Scegliere di schierare nel match con il Lecce un centrale difensivo, Gyomber, terzino destro, rinunciando così alla spinta sulla fascia, in quella che era la gara da ultima spiaggia, da vincere a tutti i costi non avendo ormai nulla da perdere, e uscire sconfitti dal campo su autogoal proprio del difensore schierato fuori ruolo è l’emblema di questa disastrosa stagione calcistica della Salernitana.
Solo sfortuna, oppure anche confusione e poca lucidità nelle scelte del tecnico che siede sulla panchina granata? L’avvento di Liverani a Salerno ha coinciso con il precipizio in cui sono scivolati i calciatori della “Bersagliera”.
La scelta di esonerare Inzaghi per chiamare Liverani al capezzale della squadra si è rivelata erronea e controproducente ed è stata suggerita al Presidente Danilo Iervolino dal d.g. Walter Sabatini, il quale, inoltre, non è riuscito ad incidere nemmeno nel mercato di riparazione di gennaio, portando a Salerno calciatori di grande nome ma di scarso rendimento.
Il risultato di tutto ciò è una lenta agonia di questa squadra, che non è mai diventata un gruppo, ormai allo sbando, senza un’identità, senza un’anima. Mancano ancora nove gare al termine del campionato e se non ci sarà nell’immediato una forte scossa all’ambiente il prosieguo della stagione sarà oltremodo umiliante per i colori granata.
Nel dopopartita, in sala stampa ha parlato solo l’a.d. Maurizio Milan che ha preannunciato provvedimenti importanti nelle prossime ore. Si prevede il sicuro allontanamento dell’allenatore Liverani e sarà valutata anche la posizione del d.g. Sabatini. Ma va detto che, al di là delle chiare responsabilità di queste due figure dell’area tecnica, quest’anno alla Salernitana è mancata organizzazione e competenza calcistica anche e soprattutto a livello societario.
Venendo all’analisi della gara odierna va detto che il Lecce, una delle squadre più deboli viste all’Arechi, ha ottenuto il massimo con il minimo sforzo. Troppo facile passare in vantaggio con i granata, con un mezzo tiro in porta e l’autogoal di Gyomber. Fino a quel momento erano stati i granata a giocare meglio e creare azioni offensive efficaci con un netto dominio nel possesso palla. Ma subita la rete, i calciatori allenati da Liverani hanno accusato il colpo e non sono riusciti a reagire in alcun modo. Chi si aspettava una squadra all’arrembaggio a testa bassa è rimasto deluso.
Per tutto il resto della partita si è vista in campo una Salernitana sfiduciata, arrendevole, per nulla motivata. Al termine della gara i calciatori sono andati sotto la curva a metterci la faccia, l’allenatore nemmeno quella rientrando direttamente negli spogliatoi a testa bassa.
Salernitana – Lecce 0 – 1
Reti: 17’ pt autogoal di Gyomber.
Salernitana: Costil, Bradaric, Weissman (8’ st Simy), Coulibaly (8’ st Gomis), Gyomber (22’ st Zanoli), Maggiore (26’ st Martegani), Basic, Tchaouna (22’ st Vignato), Manolas, Candreva, Pirola. All. Fabio Liverani
A disposizione: Ochoa, Allocca, Pasalidis, Boateng, Sambia, Fazio, Ikwuemesi, Pellegrino, Sfait, Legowski.
Lecce: Falcone, Pongracic, Baschirotto, Almqvist, Krstovic (33’ st Gonzalez), Oudin (1‘ st Dorgu), Gendrey (45’ st Venuti), Ramadani, Gallo (26’ st Sansone), Blin, Piccoli. All. Luca Gotti
A disposizione: Brancolini, Sanooja, Rafia, Berisha, Pierotti, Touba.
Arbitro: Fabio Maresca di Napoli.
Assistenti: Alessandro Costanzo (sez. Orvieto) – Matteo Passeri (sez. Gubbio).
IV Uomo: Matteo Marchetti (sez. Ostia Lido).
Var: Paolo Valeri (sez. Roma 2).
Assistente Var: Simone Sozza (sez. Seregno).
Ammoniti: Coulibaly, Maggiore, Pirola, Zanoli (S), Ramadani, Piccoli (L).
Angoli: 7 – 1
Recupero: 1’ pt, 6’ st.