Oliveto Citra. Chiude in bellezza la XXIX° edizione del “Premio Sele D’Oro” di Oliveto Citra, che ha riscontrato anche per quest’anno un grande successo di pubblico. Grande festa per la serata conclusiva in piazza Europa, condotta dal giornalista Mimmo Liguoro e Fatima Trotta, allietata dal concerto di Luca Barbarossa, Davide De Marinis e Gigi Finizio, e dalla comicità di Lino Barbieri.
Oltre ai Premiati già annunciati nei giorni precedenti, sono stati assegnati anche i Premi del Festival Teatrale Nazionale, della Rassegna Mezzogiorno e 35mm, dedicata ai filmaker, e del Demo D’Autore.
Lo spettacolo “La Costruzione” di Roberto Russo, portato in scena dalla Compagnia teatrale “Luna Nova” di Latina, si è aggiudicato ben tre premi: Miglior Attore a Roberto Becchimanzi, Miglior Regia a Sara Pane e Miglior Allestimento, lo spettacolo “Macramè” della Compagnia Gadnà di Amelia si è portato a casa il Premio per la Miglior Attrice a Miriam Nori e il Premio Speciale “UILT Campania”, assegnato da una giuria tecnica UILT. Il Premio del Pubblico, invece, è andato allo spettacolo degli Artisti Cilentani Associati di Pisciotta (SA) Gaber-Scik.
Il giovanissimo Stefano Passaro si è invece aggiudicato il Premio Cortometraggi con il suo “Ricett”, mentre agli Ars Divina, rock band di Salerno, è andato il Premio Demo D’Autore.
Significativa la presenza alla serata del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, già Ministro della pubblica istruzione, Filippo Patroni Griffi che ha ricevuto un Premio Speciale Sele d’Oro “per le pregevoli iniziative nel campo della tutela dei diritti e della semplificazione della pubblica amministrazione, per le attività di stimolo e coordinamento per lo sviluppo del Mezzogiorno”.
Il positivo esito della manifestazione spinge adesso gli organizzatori a puntare, con convinzione, ad una grande celebrazione della prossima edizione, che festeggia, appunto, i 30 anni ininterrotti di attività e che si è via via caratterizzata come l’appuntamento di maggior rilievo nel sud Italia dedicato alle tematiche meridionaliste, restando sempre un evento aperto alle novità.