Dalla sinergia tra due grandi storie italiane la possibilità di ridare alla struttura il prestigio ed il rilievo che merita. Potrà diventare una casa per far emergere e promuovere energie e talenti.
A pochi giorni dal Giffoni Day, previsto per domenica 20 novembre, sarà avviata una petizione online. Partirà a breve una sottoscrizione cartacea con la collaborazione delle associazioni del territorio: “La raccolta firme andrà avanti fino a marzo. Un progetto preliminare di quello che vogliamo fare sarà presentato nel corso della 53esima edizione del Festival”
Restituire lo storico Cinema Moderno, attualmente di proprietà della Tim, al Comune di Giffoni Valle Piana. Ridare la dovuta dignità ad un luogo che si trova nel salotto di una città conosciuta in tutto il mondo, frequentato da centinaia di migliaia di persone durante tutto l’anno, proprio in quella piazza Umberto I da dove tutto è partito, ormai 53 anni fa, a pochi metri da dove nacque l’idea, l’intuizione di Giffoni Film Festival, la scintilla che ha saputo conquistare intere generazioni, milioni di giovani di tutte le latitudini, di tutte le lingue e di ogni cultura grazie al linguaggio universale del cinema.
La magia, infatti, è partita da lì ed è cresciuta anche grazie alle emozioni che il Cinema Moderno sapeva dare e restituire. Un vulnus – averlo sottratto alla fruizione collettiva per farne un deposito di apparecchiature e generatori – che va assolutamente sanato. Il Moderno, infatti, è stato il primo cinema di Giffoni Valle Piana, costruito nel 1912 dalla famiglia Andria. Dal 1984 l’immobile è stato utilizzato per contenere tutti i generatori e le apparecchiature necessarie ai collegamenti telefonici del territorio.
È questo lo spirito ed il senso della richiesta del fondatore di Giffoni, Claudio Gubitosi, che ha già inviato una lettera al presidente della Tim, Salvatore Rossi e all’Amministratore delegato Pietro Labriola, con l’obiettivo di individuare un percorso comune che consenta di restituire la struttura a Giffoni per immaginarne una nuova vita, per farne un centro, una vera e propria casa di promozione culturale, ma anche una vetrina di saperi, conoscenze e sapori, un presidio che promuova le eccellenze culturali e territoriali e che sia nuovamente vivo.
“Chiedo – dichiara Claudio Gubitosi – che il Cinema Moderno possa essere donato, nella forma che la Tim riterrà più opportuna, al Comune di Giffoni Valle Piana con l’obiettivo di definire un piano di rilancio per l’immobile che potrebbe finalmente avere nuove modalità di fruizione e di utilizzo”.
L’iniziativa è stata lanciata a pochi giorni dal Giffoni Day, la giornata in cui nel 1970 nacque l’idea del festival, in programma per domenica 20 novembre. È attiva anche una petizione on line su change.org a cui chiunque può aderire, utilizzando il seguente link: https://chng.it/G6KhKFmK
A breve, anche grazie alla collaborazione delle associazioni locali, sarà attivata una raccolta firme che si svolgerà nelle piazze e nei luoghi di socialità di Giffoni e che verrà effettuata anche con modalità “porta a porta” con l’obiettivo di dare la massima diffusione possibile a questa iniziativa.
La sottoscrizione si protrarrà fino alla fine di marzo. Ad aprile le firme raccolte, sia nella modalità online che cartacea, saranno consegnate ai dirigenti della Tim. E’ già prevista, durante la 53esima edizione del Festival, una serie di iniziative tese a richiamare l’attenzione su questa idea. Verrà, infatti, presentato un progetto preliminare che conterrà le linee guida di cosa dovrà essere il nuovo Cinema Moderno.
“Raggiungiamo migliaia e migliaia di sottoscrittori – questo l’appello di Gubitosi – conosco perfettamente la sensibilità di quanti amano Giffoni e sostengono le nostre attività. Sono certo che non verrà meno in questa occasione che riteniamo di grande importanza per la nostra storia”.
L’idea, perciò, è quella di dare una seconda opportunità a questo immobile che ha una lunga ed affascinante storia da raccontare e che, attraverso una giusta riqualificazione che coniughi modernità e storia, radici e futuro, possa diventare nel cuore della cittadina di Giffoni un punto di socialità e offrire nuove opportunità di sviluppo e di lavoro.
Come il cinema Moderno, Tim, che è stata prima Sip e poi Telecom, rappresenta un pezzo di storia della nostra Italia. “Potremmo dare vita a una sinergia virtuosa che consenta di restituire al mondo un pezzo di Giffoni – spiega Claudio Gubitosi – Farlo insieme rappresenta il valore aggiunto di questa operazione che è culturale e sociale allo stesso tempo.
Ma che ha un risvolto interessante anche in termini di politiche aziendali. D’altronde, quando gli uomini collaborano per costruire una memoria collettiva danno un senso alle proprie esistenze e anche alle aziende in cui operano”. “Ogni storia – continua nella sua lettera Claudio Gubitosi – ha un suo inizio e un suo epilogo.
Adriano Olivetti diceva che una fabbrica non è solo un luogo che crea profitto, ma deve distribuire ricchezza, cultura, servizi, democrazia. Sono d’accordo con questa impostazione ed è sulla base di questo approccio che chiedo alla Tim di valutare la possibilità di restituire il Cinema Moderno alla città di Giffoni, alla comunità cioè che quotidianamente vive questi luoghi, ma che è rappresentata anche dai milioni di ragazzi che in oltre mezzo secolo hanno affollato questa piazza e queste strade, provenendo da ogni angolo del mondo”.