Serata fredda meteorologicamente a Milano, ma caldissima nello stadio Meazza, con oltre 46.000 spettatori, di cui circa 6.000 salernitani. Le due tifoserie, già dal prepartita, si sono sfidate a suon di cori, cantati a squarciagola. Gli ultras granata, sia pur in inferiorità numerica rispetto agli interisti, si sono fatti sentire eccome. Il colpo d’occhio del settore ospiti è stato davvero suggestivo.
Salernitana in campo con un modulo tattico camaleontico. 4-2-3-1, a tratti 4-3-3, che in fase di non possesso diventava un 4-4-2. Dopo i primi minuti di gioco e qualche azione pericolosa dell’Inter, la prima grossa occasione del match è della Salernitana; lancio di Kastanos per Djuric che perde l’attimo, non tira in porta, passa la palla a Verdi che a pochi metri da Handanovic, con tutto lo specchio della porta libero, tira incredibilmente alto.
Salernitana determinata e propositiva in questa fase iniziale. Lassana Coulibaly, al 15° minuto, entra in area, viene fermato, poi la squadra granata guadagna un fallo dai 35 metri che si risolve con un nulla di fatto. Finisce qui, purtroppo, la verve della Salernitana. Da questo momento in poi inizia il monologo dell’Inter. Colpo di testa pericoloso di Lautaro al 16°, su cross di Barella. Ancora Inter pericolosa nell’azione successiva, con cross insidioso in area piccola, messo in angolo da Ranieri in scivolata.
L’Inter inizia a macinare gioco con i vari Dumfries, Barella, Brozovic e Carhanoglu e a premere sull’acceleratore. Al 19° Lautaro colpisce la traversa su un preciso assist di Barella. Salernitana spesso in inferiorità numerica a centrocampo e davanti alla difesa e poco incisiva in attacco, nonostante lo schieramento offensivo con due punte e Verdi in campo.
Al 22° cade la resistenza della Salernitana che da un po’ di minuti era in evidente difficoltà. Lautaro sul filo del fuori gioco, lanciato dal solito Barella, sfugge ai centrali difensivi salernitani e segna, solo davanti a Sepe. Al 24° altra occasionissima per l’Inter con Lautaro che non riesce a battere a rete da favorevole posizione.
Al 26° ancora Lautaro, su ennesimo assist di Barella, impegna severamente Sepe che respinge in corner un tiro a botta sicura. Al 30° Ranieri anticipa Dumfries quasi sulla linea salvando un gol già fatto. Al 35° azione insistita in area granata dell’Inter che va vicina al gol ancora con Lautaro che perde l’attimo propizio. Al 40° uno scatenato Lautaro Martinez, dopo un altro assist perfetto di Barella, segna la seconda rete per l’Inter con un tiro a pochi passi da Sepe.
All’inizio del secondo tempo, sotto di due gol, la Salernitana tenta di proporre giocate offensive alla ricerca del gol che potrebbe riaprire il match, ma con scarsi risultati. Al 50° bella azione dei granata, con L. Coulibaly che mette un buon pallone in area, scambio tra Mousset e Djiuric che perde l’attimo propizio per il tiro a rete.
Dopo 5 minuti, Dzeko cattura una palla sulla tre quarti campo e serve un assist al bacio per Lautaro che, manco a dirlo, con un tiro micidiale segna la tripletta. L’attaccante nerazzurro, purtroppo, dall’alto della sua innegabile qualità, ha affondato i colpi come una lama nel burro, evidenziando qualche criticità di troppo nel reparto difensivo della Salernitana, soprattutto nella zona centrale.
Al 59° Nicola corre ai ripari e tenta di coprire di più le spalle alla squadra. Esce un deludente Verdi ed entra Zortea. Esce anche Mousset, che ha inciso poco in atttacco, ed entra Perotti. L’Inter risponde con Vidal che sostituisce Calhanoglu, Ranocchia che prende il posto di De Vrij e Gossens che subentra a Darmian.
