Samperi sceglie Dal Cin, Venancio, Braga, Restaino e Selucio, per aprire la finalissima, mentre il quintetto dei padroni di casa è composto dagli ex Feldi, Pasculli e Josiko, con Rescia, Cuzzolino e Vidal a completare lo starter five. Avvio sotto shock per i campioni d’Italia che vanno sotto dopo soli 17 secondi: errore in costruzione della Feldi Eboli con Dalcin fuori dai pali, Vidal ci prova dalla distanza, Selucio salva sulla linea ma sulla respinta arriva ancora Vidal che fa 1-0.
Passano altri 20 secondi e Cuzzolino centra il palo in un’azione di contropiede. Volpi stordite e Salvo Samperi chiama subito un time out per ristabilire l’ordine tra i suoi. La reazione rossoblù è nei tiri dalla distanza di Calderolli e Venancio ma è ancora L84 a trovare la via della rete, ancora con Vidal che fa 2-0. Sembra una serata nefasta per gli ebolitani ma una magia di Calderolli rianima le volpi: gran tiro dalla distanza che tocca il palo e si insacca per il gol che accorcia le distanze.
Giocata fondamentale che riaccende il fuoco rossoblù e dopo pochi minuti Liberti si procura un calcio di rigore, trasformato dallo specialista Venancio che batte il para-rigori Pasculli, è 2-2. A 7 minuti dalla fine del primo tempo Marinovic completa la rimonta con un siluro imparabile dalla distanza.
Nella ripresa si scatena Galliani che segna il suo primo gol con la Feldi Eboli con un gran tiro che vale il 4-2. Pochi minuti e Selucio centra la traversa dopo una gran giocata di Marinovic, mentre dall’altra parte Vidal prova ancora a battere Dalcin ma il portiere delle volpi si supera in più di un’occasione. A metà ripresa Galliani ancora protagonista, gran tiro al volo su schema da calcio d’angolo e rete del 5-2 che indirizza la Supercoppa verso Eboli. Continua il duello Vidal-Dalcin, ma è Rescia a trovare sotto porta la rete che da ancora speranza a L84. Non servirà a nulla neanche il portiere di movimento, la Supercoppa italiana si tinge di rossoblù.
LE REAZIONI – “Un anno ‘Felice’, un 2023 da ricordare nel segno di mio padre. E’ stata una partita difficile, una Final Four sudata. Complimenti ai miei ragazzi e alla gente di Eboli giunta fin qui, un plauso anche al pubblico di L84 che non ha mai smesso di incitare i suoi – spiega al termine del match un euforico presidente Gaetano Di Domenico -.
Siamo arrivati qui consapevoli di poter vincere e ce l’abbiamo fatta”. Poi il numero uno delle volpi si toglie qualche sassolino dalla scarpa verso chi, questa estate, aveva annunciato una Feldi che si sarebbe indebolita: “Qualcuno a cui piacere scrivere per strappare titoli diceva che la Feldi sarebbe stata smantellata, ma invece abbiamo dimostrato ancora una volta che abbiamo lavorato per dare il massimo dentro e fuori dal campo e i fatti ci hanno dato ragione, le chiacchiere da bar le lasciamo agli altri. Noi ci rinnoviamo e siamo stati in grado di continuare a vincere”.
“Vedendo questo sacrifico e questo spirito di gruppo sono sicuro che faremo bene in questa stagione, abbiamo fatto un lavoro incredibile e meritiamo questo successo. Il gol di Calderolli ha riacceso una luce di speranza, anche se l’atteggiamento è stato sempre positivo dal primo all’ultimo minuto. La squadra ha reagito bene e non era facile in una situazione come quella di oggi dove si siamo trovati sotto di due gol in una finale in casa dell’avversario, sono fortunato nel poter allenare un gruppo come questo”, le parole di mister Salvo Samperi al termine della finalissima.
SUPER CAMPIONI – Da Cistena di Latina a Leinì, cambiano gli interpreti ma il canovaccio è sempre lo stesso: Venancio che fa incetta di MVP, dopo quello della finale Scudetto, Calderolli che ricorda a tutti che la classe non ha età, Galliani che supporta il suo presidente dimostrando come la Feldi si rinnova e anche i nuovi fanno la differenza, Marinovic che con un gran gol fa capire perchè in Croazia è considerato un’icona, Dalcin che vola talmente in alto che a fine gara bisognerebbe controllare se nasconde dei propulsori sotto le scarpe.
Poi c’è uno staff encomiabile e che lavora incessantemente dietro le quinte, guidato da Salvo Samperi che ancora una volta lascia i riflettori ai suoi ragazzi come i solo i più grandi amano fare, ma sa bene che è lui a indicare il cammino e uno dei maggiori artefici di questi successi.
C’è tanto di vecchio e tanto di nuovo nella vittoria della Feldi Eboli, che diventa Super Campione d’Italia rinnovandosi negli uomini ma non nelle idee e nello spirito, dopo aver eliminato i campioni in carica di Pesaro e i padroni di casa di L84, un successo più che meritato. Si dice che vincere aiuta a vincere e se questo è l’antipasto della stagione 2023/2024, siamo sicuri che questi ragazzi continueranno a regalarci emozioni uniche.
Con la vittoria dello Scudetto questo gruppo è cresciuto e diventato grande, con la vittoria della Supercoppa ha dimostrato di essere anche maturo, consapevole e in grado di leggere la gara nei diversi momenti adattandosi alle situazioni strada facendo.
Anche la Supercoppa italiana per la prima volta si è fermata a Eboli.
Un altro trofeo per la bacheca rossoblù che inizia a diventare corposa, il presidente Di Domenico dopo aver aperto il cassetto dei sogni lo scorso giugno ora si dovrà attrezzare, perchè servirà almeno un armadio a due ante per iniziare a contenere i trofei che questa squadra sta continuando a collezionare.