Emozioni forti oggi all’Arechi. Prima, durante e dopo la gara tra Salernitana e Spezia vinta con il risultato di 1-0 dai padroni di casa. Commozione per l’addio al calcio del grande campione Frank Ribery, il calciatore più importante nel panorama calcistico internazionale ad aver vestito la casacca granata. Applausi a scena aperta, cori dagli spalti e l’abbraccio del Presidente Danilo Iervolino. Una bellissima pagina di sport che si è celebrata nel prepartita.
Un plauso grande al Presidente della Salernitana che ha fortemente voluto la permanenza a Salerno del campione francese che entrerà nei quadri dirigenziali e continuerà la sua avventura in granata, anche se non più sul rettangolo di gioco. Una scelta apprezzabile e condivisibile di Danilo Iervolino che fa tornare in mente la mancata analoga opportunità per Agostino Di Bartolomei, altro grande campione della storia granata, che dopo aver contribuito alla promozione in serie B non fu coinvolto nell’anno successivo in alcun modo dalla Società.
Ma veniamo alla partita. L’inizio del match ha visto subito in campo uno Spezia molto in palla, pimpante, che ha preso il sopravvento a centrocampo e, sul piano del palleggio, è andato via via crescendo, con prevalenza di possesso palla e di giocate offensive.
La Salernitana invece è sembrata più contratta e meno brillante nell’impostazione della manovra offensiva, ma non ha mai dato l’impressione di trovarsi in soverchie difficoltà a fronte di un avversario comunque ostico e insidioso. La squadra allenata da Davide Nicola, inoltre, in questa prima parte del match non ha disdegnato le ripartenze, rimanendo comunque sempre sul pezzo.
Infatti, nonostante il predominio territoriale dei liguri, al termine della prima frazione di gioco abbiamo registrato un paio di occasioni gol per parte. Quindi la mole di gioco dello Spezia, alla fine, non è bastata per prevalere e per passare in vantaggio.
Nel secondo tempo, dopo soli tre minuti, una stupenda azione offensiva granata, con Bonazzoli in veste di assistman, ha consentito a Mazzocchi di tirare un micidiale tiro a giro dal limite dell’area che si è insaccato nell’angolino alla destra di Dragowski. Questo gol ha rappresentato la svolta del match.
Lo Spezia, infatti ha accusato il colpo e chi si aspettava una reazione veemente dei ligui è rimasto ben presto deluso. Alla distanza è stata invece la Salernitana a venire fuori, alzare il baricentro e spingere con più determinazione e convinzione degli avversari alla ricerca del secondo gol.
Per i liguri c’è stata una sola vera occasione gol con ‘Nzola e poco altro. Per i granata, invece, soprattutto nella fase finale del match le occasioni propizie per raddoppiare sono state almeno quattro, in particolare una doppia opportunità per Piatek, un tiro di Gyomber che ha scheggiato la traversa e un colpo di testa di Fazio con parata miracolosa di Dragowski.
Alla fine la vittoria della Salernitana è pienamente meritata. I tre punti conquistati sul campo contano il doppio perché conquistati contro una concorrente nella lotta per la salvezza. Questo nuovo corso tecnico – tattico dei granata, che giocano con maggior raziocinio e minore spreco di energie, ma sempre con una buona intensità, sta consentendo alla squadra del Presidente Iervolino di racimolare punti preziosi, guadagnati contro dirette concorrenti.
Per le prestazioni dei singoli, segnaliamo la grande prestazione fornita da un Dia in grande spolvero. Il forte attaccante granata, infatti, ha sfiorato il gol e deliziato i tifosi con alcune giocate da campione. Ottima anche la gara giocata da Mazzocchi, non solo per la splendida rete che ha dato i tre punti alla Salernitana, ma anche per la costante spinta offensiva sulla fascia.
Solita grinta ed energia inesauribile per Coulibaly che sta tirando la carretta dall’inizio del campionato ed è sempre più titolare inamovibile. E’ lui la vera anima di questa squadra a centrocampo. Positiva la prestazione del blocco dei tre centrali difensivi, con l’ottimo ritorno tra i titolari del “Capitano” Fazio. Sepe con un paio di parate impegnative si è riabilitato agli occhi di coloro che hanno manifestato dubbi sulle sue capacità.
Buono anche l’apporto di Vilhena che ha messo lo zampino in diverse azioni offensive pericolose e positivo anche il match giocato da Radovanovic davanti alla difesa, anche se, a dire il vero, nel primo tempo nella zona da lui presidiata c’è stato qualche vuoto.
Da notare che, nel secondo tempo, a causa della carenza di alternative valide in panchina per il centrocampo, Nicola ha mandato in campo Bradaric, togliendo un esausto Vilhena e spostando Candreva nel ruolo di mezzala. Con qualche ricambio in più in mediana, questa Salernitana potrebbe regalare liete soddisfazioni ai propri tifosi.
Salernitana – Spezia 1 – 0
Reti: 3’ st Mazzocchi.
Salernitana: Sepe, Daniliuc, Bonazzoli (38’ st Botheim), Vilhena (19’ st Piatek), Radovanovic, Fazio, Coulibaly L., Gyomber (46’ st Bronn), Dia (19’ st Bradaric), Mazzocchi, Candreva (38’ st Bohinen). All. Davide Nicola
A disposizione: Fiorillo, Micai, Sambia, Kastanos, Capezzi, Lovato, Pirola.
Spezia: Dragowski, Holm, Ampadu (29’ st Strelec), Bourabia, Ekdal (29’ st Maldini), Gyasi (19’ st Verde), Kiwior, Nzola, Amian (19’ st Reca), Agudelo, Nikolaou. All. Luca Gotti
A disposizione: Zoet, Zovko, Sala, Hristov, Beck, Ferrer, Ellertsson, Caldara, Sher, Nguiamba, Sanca.
Arbitri: Daniele Chiffi di Padova.
Assistenti: Alessandro Giallatini (sez. Roma 2) – Ciro Carbone (sez. Napoli).
IV Uomo: Luca Massimi (sez. Termoli).
Var: Paolo Mazzoleni (sez. Bergamo).
Assistente Var: Giacomo Paganessi (sez. Bergamo).
Ammoniti: Vilhena, Daniliuc (SAL), Amian, Kiwior, Agudelo, Holm (SPE).
Angoli: 4 – 7
Recupero: 1’ pt, 10’ st.