Salerno. Giovanni Dell’Isola della Fnp Cisl fa eco al segretario generale della Cisl Matteo Buono sulla questione dei fondi regionali, stanziati con decreto dalla Regione Campania e assegnati all’ambito Salerno 1, di cui è capofila il Comune di Scafati:
“I continui litigi politici e una scarsa sensibilità per i veri problemi dei cittadini dell’Agro nocerino sarnese, i Comuni che rientrano nel Piano di Zona Ambito Salerno 1 corrono il rischio di perdere un finanziamento regionale pari 3.300.000 euro. E’ vergognoso. Le istituzioni devono compiere un atto di responsabilità. I fondi, già stanziati e disponibili, devono essere utilizzati per le esigenze di una zona del Salernitano ad alto pericolo di tenuta sociale. Sono circa 10mila gli anziani soli e totalmente o parzialmente non autosufficienti che chiedono un aiuto domiciliare socio-sanitario continuo o temporaneo – continua Dell’Isola -. Allo stato i servizi comunali garantiscono assistenza domiciliare solo a 170 anziani. Non è stata ancora attivata l’assistenza domiciliare integrata. I disabili rappresentano il 2,5 % della popolazione totale, cioè circa 6500 persone. Mancano strutture e progetti finalizzati all’inserimento sociale dei disabili, in particolare dei bambini e dei giovani. Sono assenti strutture sociali di supporto per disabili psichici. Mancano servizi di animazione e di formazione per l’inserimento lavorativo. Non c’è assistenza domiciliare di sostegno alle famiglie. Gli unici servizi domiciliari pro disabili riguardano l’aspetto sanitario. Il mancato finanziamento significherebbe portare il territorio al collasso”.
Per il segretario della Fnp, dunque, manca un’adeguata politica di sostegno familiare, nonostante il grande impegno della Caritas della Diocesi di Nocera-Sarno. “Ora o mai più – continua Dell’Isola – serve un atto di responsabilità degli amministratori. Per questo condividiamo l’appello del segretario generale della Cisl salernitana, Matteo Buono. Al sindaco Pasquale Aliberti anche io voglio ricordare la scadenza del 15 settembre prossimo. E’ quella, infatti, la data entro la quale la Assemblea dei Comuni deve approvare il piano per l’utilizzo dei fondi regionali. A tutt’oggi non è stata convocata alcuna riunione preliminare per la valutazione del programma di riparto dei fondi regionali. Quali sono le vere motivazioni che hanno fermato le procedure solo nell’Ambito in questione? E’ un dato di fatto che il cambio dei responsabili del Piano dell’Ambito S1 hanno aggravato una situazione, che rischia di precipitare senza un’assunzione di responsabilità da parte di tutti. Negli altri Piani di Zona della provincia di Salerno i progetti sono stati già presentati dai tavoli istituzionale e discussi con le forze sindacali e gli operatori del settore. Ora ci auspichiamo che – conclude il segretario Fnp -, a breve, i vertici del Piano di Zona SA1 possano mettere da parte gli ostacoli che fin qui hanno determinato lo stop alla procedura per l’approvazione del Piano di riparto dei fondi, convocando le organizzazioni sindacali, così come avvenuto in tutti gli altri ambiti esistenti nel Salernitano”.