Subito dopo le sostituzione, ci pensa Dzeko a chiudere definitivamente il match mettendo a segno il quarto gol, con un tocco sotto misura su assist del nuovo entrato Gossens. Il passivo per la Salernitana a questo punto si fa pesante. Per la squadra granata registriamo un tiro dal limite di Coulibaly al 67°, piuttosto centrale. Il Maliano è stato uno dei pochi a tenere testa agli avversari a centrocampo in casa Salernitana, coadiuvato bene da Kastanos, meno bene da Ederson e Verdi.
Al 68° il quinto gol per l’Inter, messo a segno ancora da Dzeko, in ripartenza, su cross di Dumfries. Salernitana ormai con la mente altrove e con i difensori in balia degli attaccanti nerazzurri. Nicola, allora, interviene nuovamente nel tentativo di evitare un passivo esagerato ed umiliante, mettendo in campo Radovanovic al posto di Ederson e Obi al posto di Mazzocchi, cambiando modulo con la difesa a tre.
Al 76°, Correa, sul filo del fuori gioco, sfugge ai tre centrali granata e da pochi passi, solo davanti a Sepe, tira di poco a lato. All’80° Correa e Lautaro duettano in area e l’Inter sfiora ancora la rete. La partita prosegue poi senza grandi sussulti fino al 90°. Il triplice fischio di Marinelli mette fine ad un match senza storia.
Per le prestazioni dei singoli in casa Salernitana, diamo la sufficienza o quasi a Ranieri, Mazzocchi, Kastanos e L. Coulibaly. Al di sotto della sufficienza tutti gli altri, con particolare nota di demerito per Fazio e Verdi, dai quali ci si aspetterebbe maggiore qualità, esperienza ed incisività.
In conferenza stampa post-partita, sollecitato da una nostra domanda specifica, l’allenatore granata ha ammesso che bisogna intervenire per migliorare i meccanismi difensivi, soprattutto nei due centrali, aggiungendo che la fase difensiva, comunque, deve vedere la partecipazione degli altri reparti in fase di non possesso.
E’ comprensibile che contro avversari forti quali Lautaro Martinez e Dzeko si vada in sofferenza, ma aver concesso ai due attaccanti nerazzurri una tripletta ed una doppietta è un po’ troppo. Ci saremmo aspettati marcature più strette, magari ad uomo, e comunque più efficaci.
Come all’andata, anche la gara di ritorno si è conclusa, quindi, sul risultato di 5-0 a favore dell’Inter. Troppa la differenza di qualità tra le due squadre che, non a caso, sono agli antipodi in classifica. Nicola se l’è giocata a viso aperto e, tutto sommato, ci sentiamo di essere d’accordo.
Perdere 1-0 oppure 5-0 non cambia il destino della Salernitana. Continuare a tracciare il solco di un’idea di gioco per dare un’identità alla squadra, invece, questo può essere importante. Non si avrà di fronte sempre un avversario così forte.
Ora Nicola è chiamato a svolgere una delicata attività psicologica sulla squadra, per far assorbire senza particolari patemi la goleada dell’Inter. Queste sconfitte così roboanti possono lasciare strascichi che vanno immediatamente rimossi.
IL TABELLINO E LE PAGELLE DEI GRANATA
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, de Vrij (62′ Ranocchia), Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic (71′ Gagliardini), Calhanoglu (62′ Vidal), Darmian (62′ Gosens); Lautaro Martinez, Dzeko (75′ Correa). All. S. Inzaghi
SALERNITANA (4-4-2): Sepe 5; Mazzocchi 5.5 (72′ Obi s.v.), Dragusin 5, Fazio 4,5, Ranieri 5.5; Kastanos 6, L. Coulibaly 6, Ederson 5 (71′ Radovanovic s.v.), Verdi 4,5 (60′ Zortea 5); Mousset 5 (60′ Perotti 5), Djuric 5. All. Nicola 6
Arbitro: Livio Marinelli
Ammoniti:7′ Darmian, 12′ Mousset, 44′ de Vrij,
Marcatori: 22′, 40′, 56′ L.Martinez, 64′, 69′ Dzeko