Casa del Contemporaneo (CdC), è una comunità di persone e professionalità artistiche tutte diverse e tutte necessarie: uno spazio aperto abitato da attori, registi, scenografi, musicisti, autori, tecnici, comunicatori, organizzatori …
La costruzione della comunità avviene attraverso percorsi e immagini collettive, momenti di condivisione e di scambio reciproco con spettatori grandi e piccini ed è un’occasione per poter interagire in maniera dinamica con la realtà complessa nella quale siamo tutti immersi.
Il Teatro Ghirelli, così come le altre sedi della Casa, si candida, ancora una volta, ad essere un luogo di aggregazione che si apre alle più diverse esperienze artistiche, creatrici di nuove relazioni e punti di vista: Teatro, Danza, Cinema, Arte Visiva, Fotografia, Musica. “Produzioni proprie” e ospitalità, incontri critici, performance, grandi interpreti e nuovi talenti, informazione e formazione sono le azioni messe in campo per Coltivare arte con i ragazzi, i giovani e gli adulti.
Tornano il CLUB DELLA LETTURA, a cura di Andrea Carraro, Mariano Ragusa ed Eduardo Scotti, occasione di approfondimenti, analisi e confronto; MEDITERRANEO CONTEMPORANEO, rassegna curata da Maria Rosaria Greco attenta alle culture del Mediterraneo, e che quest’anno volge lo sguardo alla Tunisia. ZIORIZ, opera d’Arte filmica, (prodotta da Teatri Uniti con Casa del Contemporaneo, con il contributo della Regione Campania / Film Commission, in collaborazione con Studio Trisorio, Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee Museo Madre e Zona Rosa), progetto e regia di Raffaela Mariniello, che segue dalla sorgente alla foce il corso del Volturno, il fiume più lungo dell’Italia meridionale, in una tripartizione al contempo cruda e poetica, come Terra fertile, Terra di lavoro, Terra dei fuochi.
E ancora, ospitalità scelte per affinità e comune visione quali Danza INCONTRI, a cura di Antonella Iannone, che porta al Ghirelli eccellenze della danza e della coreografia contemporanea e MUTAVERSO TEATRO, ideata e diretta da Vincenzo Albano.
La programmazione del Teatro Ghirelli principia il 13 novembre con un Tributo a Pino Daniele, scritto e interpretato da Tony Laudadio che in Pasqualino e Alessiuccia – la città che incanta, parla e canta la lingua dell’indimenticabile cantautore napoletano. Questo reading musicale, è l’ouverture comune a tutti i teatri della Casa.
Una scelta significativa è quella di contrappuntare gli appuntamenti della stagione con un percorso laboratoriale che ha lo scopo di coinvolgere persone appassionate di teatro, che aspirano a crescere e munirsi di conoscenze ed esperienze teatrali. Un arricchimento della proposta artistica e culturale che disegna un percorso formativo alto.
Tre i momenti di approfondimento che produrranno altrettante dimostrazioni pubbliche.
Il primo, un viaggio di ricerca e formazione attoriale, si intitola “Con le armi della poesia / Pensiero Parola Performance” a cura di Pino Carbone e Annacarla Broeg. I partecipanti verranno guidati attraverso tre fasi: passato, presente e futuro dentro la scrittura di Pier Paolo Pasolini.
Il secondo è un progetto a cura Ivica Buljan (Direttore del Teatro Nazionale Croato di Zagabria – sezione prosa, critico teatrale, studioso di letteratura comparata e di letteratura francese, formatore in Università e Master internazionali, tra gli altri “Ecole de Maitre” e un semestre ERT) “Antigone la Ribelle”, questo laboratorio esplorerà le tecniche di performance contemporanee che si possono utilizzare per approcciare le tragedie antiche a partire dall’analisi del testo.
Il terzo è un lavoro di approfondimento in residenza di Danio Manfredini e Vincenzo del Prete, “Repertorio – studi scelti” con gli attori partecipanti al progetto Repertorio, corso d’Alta formazione, percorso iniziato nel 2018 presso la Corte Ospitale di Rubiera. Nel desiderio di condividere con il pubblico la ricerca svolta fino a questo momento, si incontreranno altri sguardi nel corso di una serata di presentazione.
