Siamo al minuto 85 del match Atalanta – Salernitana, con la squadra granata in vantaggio grazie al gol segnato al 27° del primo tempo da Ederson su assist di testa del solito Djuric.
Davide Nicola, che ha già operato un cambio al 22° del secondo tempo, sostituendo l’infortunato Ruggeri con Gagliolo ed un altro cambio al 33° gettando nella mischia Bonazzoli al posto di Djuric, decide di mettere in campo forze fresche. Entrano in gioco Dragusin per Mazzocchi, Kastanos per Ederson e Bonazzoli per Djuric.
Esattamente 3 minuti dopo, l’Atalanta pareggia con Pasalic che, servito da un lancio sul filo del fuori gioco, con un diagonale teso e forte mette la palla alle spalle di Sepe. Nella circostanza, purtroppo, due dei nuovi entrati, Kastanos che si è fatto superare e Dragusin che l’ha tenuto in gioco, hanno responsabilità.
Fatta questa analisi, ciò non vuol dire che va gettata la croce addosso ai due calciatori o all’allenatore che ha fatto le scelte. Nel calcio i risultati spesso sono frutto di episodi. In questo caso, il susseguirsi degli eventi in campo ha premiato l’Atalanta e penalizzato la Salernitana. Della serie “non tutte le ciambelle riescono con il buco”.
Con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Fa male perdere due punti preziosi per la classifica a due minuti dal 90°, ma il calcio è questo, finché l’arbitro non fischia la fine del match può accadere di tutto. Basta ricordare la vittoria della Salernitana a Udine, un esempio lampante in tal senso.
Ciò che è importante sottolineare, invece, è la grande prestazione della squadra granata che, in trasferta sul campo dell’Atalanta, una delle squadre italiane più forti, ha giocato con coraggio, organizzazione e convinzione nei propri mezzi, riuscendo a confrontarsi alla pari e sfiorando la vittoria che, tutto sommato, avrebbe meritato.
Alla fine, è arrivato un punto in classifica per la Salernitana che comunque potrà tornare molto utile nella rincorsa alla salvezza. A questo punto della stagione, a tre giornate dal termine, ogni punto può essere determinante, a maggior ragione in vista del recupero della gara con il Venezia di giovedì prossimo.
Per le prestazioni dei singoli, va evidenziata l’ennesima conferma delle qualità di Ederson che, oltre al gol segnato, è stato autore di altre giocate interessanti ed ha fatto sentire il suo peso anche in fase di non possesso. L. Coulibaly merita una menzione a parte. E’ incredibile la forza fisica, l’inesauribile energia, la prepotenza atletica unita a buone doti tecniche di questo giocatore. Vero pilastro del centrocampo.
Bohinen migliora di partita in partita. E’ esattamente il calciatore che mancava al centrocampo granata. In posizione centrale, davanti alla difesa, svolge alla grande il suo compito ed è capace di inserimenti offensivi efficaci. Con questi tre elementi la Salernitana ha una super linea mediana.
Sulle fasce, Mazzocchi a destra e Zortea oggi schierato a sinistra, hanno dato sostanza e consistenza al gioco sia in fase di costruzione, sia in fase d’interdizione. In attacco, Djuric ormai sta avviandosi a guadagnare sul campo i galloni di top player. Nel gioco aereo è insuperabile ed incontenibile. Oggi ha confezionato un altro assist vincente. Verdi lo ha ben coadiuvato, integrandosi le sue caratteristiche tecniche alla perfezione con quelle del gigante bosniaco. Sta dimostrando, in questo finale di campionato, tutto il suo valore.
Nel reparto difensivo bisogna riconoscere che Fazio sta affermandosi, di partita in partita, quale pilastro insostituibile della difesa. Dà sicurezza al reparto e, in alcune circostanze, si rende pericoloso anche in attacco, soprattutto in occasione dei calci piazzati. Gyomber, giocando di fianco a un calciatore esperto, sta dimostrando di essere un ottimo centrale difensivo anche nella massima serie. Sempre puntuale negli interventi, sia in anticipo, sia in contrasto. Ruggeri, schierato oggi nell’inedito ruolo di centrale difensivo di sinistra, ha dimostrato grande spirito di adattamento ed ecletticità, riuscendo a sostituire degnamente Ranieri che rimane, però, il valore aggiunto in questo reparto.
Mai come in questo momento, la Salernitana è padrona del suo destino. Le prossime due partite casalinghe, con le dirette concorrenti Venezia e Cagliari, saranno decisive. La eventuale vittoria a Bergamo non avrebbe fatto venir meno per la Salernitana la necessità di non perdere contro queste avversarie e di provare a vincere le due sfide o, almeno, di vincerne una e pareggiare l’altra.
Il calendario ci dice che il Genoa incontrerà la Juve in casa ed il Napoli in trasferta, per poi chiudere il campionato in casa con il Bologna. Nella migliore delle ipotesi potrebbe racimolare altri 3 / 4 punti raggiungendo quota 28 /29 punti. Il Cagliari giocherà a Salerno, poi farà visita all’Inter per chiudere la stagione a Venezia. Anche in questo caso possiamo ipotizzare che raccoglierà 3 / 4 punti, chiudendo il campionato a 31 / 32 punti.
La Salernitana ha una gara in più a disposizione e non è poco. Vincendo con il Venezia supererebbe la squadra sarda di un punto, salendo a quota 29. Nelle restanti tre partite, quindi, potrebbero bastare 4 punti, una vittoria ed un pareggio, per raggiungere la salvezza a quota 33. Ovviamente, se la vittoria arrivasse con il Cagliari, tutto sarebbe più semplice.
Atalanta – Salernitana 1-1 – IL TABELLINO
Reti: 27′ pt Ederson (S), 43′ st Pasalic (A).
Atalanta: Musso, Scalvini (1′ st Pasalic), Palomino, Demiral (1′ st Djimsiti), Hateboer (9′ st Maehle), De Roon, Freuler, Zappacosta, Boga, Zapata (9′ st Miranchuk), Muriel (31′ st Malinovsky). All. Gian Piero Gasperini
A disposizione: Rossi, Sportiello, Koopmeiners, Mihaila, Pessina, Cittadini, Cissé.
Salernitana: Sepe, Gyomber, Fazio, Ruggeri (22′ st Gagliolo), Mazzocchi (40′ st Dragusin), Coulibaly L., Bohinen, Ederson (40′ st Kastanos), Zortea, Djuric (33′ st Bonazzoli), Verdi (40′ st Mousset). All. Davide Nicola
A disposizione: Russo, Belec, Jaroszynski, Di Tacchio, Capezzi, Mikael, Perotti.
Arbitro: Marco Guida di Torre Annunziata.
Assistenti: Alessio Berti (sez. Prato) – Vito Mastrodonato (sez. Molfetta).
IV Uomo: Alberto Santoro (sez. Messina).
Var: Aleandro Di Paolo (sez. Avezzano).
Assistente Var: Alberto Tegoni (sez. Milano).
Ammoniti: Demiral, Palomino, Freuler (A), Djuric, Verdi (S).
Angoli: 11 – 4
Recupero: 5′ st.