Che la Salernitana dovesse lottare per non retrocedere e che l’obiettivo della permanenza in serie A fosse quello principale è più raggiungibile, era e rimane un dato di fatto. La grande prestazione di Torino con la Juventus e la vittoria a Roma con la Lazio avevano un po’ illuso tutto l’ambiente granata sulla possibilità di poter ambire a qualcosa di più.
La dura realtà del campionato di massima serie italiano, il pareggio interno con la Cremonese, fanalino di coda, le nette sconfitte di Firenze e Monza hanno riportato un po’ tutti, opinione pubblica, tifoseria, squadra, staff tecnico e società, con i piedi per terra.
In particolare, i precedenti con le squadre di bassa classifica, al momento attuale, non sono soddisfacenti. Ci riferiamo ai pareggi interni con Empoli e Cremonese, all’inopinata sconfitta, sempre all’Arechi, con il Lecce e alla sconfitta odierna con i brianzoli.
A Firenze, la scelta di Nicola di cambiare modulo e formazione non ha pagato. La difesa a quattro è sembrata fragile e poco coesa al cospetto di avversari di qualità e difficili da contrastare. A centrocampo la decisione di schierare Vilhena da esterno sinistro ha prodotto più problemi in fase difensiva che benefici in quella offensiva. Nicola avrà avuto i suoi buoni motivi per fare queste scelte, ma il risultato finale e il fatto che nella ripresa il tecnico è ritornato sui suoi passi non gli hanno dato ragione.
A Monza, Nicola ha riproposto il collaudato 3-5-2 ma il risultato è stato disastroso lo stesso. Le reti della Fiorentina e del Monza sono avvenute in conseguenza di penetrazioni veloci in area granata e di fragilità del reparto difensivo. L’assenza di Fazio e Gyomber, purtroppo, si è fatta sentire più del previsto in entrambi i match.
L’analisi delle due ultime sconfitte, 2-1 a Firenze e 3-0 a Monza, ci porta ad affermare che è in atto un’involuzione tecnico-tattica nella Salernitana, insieme ad un evidente calo fisico e di concentrazione. Al di là della fragilità del reparto difensivo, orfano di Gyomber e Fazio, è evidente che anche a centrocampo ed in attacco i calciatori granata non sono più pimpanti e determinati come nella prima fase del campionato.
Lo staff tecnico granata, in questa lunga pausa per il campionato mondiale, dovrà essere bravo a capire i motivi di questa involuzione e porvi riparo. Probabilmente le diverse convocazioni di calciatori granata nelle rispettive nazionali e l’imminente partenza per il Qatar hanno influito negativamente sul loro rendimento nelle ultime partite. E’ innegabile che alcune individualità in particolare, hanno giocato sotto ritmo, sempre in ritardo sulle seconde palle e con minore determinazione.
Un’ultima considerazione, inoltre, va fatta sulla mancanza di calciatori di “fantasia” in organico, tipo Ribery e Verdi, capaci di saltare l’uomo, di creare superiorità numerica e di fornire assist e palle giocabili per gli attaccanti. Il problema si è evidenziato ulteriormente con l’accantonamento in panchina di Kastanos e in ultimo di Vilhena, i centrocampisti di maggior qualità a disposizione di Nicola.
Oltre allo staff tecnico, in primis l’allenatore, anche il Presidente Danilo Iervolino e il Direttore Sportivo Morgan De Sanctis sono chiamati ora ad una attenta e scrupolosa riflessione sul da farsi e su come e dove intervenire per risollevare le sorti di questa squadra alla ripresa del campionato, per evitare il rischio che, con il perdurare di risultati avversi, la Salernitana possa essere risucchiata nelle zone basse della classifica.
Fiorentina – Salernitana 2 – 1
Reti: 15′ pt Bonaventura (F), 10′ st Dia (S), 36′ st Jovic (F).
Fiorentina: Terracciano, Dodò, Milenkovic, Igor, Biraghi (32′ st Terzic), Amrabat, Mandragora (32′ st Barak), Bonaventura (39′ st Duncan), Ikonè, Cabral (32′ st Jovic), Kouame (17′ st Saponara). All. Vincenzo Italiano
A disposizione: Cerofolini, Martinelli, Venuti, Ranieri, Quarta, Bianco, Maleh, Zurkowski, Distefano.
Salernitana: Sepe, Bronn, Daniliuc, Pirola, Mazzocchi (29′ st Bradaric), Candreva, Bohinen (14′ st Radovanovic), Coulibaly L. (38′ st Botheim), Vilhena (1′ st Maggiore), Bonazoli (1′ st Dia), Piatek. All. Davide Nicola
A disposizione: Fiorillo, Micai, Sambia, Valencia, Capezzi, Kastanos, Iervolino, Motoc.
Arbitro: La Penna di Roma 1.
Assistenti: Lo Cicero – Trasciatti.
IV Uomo: Ghersini,
Var: Fourneau.
Avar: Marini.
Ammoniti: Radovanovic (S).
Angoli: 4 – 3
Recupero: 5′ st.
Monza – Salernitana 3 – 0
Reti: 24′ pt Carlos Augusto, 35′ pt Mota Carvalho, 30′ st Pessina.
Monza: Di Gregorio, Marlon, Caldirola, Izzo, Ciurria (32′ st Birindelli), Rovella, Colpani (20′ st Ranocchia), Carlos Augusto (38′ st D’Alessandro), Pessina, Caprari (32′ st Petagna), Mota Carvalho (38′ st Vignato). All. Raffaele Palladino
A disposizione: Cragno, Sorrentino, Donati, Antov, Carboni, Barberis, Bondo, Machin, Valoti, Gytkjaer.
Salernitana: Sepe, Bronn (1′ st Valencia), Daniliuc, Pirola, Mazzocchi (15′ st Candreva), Coulibaly L. (27′ st Kastanos), Radovanovic, Maggiore (1′ st Bohinen), Bradaric, Botheim (1′ st Piatek), Dia. All. Davide Nicola
A disposizione: Fiorillo, Micai, Fazio, Motoc, Sambia, Capezzi, Iervolino, Vilhena, Bonazzoli.
Arbitro: Antonio Giua di Olbia.
Assistenti: Alessio Tolfo (sez. Pordenone) – Marco Ricci (sez. Firenze).
IV Uomo: Giacomo Camplone (sez. Pescara).
Var: Valerio Marini (sez. Roma 1).
Assistente Var: Antonio Di Martino (sez. Teramo).
Ammoniti: Candreva (S).
Espulsioni: Candreva (S).
Angoli: 6 – 1
Recupero: 1′ pt, 3′ st.