Salerno. Partorire in piedi non è certo usuale. È molto meno frequente dei parti tradizionali e in acqua. Ma all’ospedale di Salerno si pratica anche questa tecnica.
D.B., 41 anni, di Salerno, ricoverata nel reparto Gravidanza a rischio, ha così scelto di partorire in piedi dando alla luce un bimbo del peso di 3,475 chili. La neomamma è stata assistita dal dottore Raffaele Petta e dalle ostetriche Giovanna La Rocca, Antonella Aulicino e Rosa Ferrara. Il parto attivo, tecnica naturale importata in Italia dal Nord Europa e dal Nord America, è un’alternativa alla classica posizione supina che permette alla donna di vivere questa esperienza in modo attivo e di ridurre il dolore durante il travaglio.
“Una sorpresa inaspettata in un Sud con una sanità spesso in difficoltà – ha commentato la neomamma – un parto naturale da manuale , un parto attivo durante il quale ho potuto trovare io le posizioni antalgiche più opportune. Ringrazio il direttore generale, donna e mamma, che ha consentito che ciò avvenisse creando gli ambienti idonei”.
Sostenere i centri di eccellenza aziendali come quello di Gravidanza a rischio insieme ai Lea, fanno sapere i vertici del “Ruggi”, è uno degli obiettivi strategici della direzione generale, nonostante le difficoltà della carenza di personale.