L’undicesima edizione degli Italian Sport Awards, prestigiosa kermesse calcistica ideata dal giornalista salernitano Donato Alfani, direttore del Corriere di Salerno, caratterizzata dalla combinazione di momenti culturali, con convegni e dibattiti su argomenti di grande interesse e premiazioni dei più meritevoli tra club, calciatori, allenatori, direttori sportivi, giornalisti ed altre categorie di addetti ai lavori, si è conclusa il 19 dicembre 2022, con la serata di gala del Festival del Calcio Italiano presso l’Hotel & Resort l’Araba Fenice ad Altavilla Silentina (SA).
Durante le tre “giornate professionali dello sport” i convegni di alto spessore culturale con professionisti di caratura internazionale, tenutisi presso il Palazzo della Provincia a Salerno e l’Hub FormaMentis a Pontecagnano, hanno consentito ai relatori ed agli spettatori di approfondire tematiche giuridico – sportive, di management, marketing, business e medicina dello sport incredibilmente attuali e di grande rilevanza mediatica. E’ stato dato anche il giusto spazio alla letteratura sportiva nell’ambito del format “Sport d’Autore”, con la presentazione ed il commento di libri e pubblicazioni prestigiose.
Sono intervenuti, tra gli altri, Antonio Giordano del Corriere dello Sport, Valerio Iorio, vice presidente dell’ordine degli avvocati di Salerno, Marco Bellinazzo, giornalista del Sole 24 ore e autore del libro “Le nuove guerre del calcio”, Antonio Sanges, Presidente dell’Associazione Italiana Commercialisti, Carlo Rombolà ed Eduardo Chiacchio, due avvocati esperti di diritto sportivo internazionale, Stefano Colantuono, responsabile del settore giovanile della Salernitana, Alessandro Frara e Simone Puleo, responsabili dei settori giovanili di Frosinone e Benevento, Salvatore Carmando, storico massaggiatore del Napoli e di Diego Armando Maradona, Claudio Molinari vice presidente dell’A.Di.Se., Giovanni D’Angelo, presidente dell’ordine degli avvocati di Salerno, Lorenzo Modestino, responsabile comunicazione della Ternana, Felice Biasco, responsabile marketing della Juve Stabia.
Durante la manifestazione c’è stato spazio anche per la celebrazione della miracolosa e rocambolesca impresa salvezza della Salernitana nello scorso campionato di calcio di serie A, con la presentazione del libro “Macte Animo” del giornalista salernitano Gaetano Ferraiuolo che narra l’impresa del cavalluccio marino dal fallimento alla promozione in massima serie e con la partecipazione dei protagonisti della recente storia granata, dal Direttore Sportivo Walter Sabatini, premiato, all’ex allenatore Fabrizio Castori che ha presentato il libro con il suo nome come titolo, passando per lo staff societario e tecnico della Salernitana presente alla serata finale.
Il Festival del Calcio Italiano 2022 ha rappresentato uno spaccato sulle eccellenze del calcio nazionale che, nonostante la scarsa attenzione degli organi d’informazione locali, inspiegabilmente poco perspicaci nel cogliere l’importanza dell’evento, ha avuto una rilevanza mediatica notevole sugli organi d’informazione nazionali e la serata finale, durante la quale sono stati consegnati ad Altavilla Silentina i premi dell’undicesima edizione degli Italian Sport Awards, è stata il giusto suggello, la ciliegina sulla torta..
Hanno partecipato alla serata di gala e sono stati intervistati, tra una premiazione e l’altra, dalle TV e dalle radio nazionali, i calciatori Antonio Candreva, Salvatore Esposito e Alessandro Lucioni, l’ex portiere, oggi d.s. della Reggina, Massimo Taibi e l’allenatore Silvio Baldini che ha dichiarato: “un allenatore deve avere sempre tanta fortuna … Spalletti propone ogni anno cose nuove e il Napoli gioca il miglior calcio in Europa … ho portato qui un ragazzo della mia squadra che ha perso il papà l’anno scorso per gratificarlo perché l’aspetto umano anche nel calcio deve sempre prevalere … per il futuro un allenatore 64enne non può fare tanti calcoli e deve investire soprattutto nelle emozioni e nei rapporti umani“.
Ed ancora, Baschirotto e Mister Baroni del Lecce, premiata quale migliore squadra in serie B, Faraoni del Verona, Marco Sommella, premiato quale migliore Procuratore, Claudio Molinari che ha ricevuto il premio alla carriera, Stefano De Martino dello Spezia quale migliore addetto stampa, Forte, Acampora e Paleari del Benevento, Loria e Pasquino del Frosinone, Donnarumma, Partipilo, Palumbo e Iannarilli della Ternana, Salvatore Esposito della Spal e tanti altri ancora. Sarebbe troppo prolisso nominarli tutti.
