Centinaia di artisti e amanti dell’arte si sono riuniti a Palazzo Fruscione per celebrare l’inizio della quinta edizione della Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno. Nonostante il maltempo, infatti, uno degli edifici più emblematici della città ha ospitato un gran numero di persone presenti all’inaugurazione di uno dei maggiori eventi culturali del salernitano.
A tagliare il nastro, il presidente e curatore della Biennale, Giuseppe Gorga, insieme al consigliere con delega alla Cultura del Comune di Salerno, Ermanno Guerra. Presente anche il consigliere d’opposizione Dante Santoro, che ha voluto mostrare il suo sostegno alla manifestazione.
La Biennale di quest’anno vede come tema centrale “Inside”: un titolo che è tutto un programma e che vuole mettere in evidenza i molteplici mondi nascosti dell’artista, che attraverso la sua sensibilità descrive il mondo e lo mette a nudo. E Salerno divent epicentro di questa esposizione di sensibilità, di apertura e slancio verso il futuro. Lo fa, tra l’altro, nell’edizione più internazionale di tutti, con centinaia di artisti latinoamericani giunti in città per esibire le loro opere.
Nella presentazione – portata avanti dalla giornalista Concita De Luca – Giuseppe Gorga apre rimarcando l’importanza che ha assunto la Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno in questi dieci anni. Un risultato reso ancor più evidente dal gran numero di avventori presenti nella giornata inaugurale, affollando la sala della presentazione. “Questo evento rappresenta semrpe più una vetrina internazionale per la stessa città di Salerno.
Si sta sviluppando un accordo di cooperazione culturale con la Colombia, grazie anche alla mediazione del presidente della fondazione di Expolatina Jorge Enrique Londoño Ramírez. È un evento sempre più importante e che dà lustro alla città di Salerno”.
Poi, Ermanno Guerra rivolge i saluti da parte dell’amministrazione, in particolare alla foltissima delegazione sudamericana. “Diamo la piena adesione a questo progetto. La continuità data all’evento è encomiabile. Spesso gli artisti si concentrano solo su sé stessi. Giuseppe Gorga, invece, non solo continua a produrre in maniera straordinaria, ma dà anche continuità a una manifestazione così importante”. E poi, l’analisi sul periodo attuale.
“In questi momenti gli artisti hanno una responsabilità ancor più significativa dei singoli cittadini e aiutare il mondo a pensare. Grazie a chi ha voluto scegliere la Biennale per esporre le proprie opere qui a Salerno”.
Gli fa eco Dante Santoro, consigliere comunale, che rilancia sulla volontà di far conoscere l’iniziativa e di condividerla, andando al di là di ogni colore politico. “Questa manifestazione ci rende fieri. Grazie a Giuseppe Gorga, e lo dico prima da cittadino che da consigliere di questa città. Questo è il messaggio e l’immagine che vogliamo trasmettere dell’Italia, del Sud e di Salerno nel mondo. Questa, dell’arte e della bellezza, non quella di Gomorra”.
Il presidente Luis Gramet afferma di vedere “in ogni edizione il lavoro di Giuseppe, che è instancabile. È giunto a dare una continuità incredibile. Non l’ha fatta solo una o due volte. Sono dieci anni. Questo ci dà ancora maggior importanza. È per questo che tutto il mondo dell’arte vorrebbe essere qui. È un onore essere qui, essere presidente di giuria. Vi voglio bene: questa è la mia seconda città”.
Importante il contributo di Jorge Enrique Ramírez Londoño – tradotto dall’addetto stampa della Biennale, Alessandro Faggiano – , che parla di una collaborazione nata su tre pilastri tematici: la lotta al cambio climatico, la pace e l’ancestralità. Tre elementi importanti a livello globale e che permettono di generare un forte scambio interculturale. Londoño ha assicurato che “Grazie alla Biennale, Salerno adesso è conosciuta anche per l’arte e non solo per la bellissima Costiera Amalfitana”.
Presente anche Olga Marciano, fondatrice insieme a Giuseppe Gorga della Biennale e che quest’anno non ha potuto partecipare attivamente all’organizzazione di questo evento. Ma, si promette, che alla prossima ci sarà.
Accolti dagli studenti dell’Alfano I, artisti e amanti dell’arte hanno potuto così vedere e osservare le opere esposte. Ci sarà tempo fino al 5 novembre. Settimana prossima, invece, la premiazione dei migliori artisti, sempre a Palazzo Fruscione, con cerimonia al via a partire dalle 18:30.
La Biennale sarà visitabile fino al 5 novembre. Si potrà accedere martedì, mercoledì e giovedì dalle 17:00 alle 20:00 e di venerdì, sabato e domenica dalle 11:00 alle 13:00 e in orario pomeridiano dalle 17:00 alle 20:30.