Agropoli. Soddisfatti ma con molte remore. Le reazioni da parte del Comune di Agropoli e del Comitato Cittadino alla pronuncia del Consiglio di Stato che sospende di fatto la chiusura dell’ospedale fino al 26 settembre sono tutte all’insegna della massima prudenza.
“Un errore di fatto nella precedente ordinanza” è la motivazione che ha consentito ai giudici di mantenere il nosocomio aperto anche se con un’operatività ridotta.
Il ricorso avverso la precedente pronuncia del Tribunale Amministrativo Regionale era stato presentato dal Comune di Agropoli che lamentava la presenza nell’ordinanza di alcuni dati erronei forniti dall’Asl.
“Non occorrono sentenze della magistratura o spot politici, la priorità è rendere operativo il presidio ospedaliero” Non usa giri di parole Giovanni Basile coordinatore del comitato di cittadini che si batte per evitare la chiusura del nosocomio “Il problema – sottolinea l’avvocato è far sì che chi vada in Pronto Soccorso possa essere curato con interventi adeguati; ad oggi purtroppo non è così”.
Nella stessa direzione anche il commento del sindaco Franco Alfieri. “Non dirsi soddisfatti sarebbe impossibile in ogni caso preferiamo essere molto cauti. In primis perché trattasi di un provvedimento non ancora definitivo, in secondo luogo perché determinate problematiche è giusto che sia la politica e non la magistratura a risolverle”.
Il sindaco predica cautela anche per l’attribuzione delle responsabilità personali.
“Più che andare alla ricerca dei singoli responsabili preferisco dire che la colpa è della politica in generale e non mi riferisco solo a quella locale”
Raffaele de Chiara