Due goal di grande qualità di Antonio Candreva, uno per tempo, consentono alla Salernitana di portare a casa un punto pesante dall’Olimpico di Roma contro una squadra molto forte, con panchina lunga da grande del campionato a differenza dei granata che, allo stato attuale, hanno poche valide alternative, un po’ in tutti i reparti.
Dopo gli ingressi in campo, nel secondo tempo, di Legowski, Dia, Sambia e M. Coulibaly, infatti, sedevano in panchina i soli giovani di belle speranze Motoc, Sfait e Iervolino. Poca roba per il campionato di massima serie italiano. Da qui alla fine del calciomercato Paulo Sousa non può che sperare in ulteriori arrivi di calciatori pronti per la serie A, soprattutto in difesa ed a centrocampo dove la coperta è palesemente corta.
La prestazione della squadra granata ha rispecchiato quanto era lecito aspettarsi. L’ossatura di base è ottima e competitiva per l’obiettivo di una tranquilla salvezza, ma nel corso di un intero campionato, si sa, tra infortuni e ammonizioni (oggi contiamo già quattro cartellini gialli), senza dimenticare le eventuali convocazioni per le nazionali, i rincalzi di qualità sono indispensabili per riuscire a competere ad armi pari in tutte le partite.
Al termine della gara odierna, analizzando le statistiche, ai punti avrebbe meritato qualcosa in più la Roma che, oltre ai due goal, ha colpito una traversa e sfiorato la rete in altre due circostanze. La Salernitana, dal canto suo, ha tirato in porta solo due volte riuscendo sempre a centrare la rete difesa da Rui Patricio grazie alle prodezze di Candreva che, soprattutto in occasione del secondo goal, ha dimostrato di essere già in forma campionato e di avere classe da vendere.
Paulo Sousa, nella seconda frazione di gioco, ha fatto delle scelte quasi obbligate. La decisione, però, di sostituire Mazzocchi con Dia è sembrata un po’ azzardata, infatti dopo circa tredici minuti ha sostituito Kastanos mandando in campo Sambia per presidiare meglio la fascia destra da dove, purtroppo, è scaturito il calcio d’angolo dubbio che ha consentito ai giallorossi di agguantare il pareggio a pochi minuti dalla fine del match.
Venendo alle prestazioni dei singoli, oltre a Candreva, anche Lassana Coulibaly ha fornito una prestazione super, correndo in lungo e in largo e reggendo il peso del centrocampo sulle sue spalle possenti, assistito non troppo efficacemente da Maggiore la cui prestazione è stata un po’ anonima. In difesa note dolenti per Fazio, che ha sostituito Pirola, apparso un po’ appesantito e lento, sicuramente non pronto per il campionato. Ammirevole la prestazione di Lovato, reduce da un infortunio, che ha dovuto stringere i denti pur di giocare e del solito Gyomber che ha avuto nel gallo Belotti un avversario ostico e che ha realizzato la doppietta.
Senza infamia e senza lode la prestazione fornita da Kastanos che ha potenzialità ben più elevate di quelle mostrate oggi all’Olimpico. Prova sotto tono per Mazzocchi, mai incisivo in fase di spinta sulla fascia destra. Meglio Bradaric a sinistra, autore dell’assist vincente in occasione del primo goal di Candreva. Botheim ha corso molto, ha pressato sui difensori, ha tentato in diverse occasioni di difendere palla e far salire la squadra ma senza molto successo. Mai pericoloso, non si è mai nemmeno trovato in condizione di tirare a rete.
Ochoa non ha compiuto miracoli, ma non ha colpe sui due goal subiti, messi a segno da pochi passi dal centravanti capitolino. Per quanto riguarda i subentrati a gara in corso, giudizio non positivo per Legowski che è sembrato un pesce fuor d’acqua. Sambia forse poteva fare meglio in occasione del corner da lui causato e che ha fruttato la seconda rete di Belotti. Dia ha giocato troppo poco per poter dimostrare tutto il suo indiscutibile valore. Discreto l’impatto sul match di Mamadou Coulibaly che forse meriterebbe maggiore considerazione da parte di Sousa, soprattutto se schierato da mezza punta o esterno alto.
IL TABELLINO: ROMA-SALERNITANA 2-2
ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Llorente, Smalling (20′ st Paredes), Mancini; Spinazzola (20′ st Zalewski), Aouar (45′ st Pagano), Cristante, Bove (20′ st Renato Sanches), Kristensen (20′ st Karsdorp); El Shaarawy, Belotti. A disp.: Svilar, Boer, Ndicka, Celik, Pisilli, Solbakken, Alessio. All.: Conti (Mourinho squalificato).
SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa; Fazio, Gyomber, Lovato; Bradaric, Maggiore (34′ st Legowski), Coulibaly L., Mazzocchi (21′ st Dia); Candreva, Kastanos (34′ st Sambia); Botheim (43′ st Coulibaly M.). A disp.: Costil, Fiorillo, Motoc, Sfait, Iervolino, Elia. All.: Sousa.
Arbitro: Feliciani sez. Teramo (Costanzo/Passeri). IV uomo: Sozza. VAR: Guida (Meraviglia).
Marcatori: 17′ pt e 37′ st Belotti (R), 36′ pt e 4′ st Candreva (S).
Ammoniti: Gyomber (S), Maggiore (S), Kastanos (S), Fazio (S).
Angoli: 9 – 1.
Spettatori: 62.050.
Recuperi: 5′ pt, 6′ st.