente il ritmo gara. Mikael, attaccante brasiliano, ha giocato troppi pochi minuti per poter esprimere un giudizio. Ha dimostrato, comunque, grinta e voglia di incidere.
Al termine della gara il Presidente Iervolino è apparso piuttosto deluso dall’esito del match e, probabilmente, dalla prestazione sottotono della squadra. Non è da escludere che il Patron possa prendere decisioni drastiche, di concerto con il Direttore Sportivo Sabatini, in merito alla conduzione tecnica della squadra. Steccare anche il prossimo match con il Genoa, significherebbe alzare bandiera bianca e continuare il campionato senza più concrete speranze di salvezza.
Salernitana – Spezia 2 – 2
Reti: 4′ pt, 16′ pt Verdi (SA), 11′ pt rig. Manaj (SP), 30′ pt rig. Verde (SP).
Salernitana: Sepe, Ribery (31′ st Mikael), Verdi (20′ st Bohinen), Radovanovic, Fazio, Coulibaly L., Ranieri, Kastanos (20′ st Perotti), Dragusin, Mazzocchi (37′ st Gyomber), Mousset (1′ st Djuric). All. Stefano Colantuono
A disposizione: Belec, Jaroszynski, Ederson, Zortea, Obi, Kechrida, Gagliolo.
Spezia: Provedel, Sala (23′ st Nguiamba), Manaj (31′ st Nzola), Verde (23′ st Agudelo), Gyasi, Reca, Kiwior, Maggiore, Amian, Erlic, Nikolaou. All. Thiago Motta
A disposizione: Zoet, Zovko, Bourabia, Hristov, Ferrer, Antiste, Salcedo, Strelec, Bertola.
Arbitro: Paolo Valeri di Roma 2.
Assistenti: Edoardo Raspollini (sez. Livorno) – Vittorio Di Gioia (sez. Modena).
IV Uomo: Giovanni Ayroldi (sez. Molfetta).
Var: Lorenzo Maggioni (sez. Lecco).
Assistente Var: Filippo Meli (sez. Parma).
Ammoniti: Mousset, Fazio (SA), Amian, Kiwior, Nguiamba (SP).
Angoli: 5 – 6
Recupero: 5′ pt, 3′ st.