Alla sua VI edizione, per le notti azzurre ritorna “Ami Cetara”, la consueta rassegna dell’associazione culturale ambientarti che andrà ad abitare un nuovo e incantevole spazio nel cuore del borgo, la terrazza di Largo Madonnina (porto di Cetara) recentemente ristrutturata, per un doppio appuntamento con vista panoramica. Un salotto in pieno mare che il 21 luglio sarà impreziosito da un talk inusuale sulle tematiche del patrimonio culturale e della comunicazione digitale dal titolo “Stories dalla Torre”, ispirato alle virali “stories dal Duomo” con cui uno dei protagonisti è diventato uno dei profili Instagram e TikTok più seguiti dalla rete.
Si tratta di Davide Damiani, speaker da Radio Deejay e content creator, che racconterà la genesi della sua rubrica Volevo solo augurarvi buona serata, un trend assoluto che si destreggia tra mainstream, cultura pop, meme e TikTokers, ma durante la sua permanenza a Cetara regalerà altre inedite soprese. Appuntamento dalle 20.30, ad aprire la discussione su come comunicare il territorio (anche) attraverso i meme insieme a Fabrizio Todisco per Invasioni Digitali.
Ad affiancarli un’ospite ormai di casa a Cetara, Maria Isabella Premutico, creatrice della pagina Il Merdoscopo e scrittrice. In particolare, Isabella torna per presentare il suo libro Atlante dell’Italia Esoterica (Mondadori), un atlante di fatto molto particolare, quello di un’Italia magica e nascosta, una collezione di storie e misteri provenienti da tutte le regioni, dai piccoli borghi fantasma ai grandi castelli pullulanti di spettri, ma soprattutto di turisti. Chiude il parterre Rocco Rossitto, communications strategist e advisor freelance con un ricco bagaglio di esperienze nel settore.
Oltre ai suoi interventi in convegni, corsi di formazione e master universitari, insegna Storia e Teoria dei Nuovi Media presso Abadir, Accademia di Design e Comunicazione Visiva a Catania. Dal 2014, cura la newsletter Una cosa al giorno, una fonte d’ispirazione quotidiana per i curiosi, a cui nel 2024 si è aggiunto un generatore casuale di link per il piacere della scoperta. Nel 2022 ha creato micros, un festival piccolissimo dove la dimensione ridotta diventa abilitatrice di scambi, connessioni e relazioni forti, oltre ad aver pubblicato Perdersi in Rete e Dire qualcosa non vuol dire avere qualcosa da dire (Apogeo).
Il talk sarà accompagnato da un aperitivo a base delle prelibatezze di Armatore, con i prodotti freschissimi della sua dispensa, su tutti, le alici di Cetara e il pregiato tonno rosso, nel condiviso obiettivo della rassegna di esaltare la gloriosa tradizione del pescato e della sua trasformazione, che ha reso Cetara famosa in tutto il mondo. A seguire, il dj-set con Lorenzo Barbarulo sarà il momento per trattenersi insieme agli ospiti e spingere la notte un po’ più in là, godendo della suggestiva vista del porto e della Torre Vicereale. Ancora, il 4 agosto, alla stessa ora, incontro avanguardistico con Francesco Roggero in arte Auroro Borealo, musicista e autore, ma soprattutto cultore di iconiche quanto sovversive collezioni di “bellezza alternativa”.
La sua presentazione dei “Libri Brutti”, di recente in tour nei principali club italiani, rappresenta un momento di ironica riflessione sullo spaccato italico contemporaneo, e non solo. Ma dove nascono i “libri brutti”? Da “Mutate mutanda” di Calderoli a “Cristiani al tartufo”, la pagina Instagram ideata da Auroro Borealo, conta più di duemila titoli, collezionati dal 2003. Tra i follower, più di 60 mila, anche scrittori e case editrici. A suo modo, Auroro Borealo racconta storie. E lo fa adeguandosi ai tempi, sui social. Con questa tecnica: tiene in mano un libro a cui scatta una foto che poi pubblica su Instagram. Il risultato è una sfilza di copertine di libri, con tanto di titolo, autore e casa editrice.
Tra i titoli più «celebri»: Fare l’amore senza farlo, con una prefazione di Tinto Brass; Cazzo vuoi? Tutte le migliori scuse per iniziare un litigio; Mio figlio è egoista, perché?; Quando le trote diventano smaliziate. Anche questo appuntamento sarà arricchito da piccola gastronomia, con Iasa e la trattoria Pane e Coccos, che preparerà uno speciale aperitivo, bagnato da un lavorato molto speciale, GinAlì, un gin che contiene al suo interno la famosa colatura di alici di Cetara DOP. La serata terminerà in pista con i vinili di Maria Nadia Faiella, cultrice di musica black and soul femminile, che farà ballare chi vorrà fino alla mezzanotte. Oltre ai classici long drink, sarà possibile fare uno speciale aperitivo analcolico con i succhi e gli estratti Dimmidisì, ideali per grandi e piccini.
Per entrambe le date, inoltre, sarà a disposizione del pubblico un PhotoBooth per divertirsi insieme e scattare un selfie e un ricordo della serata e del magico affaccio sul porto. “La bellezza che chiama bellezza” e il rispetto per la natura, che è la prima forma d’arte, sta alla base di tutte le iniziative dell’associazione, che è sempre più spinta verso un’attiva politica di rete anche con le altre realtà associative. Infatti, un posto a sedere sarà riservato ai possessori di tessere I Morticelli, Circolo Arci-Marea, Spazio10.
Ingresso libero, con ticket degustazione (15€). “Ami Cetara è una rassegna che ha fatto del suo marchio la capacità di leggere il presente, le tendenze e di cavalcarle, in modo mai banale, ma soprattutto di renderle funzionali alla narrazione della bellezza del borgo – spiega Alessia Benincasa, ideatrice del format e presidente ambientarti – Il lavoro che, da sei anni con questa rassegna e dal 2011 in come associazione, facciamo su Cetara è davvero una best practice di come amministrazione comunale, operatori culturali e turistici, ristoratori, produttori e aziende private possono cooperare efficacemente nella definizione di un serio piano di marketing territoriale, grazie al quale il genius loci emerge nelle sue peculiarità, ma soprattutto nella sua identità, mai tradita.
L’accostamento tra tradizione e contemporaneo è ciò che ha affascinato me da sempre e che continua ad interessare il pubblico di Ami, un pubblico selezionato e attento che apprezza gli ospiti e i contenuti, ma soprattutto un pubblico che torna sul territorio a produrre sane economie per gli operatori e per il paese”.
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