La Salernitana riesce nell’impresa di farsi battere persino dalla Carrarese che da cinque partite non andava a punti. Purtroppo, gli evidenti limiti strutturali (tecnici, tattici ed atletici) soprattutto del reparto difensivo e gli errori in fase di scelta degli uomini da mandare in campo, alcuni come Tongya schierati fuori ruolo, altri come Raimondo abulico e inconcludente, hanno condannato la squadra granata ad una pesante e dolorosa sconfitta sul campo di una diretta concorrente nella lotta per la salvezza.
Breda preferisce il modulo alle qualità e caratteristiche dei calciatori. Tenere fuori Soriano, Verde, Reine- Adelaide che hanno qualità, Zuccon che ha corsa e non schierare Tongya nel ruolo di attaccante esterno, sono degli evidenti errori e dimostrano una certa rigidità tattica.
Nel primo tempo la Salernitana ha giochicchiato senza mai rendersi pericolosa. Registriamo un solo colpo di testa parato facilmente dal portiere della Carrarese. Un atteggiamento della squadra granata passivo e remissivo a fronte di una delle squadre più deboli e in evidente difficoltà, anche per le numerose assenze.
Gli “orrori difensivi” hanno consentito alla Carrarese di chiudere la prima frazione di gioco in vantaggio di due goal con il minimo sforzo. Il secondo tempo è iniziato nel peggiore dei modi e la squadra toscana ha trovato con facilità il terzo goal.
Breda ha deciso di cambiare il volto alla squadra un po’ troppo tardi. Ha mandato in campo, nella seconda frazione di gioco, Reine-Adélaïde, Zuccon, Verde, Soriano e Simy e la Salernitana ha iniziato finalmente ad attaccare l’area avversaria trovando due goal con i neoentrati Reine-Adélaïde e Soriano e sfiorando il terzo con Simy in due circostanze.
La seconda parte della ripresa, giocata all’arrembaggio dai granata contro un’inerme Carrarese, aumenta l’amarezza per la evidente occasione sprecata ed evidenzia ancora di più gli errori nelle scelte tattiche e tecniche dell’allenatore.
L’anno scorso, in serie A, l’errore di esonerare Pippo Inzaghi fu decisivo ai fini della retrocessione. Non vorremmo che anche l’esonero troppo affrettato di Martusciello in questo campionato esponga la Salernitana al rischio di un’altra retrocessione.
Con Martusciello in panchina, infatti, la squadra aveva una chiara identità ed idea di gioco e, probabilmente, con i rinforzi arrivati a gennaio, nonostante il mancato acquisto di almeno un altro paio di difensori, i risultati sarebbero stati migliori.
L’idea di riaffidargli la panchina non sarebbe male per sfruttare al meglio le qualità offensive che questo gruppo ha. Esterni offensivi quali Tongya, Braaf, Verde, la verve di Zuccon e la qualità di Soriano in mezzo al campo andrebbero sfruttati meglio, anche e soprattutto con un cambio del modulo di gioco.
Carrarese-Salernitana 3 – 2
Reti: 31’ pt Zanon (C), 42’ pt Finotto (C), 2’ st Zuelli (C), 18’ st Reine-Adélaïde (S), 40’ st Soriano (S).
Carrarese: Fiorillo, Imperiale, Oliana, Cherubini (43’ st Capezzi), Cicconi, Zuelli (28’ st Giovane), Schiavi, Finotto (28’ st Torregrossa), Guarino, Zanon (28’ st Bouah), Cerri (12’ st Manzari). All. Antonio Calabro
A disposizione: Ravaglia, Illanes, Melegoni, Milanese, Cavion, Fontanarosa, Belloni.
Salernitana: Christensen, Tongya (12’ st Reine-Adélaïde), Bronn, Njoh, Caligara (1‘ st Zuccon), Stojanovic (1’ st Verde), Ferrari, Lochoshvili, Amatucci (40’ st Soriano), Cerri, Raimondo (25’ st Nwankwo). All. Roberto Breda
A disposizione: Sepe, Hrustic, Ruggeri, Corazza, Guasone, Ghiglione, Girelli.
Arbitro: Kevin Bonacina di Bergamo.
Assistenti: Filippo Meli – Stefano Galimberti.
IV Ufficiale: Francesco Burlando.
Var: Alessandro Prontera.
AVar: Salvatore Longo.
Ammoniti: Cerri (C), Njoh, Stojanovic (S).
Angoli: 1 – 9
Recupero: 2’ pt, 4’ st.