Maxi rissa finale che ha coinvolto i calciatori e le panchine. Dichiarazioni di Bonucci e Allegri nelle interviste. Tante polemiche nel post partita, alimentate da giornalisti e commentatori di Sky Sport, dagli opinionisti di DAZN e soprattutto sui social, dove si esprimono un po’ tutti, anche quelli che non conoscono il regolamento. Motivo del contendere, la posizione di Candreva che avrebbe tenuto in gioco Bonucci, per questione di millimetri, sul gol di Milik a pochi secondi dal termine della partita.
Sono state mostrate, soprattutto da Sky Sport, immagini non probatorie, con improbabili linee tracciate non si sa in base a quale tecnologia, per confutare la decisione dell’arbitro e del VAR. Si è scatenato un putiferio mediatico che continua a tenere banco sui social-media.
Nessun cenno è stato fatto da Bonucci, Allegri, Sky Sport e DAZN, di altri episodi a danno della Salernitana. Ci riferiamo ad un evidente fallo su Piatek, in piena area di rigore bianconera, intorno al 5° minuto di gioco, e all’evidente fallo su Candreva, non visto dall’arbitro, che ha dato origine poi all’azione del rigore a favore della Juventus. Entrambi possibili gravi errori arbitrali sui quali il VAR avrebbe potuto intervenire.
Episodi, questi, ben più netti e dimostrabili, anche con le immagini televisive, rispetto alla improbabile linea bianca tracciata da Sky Sport per il millimetrico fuori gioco di Bonucci. Per tale episodio, che avrebbe danneggiato la Juventus, insomma, si è andati a cercare il pelo nell’uovo, mentre per gli altri due episodi che avrebbero danneggiato la Salernitana nemmeno un commento.
I tifosi della Salernitana, ovviamente, hanno notato tale disparità di trattamento da parte delle citate emittenti televisive e siccome, in qualità di abbonati alle due piattaforme, si aspetterebbero un atteggiamento imparziale dei giornalisti e commentatori, stanno riempendo di post e commenti stizziti, e in alcuni casi ironici, facebook e gli altri social – media, minacciando finanche di voler annullare gli abbonamenti.
Giova evidenziare, inoltre, come in casa Salernitana, anche nelle dichiarazioni post partita, l’allenatore Nicola e i calciatori granata intervistati, vedi Piatek, non abbiano fatto alcun cenno ai suddetti episodi che avrebbero danneggiato la Salernitana, limitandosi a commentare gli aspetti tecnico – tattici del match, evidenziando il rammarico per i due punti persi nei minuti di recupero.
Rivedendo il match Juventus – Salernitana, appare evidente che la squadra bianconera, allenata da Allegri, è stata messa in seria difficoltà dalla Salernitana, più aggressiva, ben messa in campo, solida in fase difensiva e capace di esprimere un gioco offensivo più incisivo ed efficace dei bianconeri. In casa Juve farebbero bene ad analizzare ciò e capire cosa non ha funzionato nel loro impianto di gioco.
Nel pomeriggio, inoltre, altre contestazioni sugli stessi canali televisivi e mediatici per un presunto fallo di mano di un difensore del Monza, non rilevato dall’arbitro e dal VAR, con conseguente mancata concessione del penalty al Lecce, nonché sul mancato annullamento del gol al Bologna per un fallo in partenza dell’azione, a centrocampo, su un calciatore della Fiorentina. Anche in questo caso le dichiarazioni di alcuni calciatori e dirigenti delle squadre, presumibilmente danneggiate, hanno contribuito ad alimentare non poco le polemiche televisive e mediatiche.
Sembra, insomma, che i tesserati della F.I.G.C. non abbiano remore nel contestare apertamente e pubblicamente le direzioni arbitrali e le tecnologie a supporto e che le emittenti televisive si possano ergere a giudici infallibili, col senno di poi, utilizzando tecnologie non verificabili né affidabili, sull’operato degli arbitri e degli assistenti della terna arbitrale, compresi quelli addetti al VAR.
E’ evidente che così si rischia di rovinare il giocattolo. Si va a minare, alla radice, l’operato di chi deve giudicare. Farebbero bene F.I.G.C. e Lega a intervenire, redarguendo i protagonisti e fomentatori di tali sterili polemiche su degli errori arbitrali e/o del VAR che ci possono anche stare, in quanto nessuno è infallibile, ma che non determinano i risultati finali delle partite che sono sempre figli delle prestazioni delle squadre in campo, a meno che non si voglia mettere in dubbio la buona fede degli addetti ai lavori. Ma in questo caso si andrebbe nel campo del diritto penale.