In settimana si è sparsa la voce in città della messa in vendita della Salernitana e nella gara con il Sassuolo, già sul finire del primo tempo, con la squadra in svantaggio di due goal a zero, l’aria di smobilitazione si è respirata a pieni polmoni all’Arechi, con i tifosi che, per la prima volta in questo campionato, hanno fischiato in maniera assordante e all’unisono i calciatori granata.
La squadra romagnola ha giocato, per tutta la prima frazione di gioco, come fa il gatto con il topo, attuando una tattica attendista e sorniona, sfruttando in maniera cinica le ripartenze originate dagli immancabili e puntuali errori degli avversari, vedi l’incomprensione tra Costil e Pirola in occasione del secondo goal del Sassuolo.
Troppo fragile la Salernitana schierata con il modulo 4-3-2-1 da Colantuono, sia sotto l’aspetto psicologico, sia sotto quello tecnico. A questo si aggiunga la carenza di motivazioni.
Nel secondo tempo il Sassuolo ha sprecato alcune buone occasioni da goal, anche grazie a un paio di grandi parate con i piedi di Costil, e la squadra granata è riuscita, inaspettatamente, ad accorciare le distanze su calcio di rigore realizzato dal Capitano Candreva per un fallo su Ikwuemesi.
Le sostituzioni decise da Colantuono nel secondo tempo non hanno inciso più di tanto sull’andamento del match, nonostante l’evidente calo atletico alla distanza dei romagnoli. Infatti le statistiche fanno registrare 16 tiri totali del Sassuolo, di cui 5 in porta, mentre c’è stato uno sterile possesso palla a favore dei granata.
Nel primo minuto di recupero, una buona azione della Salernitana ha messo in condizione Maggiore di calciare a rete e siglare il goal del pareggio. Un punto che, purtroppo, non serve a molto per la Salernitana. Solo una vittoria avrebbe potuto rianimare la residua speranza di rimonta in classifica. Ormai la serie B è dietro l’angolo.
Per il Sassuolo è stata una grande occasione sprecata e due punti pesanti persi. C’è grande rammarico e anche un po’ rabbia per le decisioni dell’arbitro Sozza sia in occasione del penalty fischiato a favore dei granata, sia in occasione del goal di Maggiore, che sarebbe viziato da un fallo di Pirola in avvio dell’azione. Dure le dichiarazioni dei dirigenti del Sassuolo a fine gara.
Di ennesima occasione sprecata si può parlare anche per la Salernitana, in quanto le avversarie dirette nella lotta per non retrocedere stanno stentando ad ottenere risultati e, come dichiarato da Candreva nel post partita, sembra che stiano lì ad attendere la rimonta dei granata che, invece, puntualmente buttano alle ortiche ogni opportunità di riaccendere la fiammella della speranza.
SALERNITANA: Costil, Pierozzi (dal 85′ Simy), Manolas (dal 77′ Boateng), Pirola, Bradaric, Tchaouna (dal 77′ Vignato), Coulibaly, Maggiore, Gomis (dal 46′ Zanoli), Candreva, Ikwuemesi (dal 64′ Weissmann)
SASSUOLO: Consigli, Toljan, Erlic (dal 69′ Kumbulla), Ferrari, Doig, Boloca, Thorstvedt (dal 73′ Racic), Defrel (dal 90’+3 Viti), Bajrami (dal 73′ Henrique), Laurienté, Pinamonti.
Arbitro: Sig. Sozza di Seregno.
Reti: 37′ Laurienté (Sas), 44′ Bajrami (Sas), 51′ rig Candreva (Sal), 90’+1 Maggiore (Sal)
Ammoniti: Pierozzi (Sal), Laurienté (Sas), Pirola (Sal)