Alberto Rimedio, conduttore della trasmissione televisiva la “Domenica Sportiva” in onda la domenica su RAI DUE, nella puntata andata in onda ieri sera, ha più volte stigmatizzato le dichiarazioni di critica della classe arbitrale e del designatore Rocchi rilasciate dal Presidente della Salernitana Danilo Iervolino ai cronisti del giornale “Repubblica”.
La verve con cui Rimedio e alcuni suoi ospiti hanno apostrofato il massimo esponente della squadra granata è apparsa alquanto ridondante e ha amplificato in maniera notevole l’impatto mediatico delle stesse dichiarazioni di Iervolino.
Nel corso della trasmissione, inoltre, con l’ausilio di altri commentatori che hanno anche analizzato le immagini televisive di alcuni episodi “incriminati” del match Napoli – Salernitana, sono stati evidenziati i motivi per cui, secondo loro, le contestazioni della società e della tifoseria granata fossero da considerare infondate.
Si è assistito, insomma, ad una vera e propria difesa d’ufficio di Rocchi e degli arbitri Guida e Marinelli, nonché degli addetti al var di Salernitana – Juventus e Napoli Salernitana. Un vero e proprio processo mediatico a Danilo Iervolino, accusato di voler nascondere i suoi errori gestionali mediante il polverone alzato sui torti arbitrali, fatto in assenza dell'”imputato” che non ha avuto, pertanto, alcun diritto di replica né la possibilità di difendersi dalle dure accuse che gli sono piovute addosso nel corso della trasmissione. Tra l’altro il giornalista ha anche affermato che la Salernitana è “giustamente” ultima in classifica.
In poche parole, il giornalista Rimedio ha censurato, con l’appoggio di alcuni suoi ospiti, il Presidente della Salernitana per le sue proteste vibranti nei confronti del designatore arbitrale Rocchi e degli arbitri in generale, in particolare Guida e Marinelli e ha poi proposto la riforma del campionato italiano di serie A da portare urgentemente a 18 squadre, per non assistere più allo spettacolo indecente di certe partite giocate da squadre non all’altezza della serie A.
Una domanda sorge spontanea. Ma il conduttore di una trasmissione televisiva sportiva, in onda peraltro sulla RAI, può permettersi di rilasciare simili affermazioni in assenza del contraddittorio? Può censurare la critica di un Presidente di una squadra di calcio che ha investito ingenti somme di danaro per allestire una compagine degna della massima serie? Può, inoltre, ergersi a vertice federale e proporre riforme del format del campionato di calcio di serie A, in relazione alle critiche al Presidente della Salernitana accomunata, in tal modo, a una squadra non all’altezza?
Un’ultima considerazione. La tifoseria granata che ha assistito alla trasmissione televisiva è inviperita e sui social sono partite innumerevoli proteste perché, tra l’altro, nel riproporre gli episodi contestati dal massimo dirigente della società granata, la redazione della “Domenica Sportiva” ha dimenticato di mostrare la trattenuta violenta e reiterata di Juan Jesus su Simy che, quello si, era un episodio che avrebbe richiesto l’intervento del var.