Salerno. Manca poco e riprende la scuola e come ogni anno i primi giorni di settembre impegnano in modo assiduo le librerie delle città strapiene di studenti alla ricerca dei propri libri di testo che utilizzeranno per l’anno scolastico 2013/2014. Ma non saranno solo le librerie ad essere assalite, ma anche le bancarelle del libro usato, in quanto i genitori preferiscono acquistare libri di testo “usati” invece di spendere il doppio per un libro impacchettato completamente nuovo.
Da quando il Ministero dell’Istruzione ha deciso di fissare il prezzo massimo delle merci la spesa per i libri scolastici fissando un tetto massimo al costo totale dei testi adottati ed ogni anno ha comunque provveduto ad aggiornare tali soglie in base al tasso di inflazione. Le scuole che sforano in modo consistente i tetti non superano in genere il 5-10% e inoltre si rivela che non sono previste sanzioni per i docenti che con le proprie scelte di adozioni superano il limite, sottolineando che un forte deterrente è stato introdotto dal decreto legge 176/2012 che ha previsto il controllo dei revisori dei conti sulla delibera collegiale di adozione dei libri di testo limitatamente alla verifica del rispetto dei tetti di spesa.
Per l’anno scolastico 2013/2014 i tetti di spesa resteranno quelli di fissati lo scorso anno. Per il nuovo ordinamento si varia da un minimo di 193 euro ad un massimo di 382 per l’acquisto dei libri del liceo classico e dai 223 ai 320 euro per quelli del liceo scientifico. Risparmiano invece le famiglie degli studenti degli istituti professionali, specie di quelli iscritti al settore industria e artigiano che spenderanno dai 142 ai 254 euro. Non dovrebbero invece preoccuparsi i genitori dei ragazzi che frequentano gli istituti tecnici e che per l’acquisto dei libri scolastici non dovrebbero affrontare una spesa superiore ai 320 euro.
Clemente Donadio