Anche oggi a Torino, alla Salernitana è mancato quello spunto in più, quella valenza superiore, per vincere il match dopo 5 pareggi consecutivi. Ci riferiamo alle occasioni per raddoppiare ancora una volta sprecate dai calciatori allenati da Paulo Sousa. Piatek, in particolare, che nel primo tempo non ci è arrivato per centimetri sul tiro di Candreva poi terminato sul palo, Kastanos che, nel secondo tempo, è arrivato scoordinato su un cross al bacio dalla fascia sinistra e Bonazzoli che non ha creduto nella capacità di Bradaric di recuperare un pallone e metterlo al centro dell’area, perdendo l’opportunità di tirare un calcio di rigore in movimento.
La gara si è messa subito bene per i granata del sud. Al 9° minuto, infatti, a conclusione di una bella azione corale, con cross di Candreva e assist di Piatek, Vilhena, con un tiro forte e preciso, ha insaccato la palla alla sinistra dell’incolpevole portiere del Torino. Il goal ha dato coraggio alla Salernitana che ha tenuto molto bene il campo in entrambe le fasi di gioco, sfiorando il goal del raddoppio con il palo colpito da Candreva e concedendo agli avversari una sola vera occasione da goal in occasione della deviazione di Gyomber sulla traversa della porta difesa da Ochoa che ha compiuto, inoltre, una sola parata veramente impegnativa nei primi 45 minuti.
Il secondo tempo sembrava essere iniziato sulla falsariga del primo, con il Torino più propenso al palleggio e con un possesso palla nettamente superiore e con la Salernitana sempre sul pezzo in difesa e pronta a ripartire e pungere in attacco. Al 12° minuto, però, Sanabria, lasciato solo al centro dell’area e tenuto in gioco da Daniliuc che non è salito, servito da un intelligente assist di Miranchuk, ha messo la palla alle spalle di Ochoa con un rasoterra forte e centrale.
Il Torino, raggiunto il pareggio, si è galvanizzato ed ha pigiato di più sull’acceleratore soprattutto con le incursioni dello scatenato Radonjic che ha spesso messo in difficoltà la retroguardia ospite. Daniliuc non è riuscito quasi mai a conterlo. La Salernitana, dal canto suo, nell’immediato ha accusato il colpo, abbassando eccessivamente il baricentro e subendo troppo le giocate offensive del Torino, ma con il passare dei minuti, anche grazie alle sostituzioni decise da Paulo Sousa, ha ripreso coraggio e si è proposta di nuovo in fase offensiva, riuscendo ad impensierire la retroguardia avversaria tanto da spingere i calciatori allenati da Juric a guardarsi un po’ le spalle ed accontentarsi del pareggio.
In casa Salernitana, in merito alle prestazioni dei singoli, va detto subito che l’assenza di Coulibaly a centrocampo si è fatta sentire. Nicolussi Caviglia, comunque, lo ha sostituito egregiamente con una prestazione grintosa e di sostanza. Suo il pallone recuperato che ha avviato l’azione del goal del vantaggio. Bene anche Vilhena in mediana, con inserimenti offensivi efficaci, in particolare in occasione del goal, e giocate di qualità. Grande prestazione di Kastanos che sulla fascia destra, preferito a Sambia, ha contrastato alla grande gli avversari riuscendo anche a riproporsi spesso in fase offensiva e solita gara tutta corsa e cross di Bradaric, efficace anche in copertura.
Nel reparto difensivo solito cuor di leone Gyomber lì in mezzo, provvidenziale in diverse circostanze anche se si è perso Sanabria in occasione del goal del Toro, prova senza sbavature di Pirola che ha tenuto bene la sua zona e dato manforte ai compagni, passo indietro per Daniliuc che è stato regolarmente saltato dagli avversari, soprattutto da Radonjic e, non facendo un passo in avanti, ha tenuto in gioco Sanabria che ha pareggiato.
