1255491_213029858859829_428649100_nAgropoli. Grande successo per la prima serata della kermesse culturale “Settembre Culturale“. Ospite d’onore Vittorio Sgarbi, il quale ha inaugurato la prima serata con il fatidico taglio del nastro. Personaggio  istrionico, conosciuto per la sua erudizione per la storia dell’arte,  dalle indiscusse capacità dialettiche e artistiche, ha presentato ieri al Castello Angioino Aragonese che si erge supremo sul borgo antico, il libro “Nel nome del figlio-Natività, fughe e passioni nell…’arte”, un’opera letteraria edita da Bompiani.

L’opera è stata definita  dalla critica come una magistrale testimonianza dell’azione di Cristo in Terra a cui il Padre ha affidato il destino dell’uomo, il libro non può essere definito semplicemente come una colta e appassionata indagine che si aggira attorno a questa figura.

Se da un lato “Nel nome del figlio” tenta il confronto tra l’arte figurativa e il mistero più grande che ha accompagnato l’umanità, dall’altro va interpretato come una straordinaria conferma del fatto che la più grande rivoluzione compiuta nella storia dell’uomo sia legata al nome di un Figlio.A fare da scenario per questa sesta edizione ancora una volta il Castello Angioino Aragonese,  divenuto cuore pulsante dell’intero territorio per la valorizzazione della cultura.
Nel corso della serata Sgarbi ha avuto apprezzamenti ed elogi nei confronti dell’Amministrazione Comunale per l’impegno profuso nella promozione della cultura e per aver acquisito al patrimonio pubblico il Castello Angioino Aragonese, destinandolo a divenire cuore pulsante del territorio. Nonostante il tempo incerto, il Castello di Agropoli era gremito di gente.
Vittorio Sgarbi, inoltre a fine serata  ha firmato autografi, salutato amici di vecchia data, entusiasto delle bellezze del Cilento. Accompagnato da Gianni Molinari caporedattore de “Il Mattino” e dal Prof. Giuseppe Di Lorenzo dell’Accademia Belle Arti di Roma la serata si è svolta in maniera eclatante.

Nobile missione a cui quest’anno la rassegna promossa dall’amministrazione comunale di Agropoli,  ha scelto d’ispirarsi è la ricostruzione della Città della Scienza di Napoli completamente distrutta dopo l’ignobile rogo dello scorso 4 marzo. “La non conoscenza affossa la coscienza di chi la subisce. Un paese che non promuove la cultura non può essere definito un paese sano. La libertà d’individuarsi risiede nella conoscenza”. Queste solo le premesse su cui si fonda da anni l’ideazione dell’intera manifestazione”, così l’Assessore all’Identità Culturale e all’Istruzione, Franco Crispino, ha annunciato ieri sera  l’apertura dei lavori di questa splendida manifestazione.

Alessandra Agrello

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