Squadra vincente non si cambia. Paulo Sousa, nel match interno con il Bologna, schiera lo stesso modulo e gli stessi uomini degli ultimi due match di campionato, con i due trequartisti, Kastanos e Candreva, dietro l’unica punta, Dia. Modulo 3-4-2-1 con difesa in marcatura a uomo soprattutto sui calci piazzati, pressing alto, Mazzocchi e Bradaric esterni e Bohinen e Coulibaly in mediana.
Tifo alle stelle sugli spalti. I diciottomila spettatori fanno sentire il loro urlo ai calciatori del Bologna e tentano così di galvanizzare i loro beniamini in questa gara molto importante per gli obiettivi di entrambe le squadre in campo.
Pronti via e subito Dia si mette in mostra con un paio di affondi nel cuore dell’area rossoblu. Al 7° minuto proprio su un corner causato da Dia, Candreva crossa al centro dell’area e Pirola con uno stacco imperioso segna di testa un gran goal. Salernitana subito in vantaggio. Il frastuono del tifo sugli spalti sale d’intensità e diventa assordante.
Al 10° Mazzocchi si invola in area e con un pallonetto cerca di beffare Skorupski, ma spreca la favorevolissima occasione per raddoppiare, con Candreva al centro dell’area che si lamenta con il compagno. Goal mancato, goal subito, la vecchia regola del calcio colpisce ancora.
Nell’azione successiva, infatti, all’11° minuto, con una bella azione manovrata di Moro e Cambiaso, Kyriakopoulos riceve palla e crossa per Ferguson che imita Pirola e insacca alle spalle dell’incolpevole Ochoa, mettendo a segno il goal del pareggio. Nella circostanza Pirola ha qualcosa da farsi perdonare per la marcatura un po’ leggera sull’attaccante. Match iniziato coi fuochi di artificio all’Arechi.
Al 21° occasionissima per il Bologna con Moro che in ripartenza viene servito in area e solo davanti ad Ochoa tenta un ulteriore finta di corpo e quando tira trova sulla traiettoria la schiena di Gyomber che salva a porta vuota. Per i rimanenti 26 minuti della prima frazione di gioco non accade più nulla di rilevante. Nonostante il predominio dei bolognesi in termini di possesso palla e la superiore qualità nel palleggio, non si registrano né da una parte né dall’altra azioni offensive degne di nota.
Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo. Salernitana un po’ contratta e Bologna più determinato e manovriero in fase offensiva. In campo si nota la maggiore qualità degli emiliani, ma la Salernitana dà comunque l’impressione di essere ben messa in fase difensiva e sempre pronta a pungere in ripartenza.
Al 55° Paulo Sousa decide di cambiare gli interpreti in campo. Dentro Piatek per Kastanos e Vilhena che rileva Bohinen. Non cambia lo schema tattico e la squadra granata continua a giocare col modulo 3-4-2-1. Piatek va a fare il riferimento offensivo nel tentativo di far salire la squadra, dare un po’ di respiro alla manovra e alzare il baricentro.
Al 60° Dia recupera palla sulla trequarti e serve Piatek che con un tiro forte e angolato dal limite sfiora il palo alla sinistra del portiere romagnolo. Il primo pericolo del secondo tempo è di marca granata. Al 62° micidiale ripartenza con Vilhena che recupera palla e serve Piatek che fa un assist per Dia che tira a colpo sicuro ma Soumaoro devia in angolo.
Sul corner, una mischia in area bolognese viene risolta dal solito cecchino granata Dia che insacca alle spalle di Skorupski. Granata meritatamente in vantaggio dopo aver sfiorato per due volte in pochi minuti il goal. Le mosse di Sousa si sono subito rilevate giuste e vincenti. Il tecnico granata al 67° sostituisce l’infortunato Mazzocchi con Sambia. Al 68°, su cross da calcio di punizione dalla fascia destra, la Salernitana sfiora ancora una volta il goal con Piatek di testa, ma il portiere para non senza difficoltà.
Al 72°, ancora su corner, Lykogiannis, su cross di Kyriakopoulos, di testa, nonostante la marcatura stretta, riesce a gonfiare la rete difesa da Ochoa, regalando il pareggio alla sua squadra nel momento migliore della Salernitana. Nell’azione successiva è la Salernitana a pungere nuovamente in area rossoblu. Partita che entra nel vivo, diventa incandescente e ne fa le spese Orsolini che al 75° si becca un cartellino giallo.
All’86° Sousa sorprende ancora e manda in campo Fazio per uno stanco Gyomber e soprattutto Botheim che rileva Candreva. Salernitana con tre punte di ruolo in campo. All’88° lo scatenato Sambia con un tiro dal limite, su respinta di Skorupski, mette sul fondo creando un altro pericolo per la porta del Bologna. La Salernitana, quindi, chiude in crescendo la partita e avrebbe meritato i tre punti, soprattutto per quanto fatto vedere nel secondo tempo.
La prestazione dei calciatori allenati da Sousa fa ben sperare per il futuro dei colori granata. La Salernitana ha tenuto testa per tutto il primo tempo ad una delle squadre più in forma del campionato di serie A, di grande qualità, riuscendo a metterla sotto nel secondo tempo, dimostrando di esserle superiore. Il lavoro del tecnico portoghese inizia a far vedere i suoi frutti.
SALERNITANA-BOLOGNA 2-2 – IL TABELLINO
SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa; Daniliuc, Gyomber (87′ Fazio), Pirola; Mazzocchi (68′ Sambia), Coulibaly, Bohinen (56′ Vilhena), Bradaric; Candreva (88′ Botheim), Kastanos (56′ Piatek); Dia. In panchina: Sepe, Fiorillo,Bronn, Troost-Ekong, Maggiore, Bonazzoli, Nicolussi C., Iervolino, Valencia, Lovato. Allenatore: Paulo Sousa.
BOLOGNA (4-3-3): Skorupski; Posch, Soumaoro, Lucumi, Cambiaso (21′ Lykogiannis); Ferguson, Schouten, Moro; Aebischer (65′ Orsolini), Barrow (64′ Aranutovic – 81′ Sansone), Kyriakopoulos (82′ Soriano). In panchina: Bardi, Ravaglia, Bonifazi, De Silvestri, Sosa, Pyyhtia, Medel, Zirkzee. Allenatore: Thiago Motta.
Arbitro: Luca Pairetto della sezione di Nichelino
Reti: 7′ Pirola (S), 11′ Ferguson (B), 64′ Dia (S), 73′ Lykogiannis (B)
Note – Angoli: 5-4. Ammoniti: Orsolini (B). Recupero: 2′ pt, 3′ st.