Milano. Il carrello della spesa delle famiglie italiane è sempre meno pieno e lo scontrino sempre più caro. Ma risparmiare si può e si deve. Altroconsumo ha svolto un’inchiesta su alcune città in cui si spende di più e quelle, al contrario, meno care.
Considerando la differenza che si ottiene confrontando i dati del punto vendita più caro con quelli del supermercato più economico ne consegue che in Campania, Avellino sia la città più cara con un risparmio di soli 303 euro. A Napoli e a Salerno invece i supermercati sono più abbordabili, con rispettivamente 810 e 833 euro messi da parte. L’inchiesta, svolta a maggio di quest’anno, prende in esame vari articoli: acqua naturale, bibite, detersivi, pasta, biscotti, articoli per la manutenzione e pulizia della casa, per la cura personale, prodotti alimentari freschi (frutta, verdura, carne, formaggi e salumi da banco). Quest’indagine mostra anche un elenco di supermercati e hard discount dal più economico al più caro e consigli su come salvaguardare le tasche. La Despar è in assoluto la più costosa. Al contrario la U2 ha i prezzi a buon mercato.
Gli italiani utilizzano un quarto del loro budget per le provviste. Gli avellinesi spendono 6.488 euro l’anno. Segue Salerno con 6.405 euro sempre annue, Napoli con 6.395 euro e infine Caserta con 6.348 euro. Questo accade facendo la spesa in un normale supermercato. Se invece si confrontano due carrelli della spesa riempiti, uno con prodotti di marca e l’altro con articoli di un discount, si otterrà che a Napoli si possono mettere da parte 3.544 euro, a Caserta 3.519 euro, a Salerno 3.294 euro e ad Avellino 3.194 euro. Andare al discount dunque fa risparmiare più del 50% sulla spesa.