La proposta degli abbonamenti e delle card della stagione 2022/23 del Teatro Ghirelli prende il via con lo spettacolo L’ultimo nastro di Krapp diSamuel Beckett, con la regia e l’interpretazione di Giancarlo Cauteruccio, uno spettacolo che la compagnia Kripton ripropone dopo 20 anni e con cui festeggia il traguardo dei 40 anni di attività, uno spettacolo vissuto come una seconda pelle.
La Codista, di e con Marleen Scholten. La drammaturga ed attrice olandese costruisce una riflessione comica, politica, assurda e personale sulla questione dell’identità̀, il desiderio del rallentamento e la paura dell’attesa.
Migliore, una produzione di Casa del Contemporaneo in collaborazione con Nest Teatro, vede l’interpretazione di Giovanni Ludeno e la regia di Giuseppe Miale di Mauro. Un testo comico – firmato dall’indimenticato Mattia Torre – che racconta una storia al limite del paradosso, in cui viene fuori l’idea malsana della società contemporanea: per farcela bisogna essere cinici, spregiudicati, violenti…
L’anno nuovo comincia con L’Oreste – quando i morti uccidono i vivi, una pièce originalissima, di Francesco Niccolini, che vive, attraverso il talento di Claudio Casadio, e nell’interazione continua tra teatro e fumetto animato, realizzato da Andrea Bruno, in collaborazione con il Lucca comics.
Il Barabba di Antonio Tarantino, (testo pubblicato dopo la morte dell’autore nel 2021) è il quinto appuntamento della stagione. Nella pièce, diretta da Teresa Ludovico, ed interpretata da Michele Schiano di Cola, l’autore mescola versi e prosa, commedia e tragedia , dolcezza e ferocia.
Ultimo arrivato… a casa Moscato uno spettacolodi e con Benedetto Casillo. «L’ ultimo arrivato nello spazio/tempo moscatiano sono io. – dice Casillo – E a lui mi accomuna più di una cosa: età, radici, ambiente familiare, i vicoli, la gente, la spiritualità, i tanti dubbi quotidiani, l’amore per gli animali. L’approccio al teatro è stato differente. Ma non nell’essenza. Questo spettacolo è un omaggio e un ringraziamento a Enzo Moscato per il privilegio che mi ha regalato».
Pièce noire, testo di Enzo Moscato, vincitore all’unanimità del Premio Riccione per la drammaturgia nel 1985, una specie di moderna fiaba dark, abilmente mossa tra psicoanalisi, thriller e leggerezza, messo in scena da Giuseppe Affinito con una compagnia di giovani.
Dal testo arcaico del grande Eschilo ma utilizzando le tecniche del comico arriva 7 contro Tebe, una creazione de I Sacchi di Sabbia, la compagnia nata a Pisa che dal 1995 realizza spettacoli caratterizzati da una continua oscillazione tra tradizione e ricerc,a e da una cifra surreale e leggerissima. La regia è di Massimiliano Civita (attuale direttore Tric Toscana – Teatro Metastasio).
Segue Contraction/Contrazioni di Mike Bartlett che ha debuttato al Campania Teatro Festival. Nell’ufficio di una multinazionale, attraverso due donne, 3 anni e 14 quadri, Francesco Saponaro dirige in modo elegante e raffinato Valentina Acca e Federica Sandrini in un affresco distopico e spersonalizzante.
Torna Pino Carbone, con Canto di Natale. In scena, le tre fasi di un processo speciale, un’indagine, una riflessione sul concetto di consumo nel mondo contemporaneo, a partire dalle suggestioni del Canto di Natale di Dickens ed infatti, come quello, ha la forma di un viaggio. Lo stesso processo, nelle due date previste sarà interpretato da due cast diversi, uno tutto al maschile ed uno tutto al femminile.
Duett for J.J. con Cristina Donadio e Maurizio “Bungt Bangt” Capone è un omaggio all’Ulisse di Joyce in occasione del centesimo anniversario della sua pubblicazione. L’adattamento teatrale, scritto in lingua napoletana, si ispira ad un frammento dell’episodio 17: ITACA e si concentra su sette domande, le quali danno vita a sette movimenti scenici, in cui parola, canto e musica si intersecano senza soluzione di continuità.
