Fino a mille euro all’anno, il risparmio offerto dal Pellet nonostante il prezzo sia in crescita costituisce ancora una validissima alternativa ai combustibili tradizionali.
Ai prezzi attuali del combustibile, una stufa a pellet in una stagione può tagliare le spese per il riscaldamento da 100 a oltre 1.200 euro a seconda del tipo di impianto che va ad integrare.
Risparmio sul costo del combustibile ma anche incentivi per l’installazione degli impianti.
Le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, attualmente al 50%, valgono anche per l’acquisto ex novo e danno diritto a vedersi rimborsata la percentuale di spesa sotto forma di detrazione Irpef (in 10 rate di pari importo su 10 anni).
C’è poi il conto termico, un contributo variabile in base alla zona climatica e alla potenza installata erogato in due anni che però si rivolge solo alle sostituzioni di apparecchi già installati: stufe a legna o vecchie stufe a pellet, e, per le caldaie, caldaie a biomassa o a gasolio e, solo per le aziende agricole, GPL.
Quanto costa e quanto fa risparmiare il pellet è presto detto.
Premesso che il prezzo ha variazioni stagionali (più basso nel periodo da maggio a luglio, ha un rincaro verso agosto e si stabilizza durante l’inverno), è facile osservare che ora, a ottobre 2013, una tonnellata viene venduta a circa 320 euro e il consumatore paga un sacco da 15 kg tra 4,8 e 5,5 euro, molto più caro di quanto costava nello stesso periodo del 2012: circa 250-290 euro a tonnellata e 3,6-4 euro a sacco (in media).