Il gol sbagliato da Kastanos, nel secondo tempo, sul risultato di 0-1 a favore dei granata, ha segnato il destino del match. Il calciatore cipriota ha avuto sul piede un calcio di rigore in movimento e lo ha sbagliato, tirando forte ma centrale. Il doppio vantaggio sarebbe stato, con molta probailità, il colpo del KO per la Roma.
Da quel momento, invece, la squadra giallorossa ha iniziato a premere sull’acceleratore alla ricerca almeno del pareggio, anche grazie ai cambi di Mourinho che ha rivoltato la squadra come un calzino, ridandole nuovo slancio e rinnovata determinazione. La differenza, in questa partita, l’hanno fatta proprio le sostituzioni, decisive quelle della Roma, ininfluenti, anzi in qualche caso dannose, per la Salernitana.
Del gol fallito di Kastanos abbiamo già scritto. L’ingresso in campo di Verdi è stato troppo “soft” per la fase decisiva del match. Il fantasista è entrato in campo morbido in un momento che richiedeva un combattente. Dragusin e Jaroszynski non sono riusciti ad incidere come i titolari, in difesa.
Invece per la Roma, Perez ha segnato il gol del pareggio all’81° minuto, Zaniolo, Veretout, Zalewski e Shomurodov sono stati decisivi in occasione dei due gol e in altre azioni pericolose. Mourinho, quindi, che già aveva mandato in campo Zaniolo dall’inizio della ripresa, intorno al 23° del secondo tempo ha deciso di dare una svolta al match e c’è riuscito alla grande. La qualità della panchina glielo ha consentito. Ma va dato merito anche all’allenatore.
Va detto, comunque, che già dall’inizio del secondo tempo la Salernitana ha iniziato ad arretrare il baricentro ed a tirare i remi in barca, consegnando il pallino del match in mano ai giallorossi che hanno creato varie occasioni da gol. Infatti, già dall’entrata in campo di Zaniolo sono diminuite le certezze dei difensori e dei centrocampisti granata, mentre sono andate via via aumentando quelle dei centrocampisti e degli attaccanti avversari.
Al termine del match Walter Sabatini, il direttore sportivo della Salernitana, ha avuto parole durissime contro l’arbitraggio, ritenuto responsabile della immeritata sconfitta dei granata, in particolare a causa della inesistente punizione che ha provocato il secondo gol per la Roma. In effetti rivedendo le immagini, l’intervento di Ederson ritenuto falloso era invece un anticipo pulito con tocco sul pallone. Il direttore, poi, ha citato anche il rigore non concesso per l’atterramento in area di Djuric.
Nel corso del match, inoltre, ci sono state varie decisioni arbitrali che hanno destato perplessità. Alcuni falli fischiati al contrario, a sfavore dei granata, ed alcune ammonizioni eccessive a calciatori della Salernitana. Tutto sommato, però, non si sono visti, in questa partita, i madornali e imbarazzanti errori arbitrali e del VAR che hanno caratterizzato, finora, il campionato della squadra del Presidente Danilo Iervolino.
La Salernitana, purtroppo, continua a crescere in qualità e personalità, gioca partite convincenti anche contro avversarie di primordine, ma raccoglie pochissimi punti. L’attacco un po’ sterile, l’imprecisione nelle occasioni che contano, qualche errore difensivo, la condannano a rimanere stabilmente in ultima posizione in classifica. Evidenziamo anche una mancanza di mestiere e cattiveria agonistica nel gestire il risultato quando si è in vantaggio o sul risultato di parità, soprattutto nella fase finale dei match.
In merito alle prestazioni dei singoli ci fa piacere evidenziare la prestazione da otto in pagella per L. Coulibaly ed Ederson, coppia di centrocampisti perfettamente integrata e di grande spessore tecnico ed agonistico. Il brasiliano Ederson ha qualità da vendere ed un futuro radioso nel calcio che conta. Coulibaly è il vero cuore pulsante della salernitana, inesauribile motore del centrocampo.
Bene anche Bohinen in posizione centrale, davanti alla difesa, a mettere ordine al gioco e fare da scudo davanti alla difesa. Anche Oby, oggi, ha sciorinato una prestazione tutta grinta e cuore, più che convincente. Meno determinato e poco pimpante, invece, Mazzocchi sulla fascia opposta. I tre difensori centrali, Gyomber, Radovanovic (autore del gol spettacolare su calcio piazzato dopo il tocco di Ribery) e Ranieri hanno formato un pacchetto arretrato solido e ben integrato, reggendo bene l’impatto con i forti attaccanti giallorossi.
In attacco note dolenti, purtroppo. Solita gara fisica di Djuric che quando si tratta di lottare, fare a sportellate con i difensori, spizzare di testa per i compagni è perfetto, ma in termini di pericolosità offensiva, se non ci sono cross alti per la sua testa, è poca cosa. Ribery non è una seconda punta, ma un esterno offensivo capace di saltare l’uomo e creare gioco offensivo ed occasioni. Si è dato molto da fare, con encomiabile spirito di sacrificio, riuscendo spesso a vivacizzare il gioco offensivo, perdendo però qualche pallone di troppo.
Per i calciatori granata, subentrati ai compagni a gara in corso, nel secondo tempo, positiva la prestazione di Zortea che è entrato subito in partita. Meno convincenti tutti gli altri, in particolare Verdi che, tra l’altro, ha perso palla dando il via all’azione che ha portato al primo gol della Roma. Probabilmente le troppe sostituzioni nel reparto arretrato non hanno giovato all’assetto tecnico – tattico della Salernitana che ha subito due gol negli ultimi dieci minuti del match.
Questa ennesima sconfitta, che segue l’inopinata battuta d’arresto casalinga con il Torino, fa calare ulteriormente le poche chance di salvezza della Salernitana che, però, deve continuare a credere nella possibilità di riuscire a compiere il “miracolo”. Mancano ancora otto partite e se la squadra allenata da Davide Nicola le giocherà con la stessa determinazione della gara odierna, magari con un pizzico di cattiveria agonistica e di mestiere in più, potrà vincerne molte, anche in considerazione del calendario che la vedrà impegnata contro le dirette concorrenti.
Roma-Salernitana 2-1 (primo tempo 0-1)
ROMA (3-4-1-2): Rui Patricio; Kumbulla (1’st Zaniolo), Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante (30’st Veretout), Oliveira (23’st Shomurodov), El Shaarawy (23’st Zalewski); Mkhitaryan; Felix (23’st Perez), Abraham. A disp.: Fuzato, Maitland-Niles, Spinazzola, Vina, Mancini, Bove, Diawara. All. José Mourinho.
SALERNITANA (3-5-2): Sepe; Gyomber, Radovanovic, Ranieri (15’st Dragusin); Mazzocchi (30’st Jaroszynski) , Coulibaly, Ederson, Bohinen (20’st Kastanos), Obi (20’st Zortea); Djuric, Ribery (30’st Verdi). A disp.: Belec, Gagliolo, Di Tacchio, Veseli, Schiavone, Mikael, Vergani. All. Davide Nicola.
ARBITRO: Volpi di Arezzo
MARCATORI: 22’pt Radovanovic (S), 36’st Perez (R), 40’st Smalling (R)
NOTE: Ammoniti: Kumbulla, Cristante, Abraham, Rui Patricio (R); Bohinen, Djuric, Gyomber, Ribery, Sepe, Kastanos, Zortea, Radovanovic (S). Recupero: 4’pt, 3’st.