A maggio troviamo Sogno di una notte di mezza estate dall’omonima commedia di William Shakespeare, una produzione della Casa con la regia di Rosario Sparno. Un finale di stagione che è il trionfo della vita e dell’amore: protagonisti di questo adattamento, che segue quello di “La tempesta”, sono gli attori, che danno vita a una storia che entra in un labirinto di magia e intrugli amorosi.
La stagione YOUNG prende le mosse da alcune parole di Gianni Rodari: “FELICI NON BASTA. Rimane la necessità, il dovere, di comunicare loro non solo il piacere della vita, ma la passione della vita; di educarli non solo a dire la verità ma ad avere passione della verità. Vederli felici non ci può bastare. Dobbiamo vederli appassionati a ciò che fanno, a ciò che dicono, a ciò che vedono”. (cfr. Scuola di fantasia).
Un progetto complesso (2 Progetti Speciali, 2 spettacoli per la scuola dell’infanzia, 4 corsi di formazione docenti riconosciuti dal MI, 4 spettacoli per la scuola secondaria di secondo grado, 6 spettacoli per la scuola secondaria di primo grado, 8 spettacoli per la scuola primaria, 11 spettacoli per le famiglie) dedicato in via esclusiva ai bambini, ai ragazzi, agli adolescenti, spettatori in continua evoluzione, che cambiano rapidamente ma che sono studenti/spettatori oggi, nel presente. Una proposta dedicata alle scuole, alle famiglie, al territorio, perché il teatro possa essere un punto di partenza per ampliare lo sguardo, e costruire traiettorie, con cui nutrire la propria ricerca educativa e pedagogica, e il pubblico possa essere condotto verso una fruizione ricca e profonda.
Si inizia a settembre con le marionette di “Papero Alfredo” (+3 anni), si prosegue sempre con i burattini de “I tre porcellini” (+3) e la musica dal vivo de “I musicanti di Brema” (+3) ad ottobre. Si prosegue a novembre con “Nel bosco addormentato” (+6) liberamente ispirato a La Bella addormentata nel bosco di Perrault, Grimm, Jelloun, Basile e Calvino. Dicembre porta in scena i burattini, pupazzi e la narrazione di “Secondo Pinocchio” (+3).
A gennaio spazio a “La bella e la bestia” (+ 6) e a “Solitarium” (+8), teatro d’attore e drammaturgia di movimento. A febbraio, tocca prima ai +14 con “Nina, due passi nell’adolescenza”, e poi a “Sapiens”, teatro d’ombre (+ 8 anni). Marzo prevede ben quattro appuntamenti: c’è “Barbie e Ken – riflessioni su una felicità imposta” che prevede l’interazione con il pubblico adolescente, “Ouverture des saponettes” ovvero clownerie e bolle di sapone (+ 3 anni), la produzione in lingua inglese di Casa del Contemporaneo, “Dracula” di The Play Group e “L’uccello di fuoco”, una danza tra canto musica e origami, entrambi per il pubblico a partire dagli 8 anni. Infine, ad aprile, per i più grandi tra i piccoli (+14) “Stoc ddoc – io sto qua” e, “Esterina centovestiti” (+6).
Casa del Contemporaneo da’ appuntamento al pubblico tutto, agli appassionati ed ai curiosi, al Teatro Ghirelli già a settembre, per una giornata festosa, dedicata ad illustrare nel dettaglio l’intera programmazione 2022/23.
Teatro Ghirelli: inserito all’interno del parco dell’Irno, lungo la sponda del fiume omonimo, è il complemento culturale di un importantissimo piano di recupero urbanistico. Il Teatro ha una sala con centocinquanta posti e dispone di uno spazio eventi interno che può ospitare fino a cinquanta persone. Il teatro è inserito nell’edificio del vecchio mulino che era a fianco del forno di un antico opificio. E’ luogo di ospitalità e di produzioni teatrali e formazione artistica. Nel 2019 è stata oggetto di ristrutturazione, ed è stata adeguata alle attuali normative di sicurezza.
INFORMAZIONI E BIGLIETTERIA
TEATRO GHIRELLI – Lungoirno, Viale Antonio Gramsci. Interno del Parco urbano dell’Irno
Salerno
info e prenotazioni: 345/4679142
teatroghirelli@casadelcontemporaneo.it
Orari spettacoli feriali 20.30, festivi 19
Come raggiungerci
Autostrada, uscita Fratte
Parcheggio adiacente
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