rosciaSalerno. Dopo le dichiarazioni di ieri del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca sulla sua presenza a Roma in qualità di  Vice Ministro, pronta arriva piccata la risposta del dott. Antonio Roscia, Coordinatore cittadino PdL Salerno.

De Luca, dal suo profilo facebook, aveva così commentato: “Si capisca che la mia presenza a Roma ha un senso se mi si consente di difendere il Sud, che resta fortemente penalizzato, e se mi si consente di lavorare con le mie esigenze di totale sburocratizzazione. Io non intendo affondare nella palude burocratica romana, in quei trasversalismi romani per cui sono tutti amici e per cui i grandi burocrati passano da un ministero all’altro ma sono sempre gli stessi venti.”

“Se devo andare lì a fare vacanze romane- aveva chiosato De Luca- o per adeguarmi al modo di funzionare delle burocrazie romane, il mio impegno non serve a niente: io non sono fatto per un lavoro del genere, sono fatto per le decisioni, per la concretezza, per le cose che guardano non alle bandiere di partito, ma ai territori e alla possibilità di creare economia, sviluppo e lavoro.”

A queste parole sono seguite oggi quelle di Roscia che così si esprime: ” Il Sig. Sindaco di Salerno si dichiara nemico delle paludi romane nelle quali si invischia e dove non riesce a svolgere il suo lavoro di Vice Ministro. Quelle stesse paludi romane che però egli ha frequentato in veste di Parlamentare per ben 7 anni senza nulla produrre sul piano politico e dove ha praticato quelle stesse vacanze romane che oggi dice di non voler fare ma che in passato egli ha abbondantemente gradito.”

“Il sig. Sindaco- continua Roscia- che , fuori da Salerno , conta come il due di coppe con briscola a bastoni , si è reso conto di non avere davanti la prona classe politica di Salerno bensì ministeri ed enti di livello nazionale che dunque non si lasciano certo irretire da dichiarazioni vanagloriose e tribunizie.”

“La verità è che De Luca,- infierisce il coordinatore del Pdl- considerata la sua testarda volontà di rimanere con due piedi in una scarpa , non potrà mai ricevere alcuna delega ministeriale , cosa che sa benissimo , e pertanto si appresta a fare quello che aveva in testa fin dal primo momento : fare il beau geste , dimettersi da Vice Ministro, fare il martire . Sperando così di accrescere la sua immagine di nume tutelare del popolo salernitano e campano , uomo fuori dagli schemi di potere , lui già sindacalista , ex PCI e ora PD , al potere da decenni.”

“De Luca- conclude Roscia- condanna Salerno a rimanere per altri anni quello che purtroppo è diventata : una ludoteca deluchiana che si infervora per le luci natalizie, una città imbarazzata nel suo provincialismo culturale e politico, un paesone cementificato privo di respiro nazionale e di una propria identità sociale . De Luca si dimetterà non perchè non ambisce ad essere qualcuno ma perchè non ha la capacità di farlo, perchè non riesce a fare squadra , perchè non ha fatto crescere una classe dirigente di spessore intorno a lui . La sua dimensione politica è sempre stata quella municipale: tutti lo sanno e fino a ieri solo De Luca non lo aveva capito. Oggi se ne è reso conto anche lui.”