Che il centrocampo della Salernitana fosse Lassana Coulibaly dipendente e che in organico non ci fosse una valida alternativa lo sapevamo tutti a Salerno, tranne che Iervolino e De Sanctis, che hanno anche venduto Mamadou Coulibaly proprio perché non se n’erano accorti. Che in attacco mancasse una valida alternativa a Dia, tra l’altro voglioso di andare via da Salerno, anche questo era risaputo in città ma sconosciuto a Presidente e Direttore Sportivo che si sono anche concessi il lusso di mettere fuori rosa Simy. E che dire della evidente mancanza di alternativa a Bradaric e Mazzocchi sulle fasce con Sambia messo in naftalina dal tecnico, nonché di un difensore centrale di esperienza e qualità.
I risultati deludenti che la squadra granata sta raccogliendo sono frutto di una strategia societaria deficitaria, a partire già dal ritiro precampionato svolto in “condizioni difficili” – parole di Paolo Sousa – ed al mancato allestimento, nei tempi giusti, di una rosa di calciatori all’altezza della categoria, gradita dall’allenatore, e che iniziasse col piede giusto la nuova stagione calcistica. Le cause di questa defaillance societaria sono probabilmente da addossare ad una situazione economica poco florida e bisognosa di austerity.
A questo si aggiunga, inoltre, che anche il tecnico portoghese ci sta mettendo del suo, non smuovendosi dal suo blocco monolitico di idee tattiche poco elastiche e scarsamente adattabili alla contingente oggettiva difficile realtà tecnica a sua disposizione. Troppa filosofia e poco pragmatismo. Fino ad oggi, mai un cambio di modulo, sempre e solo 3-4-2-1, diversi calciatori impiegati fuori ruolo, altri accantonati o mai utilizzati, un po’ per esigenza, un po’ per tabù mentali.
Il combinato disposto di queste due condizioni negative, aggravato dagli evidenti contrasti e differenze di vedute tra staff tecnico e Dirigenza, sta facendo precipitare la Salernitana verso l’ultimo, meritato, posto in classifica. Anche oggi ad Empoli, in casa del fanalino di coda, squadra a zero punti e con zero gol messi a segno, la squadra granata ha regalato i soliti 60 minuti di gioco agli avversari per poi venire fuori, dopo essere andata inevitabilmente in svantaggio, negli ultimi 30 minuti. Possibile che tanto dura lo sprint della Salernitana? Solo 30 minuti a partita?
Nel primo tempo l’Empoli ha sovrastato la Salernitana con velocità e determinazione. La squadra allenata da Sousa, invece, è entrata in campo mentalmente scarica, ha assunto un ritmo compassato, ha avuto difficoltà a far filtro a centrocampo, è stata evanescente in fase d’impostazione e nulla in attacco.
Ad Empoli, quindi, in casa granata, hanno fatto il loro dovere solo i tifosi che si sono sobbarcati centinaia di chilometri per assistere ad una prestazione indecorosa dei loro beniamini ed hanno anche dovuto subire l’affronto di Dia e Kastanos che non si sono recati sotto la curva a fine partita.
L’Empoli ha giocato palla a terra, con inserimenti sia per le vie centrali che sulle linee esterne, creando numerose occasioni per raddoppiare. La mano di Andreazzoli si è vista da subito ed ha rivitalizzato la squadra toscana che ha giocato bene, palleggiando e divertendosi nonostante diverse assenze importanti. Di fronte, però, ha avuto avversari spenti e con evidenti problemi motivazionali.
Questa settimana non pubblicheremo le pagelle dei granata perché la squadra ad Empoli non è pervenuta. Sarebbe un festival di voti negativi. L’unico che si è visto un po’ di più in campo e ci ha messo tanto impegno è stato il solito Cabral, troppo poco per sperare di avere la meglio sugli avversari e cogliere almeno un pareggio.
Nel prossimo turno all’Arechi scenderà in campo la capolista Inter. All’Arechi sabato sera ci sarà un clima infuocato, non solo per l’importanza del match e il prestigio dei nerazzurri, ma soprattutto per la grande delusione e rabbia dei tifosi che iniziano a sentirsi traditi da questa squadra.
Il Tabellino di Empoli – Salernitana 1-0
Empoli (4-3-1-2): Berisha; Bereszynski (17′ Ebuehi), Walukiewicz, Luperto, Pezzella (13′ Cacace); Fazzini (29′ st Marin), Grassi, Maleh; Baldanzi (29′ st Cambiaghi); Cancellieri, Shpendi (29′ st Gyasi). A disp.: Perisan, Stubjlar, Ranocchia, Guarino, Kovalenko, Bastoni, Destro. Allenatore: Andreazzoli
Salernitana (3-4-2-1): Ochoa; Lovato, Gyomber, Pirola (1′ st Daniliuc); Mazzocchi (20′ st Dia), Martegani (1′ st Bohinen), Maggiore, Bradaric (38′ st Tchaouna); Kastanos, Candreva (1′ st Botheim); Cabral. A disp.: Costil, Fiorillo, Bronn, Fazio, Sambia, Legowski, Sfait, Stewart. Allenatore: Sousa
Arbitro: Rapuano
Marcatori: 34′ Baldanzi.
Ammoniti: Maggiore (S), Grassi, Maleh (E)