Il rischio di obesità nei bambini aumenta se durante la gravidanza la madre si è esposta a campi magnetici relativamente forti come quelli generati dai forni a microonde o dai dispositivi wi-fi. E’ questa la conclusione a cui sono giunti i ricercatori del Kaiser Foundation Research Institute al termine di uno studio che ha seguito le gravidanze di centinaia di donne americane.
I dati sono stati registrati da un particolare strumento fatto indossare alle future madri in grado di misurare l’esposizione alle onde emesse da Wi-Fi ed altri apparecchi. La salute di questi bambini è stata poi monitorata fino al raggiungimento dell’età di 13 anni, raccogliendo informazioni su parametri di crescita e peso. Si è così potuto constatare come l’esposizione a livelli medi di onde elettromagnetiche emesse da Wi-fi e simili aumenti il rischio di obesità del 50%, percentuale che sale fino all’84% nel caso di esposizione elevata.
Tuttavia sono sempre di più i comuni italiani che stanno realizzando la copertura di reti wi-fi nel loro territorio per consentire a tutti i cittadini, anche a quelli che non se lo possono permettere, di avere un accesso libero e gratuito ad internet. Le amministrazioni, però, a detta del Codacons, in questo modo non terrebbero in considerazione la salute dei loro cittadini.
Questa corsa alla modernità probabilmente non deve essere arrestata ma, sempre secondo l’associazione dei consumatori, si devono tenere in considerazioni determinati parametri di sicurezza.
Per il Codacons andrebbe almeno proibita l’installazione del wi-fi in prossimità di asili, scuole, parchi pubblici, ospedali, biblioteche ed altri luoghi sensibili frequentati da bambini e donne incinte, almeno finché non si avranno dei risultati certi che escludano pericoli per la salute delle persone dovuti all’esposizione sempre maggiore di queste onde elettromagnetiche.