“Siete una gioventù capace, autodeterminata, intelligente. In questi giorni avete dimostrato, insieme a noi, che nessuno si può permettere più di parlare per conto vostro. La libertà vostra e di Giffoni è intoccabile e non permetterò a nessuno di inquinarla”, così Claudio Gubitosi, Direttore e Fondatore del Festival, nell’incontro di chiusura della 52esima edizione con i ragazzi della Impact! nella Sala Blu della Multimedia Valley. E’ stata un’edizione speciale, su questo Gubitosi non ha dubbi: “Abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo – ha detto – e l’ostacolo si chiamava Covid. Abbiamo avuto modo di tornare a stare insieme.
Sappiamo bene che tutto quello che è straordinario oggi, era naturale ieri”. Giffoni quest’anno è stata una vera festa: in dieci giorni sono state 350mila le persone intervenute e che hanno partecipato ad incontri, concerti, spettacoli ed eventi. Il senso di Giffoni quest’anno si chiama, perciò, libertà: “La libertà – ha continuato Gubitosi – è stata quella di stare insieme, di poterci abbracciare. La libertà delle migliaia di persone che hanno abitato Giffoni in questi giorni. E, ancora, quella dei 250 ospiti: ognuno ci ha dato qualcosa, ma tutti hanno ricevuto altrettanto in cambio.
La libertà dei ragazzi che dopo il covid si sono ritrovati in un altro mondo, quello nato questi due anni in cui abbiamo dovuto subire la negazione dei sentimenti e, poi, la guerra ed il mondo che si sgretola. Volevamo rendere questa realtà meno complicata, più leggera per dare loro la possibilità di pensare che un mondo migliore esiste. D’altronde, Giffoni senza questa realtà non è Giffoni. Ci siamo battuti per ribadire la centralità di questi ragazzi. Questa è la nostra libertà. Abbiamo costruito negli anni un posto dove tutti hanno diritto di parola e di replica”.
L’inizio di #Giffoni2022 nel segno della pace con una marcia alla quale hanno partecipato migliaia di ragazzi: Giffoni ripudia la guerra, è al fianco dell’Ucraina, consapevole che c’è un Paese aggredito da un aggressore: “E’ una scelta politica – spiega Gubitosi – ne siamo consapevoli. Abbiamo fatto di tutto per poterci collegare con il presidente Zelensky, non ci siamo riusciti. Ma non è in discussione la nostra posizione che abbiamo espresso con giudizi durissimi”. Giffoni è il posto dove si incontrato le più belle intelligenze d’Italia.
Il momento per il Paese è complicato e l’incertezza di questa fase è filtrata nei dieci giorni di confronti: “Viviamo – ha aggiunto Gubitosi – in una condizione di crisi generale di un Paese che con riesce più ad essere se stesso o a riprendersi. Ognuno di voi da domani tornerà nelle proprie città. Dovete battervi per cambiare le regole locali. Sappiamo di essere un esempio, ma quest’esempio ha senso se riusciamo a trasmetterlo. Candidatevi e cambiamo quest’Italia. Gli adulti devono avere fiducia in questi ragazzi”.
“Ognuno di voi – ha detto il fondatore di Giffoni rivolgendosi ai ragazzi – è un patrimonio dell’Italia e può cambiare le sorti del proprio Paese. Non dovete avere paura”. “Giffoni – ha concluso Claudio Gubitosi – è un sentimento, mi ha scritto uno degli ospiti intervenuti in questa edizione. Non ci avevo mai pensato, ma mi sembra una definizione bellissima. In questi giorni sono sceso tra la gente. Sono stato felice di vedere migliaia di persone felici. L’ho fatto per smitizzare tutto.
Perché io sono uno di voi e vado dove sono le persone che hanno segnato questo programma. Ho voluto dire che i direttori chiusi nelle stanze non rientrano nella mia idea. A Giffoni si crea un’empatia straordinaria, qui si pratica il gioco di squadra, ma senza una regia. Siete tutti campioni. Siete la bella gioventù. Siete mille mondi in comunicazione, in movimento”.
Giffoni è anche trasformazione. Ed è lo stesso Gubitosi ad annunciare alcune novità che si realizzeranno già nei prossimi mesi: “Da settembre – ha detto – arriveranno le prime dieci startup innovative. E’ il risultato di questi ultimi anni dedicati all’innovazione, un settore che anche quest’anno è andato alla grande. Giffoni cambia pelle per voi. Nel 2023 avremo nuove strutture e ci apriremo ad altre esperienze. Come sempre Giffoni sarà un’altra storia”.
A portare i saluti dell’Ente Autonomo Giffoni Experience, il presidente Pietro Rinaldi: “Siamo felici – ha detto – ed orgogliosi di tutto quello che questi ragazzi hanno fatto in questi dieci giorni. Vi ho ascoltato e ho apprezzato davvero il vostro lavoro”. Sottolinea il protagonismo e la centralità dei ragazzi Jacopo Gubitosi, direttore generale di Giffoni: “In questi giorni – ha detto – abbiamo avuto modo di ascoltare le vostre voci. Vi siete aperti e ci avete mostrato la vostra personalità. E’ stata un’esperienza bellissima”.
In chiusura di incontro le sensazioni e le emozioni dei ragazzi: “Giffoni è casa per noi”, hanno ribadito tutti: “Qui possiamo parlare ed esprimerci senza paura di essere giudicati. Qui ci viene chiesto di parlare, di far sentire la nostra voce. Fuori da qui tutti ci chiedono di stare zitti, di abbassare la voce”. L’edizione 2022 di Giffoni Film Festival si chiude con numeri da capogiro.
Sono stati coinvolti oltre 5.000 juror provenienti da 35 Nazioni, più di 250 ospiti e 118 opere in concorso. Web, social, sito e stampa restituiscono l’immagine di un Festival che piace sempre di più: 300mila visualizzazioni in 10 giorni per il sito www.giffonifilmfestival.it,. con 50mila nuovi utenti.
Un vero boom sui social con una crescita vertiginosa in termini di contatti e, poi, l’attenzione della stampa con 565 articoli di carta stampata, 3799 articoli dal web, 170 servizi televisivi delle reti nazionali. In totale sono state raggiunte in questi dieci giorni circa 400 milioni di persone.