L’esultanza dopo la realizzazione di un gol (preferiamo scrivere gol e non goal perché siamo italiani e ci piace la semplificazione n.d.r.), molte volte spettacolare, con un tiro al volo o una acrobatica rovesciata, sta diventando un incubo nel campionato italiano di calcio di serie A.
Il VAR, che almeno inizialmente, avrebbe dovuto essere un utile strumento da utilizzare solo per stabilire i fuori gioco, i penalty e per risolvere la problematica dei gol fantasma, ormai viene usato ed abusato per decidere il risultato delle partite in base a eventuali falli o altre irregolarità, avvenuti in una fase di gioco precedente, non visti dall’arbitro, spesso ininfluenti in relazione allo sviluppo successivo ed alla conclusione dell’azione di gioco.
Ormai quasi ad ogni gol, o comunque in percentuale significativa, la gioia incontenibile, l’urlo degli atleti in campo e dei tifosi sugli spalti, sono seguiti immediatamente dal timore del VAR, questo mostro tecnologico, che puntualmente interviene e spesso costringe l’arbitro a tornare sui suoi passi annullando la rete e strozzando sempre più spesso nella gola dei tifosi e dei calciatori l’esultanza per quello che è da sempre il momento più entusiasmante del gioco del calcio, la realizzazione di un gol.
A causa di questo eccessivo, invadente e deleterio sovra utilizzo del VAR, che interviene anche per episodi marginali ed avvenuti molto prima dello sviluppo dell’azione decisiva che ha portato alla realizzazione della rete, il calcio si sta snaturando, sta perdendo molto del suo fascino. Perché, appunto, si sta minando quello che è da sempre il momento clou di questo sport. E’ come se ad un bel film si tagliasse il finale, oppure a una canzone si eliminasse il ritornello.
Bisognerebbe poi entrare nel merito di questi interventi del VAR che, dall’inizio del campionato, si stanno rilevando, tra l’altro, sempre più spesso contrastanti tra loro, non sempre in linea con il regolamento che, di conseguenza, appare alquanto lacunoso. Troppe differenze d’interpretazioni, una eccessiva discrezionalità che rischia di diventare un’arma a doppio taglio. Nato per garantire la regolarità del campionato, sta sempre più diventando uno strumento atto a condizionare le partite ed a falsare il campionato.
Avremmo voluto riportare, a seguire, alcuni dei casi più evidenti di interventi errati o mancati interventi del VAR che hanno condizionato il risultato finale delle partite di questo campionato, ma sono talmente tanti che preferiamo evitare per non tediare i lettori. Riteniamo utile però segnalare due link, il primo ad un nostro precedente articolo, Disastro arbitri e VAR in serie A. Discrezionalità = due pesi e due misure – Corriere di Salerno, e il secondo ad un sito web che ha già fatto un’analisi approfondita, giornata dopo giornata: Catastrofe VAR e Arbitri: tutti i risultati falsati in Serie A, Serra nuova star nel club degli “orrori arbitrali” (ilpallonegonfiato.com).