In attacco, meno brillante e pungente del solito Dia, piuttosto abulico in questo match anche per la gara di grande sacrificio in fase di non possesso. Piatek ha avuto il merito di aver servito l’assist vincente a Vilhena, spalle alla porta da vero centravanti, ma per tutto il resto del match ha fatto poco altro, giocando anche con meno determinazione del solito in fase di non possesso. Candreva ha fornito un’altra prestazione da incorniciare confermandosi pedina fondamentale ed insostituibile nello scacchiere tecnico – tattico granata.
Nota positiva, infine, per i nuovi entrati in campo nel secondo tempo. Bohinen ha dato qualità e verve alla manovra in fase d’impostazione, Botheim e Bonazzoli hanno tenuto in maggiore apprensione la difesa del Torino, facendo salire nuovamente la squadra, dando più vivacità e freschezza alla manovra offensiva e creando i presupposti per tentare di tornare in vantaggio. Troost-Ekong ha dato esperienza e calma al reparto difensivo al momento opportuno mentre Lovato, in una circostanza, è stato saltato di netto da Radonjic in giornata di grazia.
Il campionato è ormai entrato nella fase decisiva per la zona salvezza. Siamo al rush finale dove tutte le squadre che vogliono evitare la retrocessione dovranno dare il massimo per raggiungere l’obiettivo. Dall’Empoli in giù nessuna squadra può stare tranquilla in queste ultime 8 gare, nemmeno la Salernitana. La doppia vittoria consecutiva della Cremonese e la “imprevedibile” e per certi versi “rocambolesca” vittoria del Verona col Sassuolo nonché il pareggio degli scaligeri a Napoli non possono non mettere pressione alle squadre che le precedono di non molti punti in classifica, in particolare Spezia e Lecce.
Paulo Sousa fa bene, quindi, a continuare ad agire sulla mente dei calciatori granata come un martello pneumatico, tenendoli tutti sulla corda. In questa fase del campionato non sono ammesse rilassatezze e momenti di deconcentrazione. E’ troppo presto per poter tirare il fiato, ora bisogna giocare “in apnea” continua e con la massima determinazione e cattiveria agonistica, a partire dalla gara del prossimo turno con il Sassuolo, squadra con la quale c’è un conto in sospeso da regolare. Avversario difficile, molto forte soprattutto in fase offensiva. Servirà una prestazione attenta e impeccabile in fase difensiva e coraggiosa in fase propositiva per imbrigliare i forti e velocissimi calciatori neroverdi . L’Arechi sarà una bolgia e il campo non dovrà essere da meno.
Torino – Salernitana 1 – 1
Reti: 9’ pt Vilhena (S), 12’ st Sanabria (T)
Torino: Milinkovic-Savic, Buongiorno, Ilic, Sanabria, Rodriguez, Singo (10’ st Lazaro), Djidji, Vojvoda, Ricci (38’ pt Vlasic), Radonjic (37’ st Karamoh), Miranchuk (37’ st Seck). All. Ivan Juric
A disposizione: Fiorenza. Gemello, Bayeye, Gravillon, Pellegri, Adopo, Gineitis, Linetty, N’Guessan.
Salernitana: Ochoa, Bradaric, Daniliuc (13’ st Troost-Ekong), Vilhena, Kastanos, Gyomber (31’ st Lovato), Dia (35’ st Botheim), Nicolussi C. (13’ st Bohinen), Candreva, Pirola, Piatek (13’ st Bonazzoli). All. Paulo Sousa
A disposizione: Sepe, Sorrentino, Bronn, Sambia, Valencia, Mazzocchi, Iervolino.
Arbitro: Gianluca Aureliano di Bologna.
Assistenti: Prenna – Dei Giudici.
IV Uomo: Perenzoni.
Var: Maresca.
Assistente Var: Muto.
Ammoniti: Gyomber (S).
Angoli: 4 – 2
Recupero: 1’ pt, 3’ st.