De Laurentis del Bari ha ricevuto il premio quale miglior presidente, Polito miglior direttore sportivo e la compagine bianco – rossa è stata premiata quale migliore club essendo l’ottava società in Italia per pubblico presente allo stadio avendo fatto registrare il picco di 40.000 presenze, con 29.000 di media. Presenti in rappresentanza della squadra Frattali e Pucino.
Un momento particolarmente sentito ed emozionante si è vissuto quando Donato Alfani ha consegnato il premio alla memoria di Giuseppe Soglia alla figlia del compianto Presidente della Salernitana che fu artefice della svolta nella storia granata con la storica promozione in serie B e alla cui memoria è dedicata la Fondazione Soglia impegnata nel promuovere opportunità per giovani e imprese.
Tra i tanti premiati del mondo dei media, che non possiamo elencare tutti per evitare di annoiare i lettori, citiamo il migliore giornalista Antonio Giordano del Corriere dello Sport che è anche migliore giornale sportivo, il giornalista a bordo campo, uomo Sky, Francesco Modugno, il migliore direttore di testata sportiva web, Eleonora Trotta di calciomercato, il migliore programma televisivo, la domenica sportiva della Rai, l’ADN Kronos agenzia di stampa, il portale tuttomercatoweb di Marco Conterio, la Web tv sportiva elevensports di Walter Astori, la migliore radio, Radio Sportiva di Pasquale Pollio, Ottochannel con Angelo Giuliani per la completezza d’informazioni sulla serie C, Tutto Salernitana del giornalista Luca Esposito che ha anche coordinato l’Ufficio Stampa della manifestazione.
Questa fase delle premiazioni si è chiusa con il premio alla carriera a Salvatore Campitiello, della Gazzetta dello Sport, il quale ha dichiarato: “la cosa più importante è l’informazione ai cittadini, punto chiave e che noi siamo i servitori dei cittadini, nel nostro lavoro dobbiamo avere umiltà e se sbagliamo dobbiamo rettificare per essere credibili … siamo inondati di fake news e bufale questa è spazzatura, il nostro compito è dare fiducia ai lettori inducendoli ad affidarsi ai giornalisti veri, preparati, per conoscere la verità“.
Altro momento particolarmente importante ed emozionante si è avuto quando Donato Alfani è salito sul palco e ha dedicato un sentito pensiero a Siniša Mihajlović e Mario Sconcerti, due protagonisti del calcio italiano recentemente scomparsi. Il lungo e convinto applauso della platea presente ha accompagnato le toccanti immagini proiettate sullo schermo.
La manifestazione si è conclusa con Donato Alfani che ha voluto ringraziare i conduttori della serata di gala, Giada e Gabriele di Sport Italia, ed ha poi chiamato tutto l’ufficio comunicazione sul palco. Sono seguiti poi i ringraziamenti ai proprietari dell’Hotel & Resort l’Araba Fenice e all’intera comunità di Altavilla Silentina, rappresentata dal Sindaco Francesco Cembalo.
Concludiamo questo lungo ma intenso reportage sul Festival del Calcio Italiano riportando il pensiero ed i propositi per il futuro dell’ideatore, il giornalista e project manager Donato Alfani: “una kermesse di questa portata va organizzata e pensata in largo anticipo. Sono arrivate già tante chiamate dal centro-Nord, so che anche in Emilia Romagna ci ospiterebbero volentieri. Il mio desiderio è di restare in Campania, a patto che si creino le condizioni e che i comuni capiscano che diamo loro una vetrina nazionale per tanto tempo. Abbiamo raccolto oltre 500 articoli in rassegna stampa, la visibilità è fondamentale e non tutti hanno capito bene di che manifestazione stiamo parlando. Un ritorno di immagine ed economico non indifferente per loro. Si investono decine di migliaia di euro per eventi che durano tre ore, sarebbe opportuno incentivare anche solo con un sostegno morale professionisti che lavorano alacremente per il bene, in questo caso, di Salerno e provincia”.
Un’ultima considerazione della redazione: il motto della Salernitana “Macte Animo” che tradotto in italiana letteralmente significa “Coraggio!” ben si addice a Donato Alfani, giornalista e project manager salernitano, che da oltre un decennio porta avanti questo ambizioso progetto, superando ogni ostacolo e difficoltà che gli si para davanti.