Scafati. Il Partito democratico lancia l’allarme sulle criticità del ‘Progetto Grande Sarno’, che prevede interventi per la riduzione del rischio di esondazioni.
L’accusa mossa dal Pd è che la Regione e l’assessore Edoardo Cosenza, nel “Grande Progetto” abbiano ridotto la riqualificazione del Sarno a una fredda operazione d’ingegneria idraulica. Il Pd denuncia in primis i tempi troppo stretti per realizzare gli interventi: stanno infatti per scadere i termini del finanziamento europeo di 217 milioni di euro per le annualità 2007/2013 che prevede la realizzazione delle opere entro il 2015.
Altre obiezioni sono mosse al modo con cui Regione e Arcadis si sono rapportate al territorio nella realizzazione del progetto, in maniera invasiva e senza un opportuno confronto con le amministrazioni e i portatori di interessi locali; al fatto che il progetto non ha nulla a che vedere con la riqualificazione del fiume, ma si limita ad interventi che riducono, senza risolverlo, il problema delle esondazioni attraverso vasche di laminazione o di esondazione; infine, che il progetto manca della Carta di rischio residuo, disciplinata dalla Regione nel 2010, e che le vasche, distribuite in modo sproporzionato e iniquo, si estenderanno su 60 ettari di suolo fertile, pari a 98 campi di calcio.
La discussione alimentata dal partito a livello regionale ha vissuto un momento di confronto nella riunione tecnica tenutasi a Scafati per definire un persorso e le conseguenti azioni istituzionali più efficaci.
All’ incontro, (promosso dal Pd Campania, dal Pd Salerno, Pd Napoli e Pd Avellino) hanno partecipato i consiglieri regionali Antonio Amato, Antonio Marciano, Anna Petrone, Donato Pica e Gianfranco Valiante; i sindaci di Fisciano e Montoro, il vicesindaco di Poggiomarino e diversi segretari e amministratori dei comuni interessati dal progetto: Scafati, Nocera Inferiore, Castel San Giorgio, San Valentino Torio e Striano.
Erano presenti inoltre gli esponenti di associazioni e comitati, geologi e ingegneri ed esperti di progettazione sostenibile, oltre alla responsabile ambiente gd Napoli e al responsabile ambiente pd Salerno.
Nel corso della riunione si è stabilito di dare vita ad un coordinamento tra i Comuni coinvolti nel progetto e la prossima settimana dovrebbe svolgersi in Regione la riunione del Consiglio sui fondi europei chiesta dal gruppo Pd e in quella sede faranno emergere le criticità del Grande Progetto Sarno.
In più i consiglieri regionali Pd chiederanno una riunione congiunta della commissione ambiente e di quella sulle bonifiche per porre all’attenzione del governo regionale le obiezioni.
Anche in commissione Trasparenza il gruppo regionale evidenzierà i conflitti di interesse, qualora per scelta della Giunta si faranno valutare le osservazioni in sede di Via a una commissione composta da tre tecnici su cinque dell’Arcadis, il soggetto che ha elaborato il progetto.
Con la delega parlamentare si lavorerà a un’iniziativa istituzionale e politica per porre il tema del processo di disinquinamento e rinaturalizzazione del fiume Sarno che non può procedere separato dal grande progetto.
Infine, si chiederà ad ogni circolo territoriale di monitorare lo stato degli interventi per fogne e depurazione fornendo al coordinamento una scheda sintetica sulle criticità e lo stato delle opere, in modo da avere un dossier sintetico per l’iniziativa in sede parlamentare e in sede regionale.