Salerno. “Il Governo avvii le procedure di revoca della nomina a sottosegretario di Vincenzo De Luca” che ricopre la carica di sindaco di Salerno.
È quanto chiedono in una mozione i senatori campani del Pdl, tra i quali Francesco Nitto Palma, primo firmatario, Franco Cardiello, Giuseppe Esposito, Enzo Fasano, ed Eva Longo.
Un fine settimana all’insegna delle critiche e dei provvedimenti contro di lui, quindi, per il sindaco Vincenzo De Luca, il cui operato, domani, sarà al centro di “Ambiente Italia”, la rubrica della Tgr in onda alle 12.55 su Rai3. Il tema della puntata è il “paesaggio violato”. Nella settimana che ricorda i 50 anni dal disastro del Vajont e nel week end in cui il Fai lancia la campagna «ricordati di salvare l’Italia«, “Ambiente Italia” porta le sue telecamere a Salerno, “dove – si legge nell’anticipazione – un imponente edificio semicircolare troppo vicino alla spiaggia storica della città e a rischio sprofondamento accende la discussione”.
Intanto dalla sua pagina facebook De Luca punta il dito contro quanti continuano a polemizzare sulla sua posizione formale e non ufficiale del doppio incarico.
“Nelle scorse settimane si è attivato il “PTF – Partito Trasversale dei Farisei”, – scrive De Luca – quel movimento di finti moralisti che va dai fascisti ai radical chic, che si mobilita per fare confusione e non far luce sui problemi di sostanza. Ebbene questo partito ha mancato di sottolineare che l’unico a rispettare la legge sono io e che c’è una latitanza del Presidente del Consiglio che non sta adempiendo ad un obbligo di legge rispetto all’attribuzione delle responsabilità all’interno dei Ministeri.
“Chiarisco- continua il sindaco- una volta di più che non esiste alcun doppio incarico: l’incarico è uno ed è quello di Sindaco, perché quello di Vice Ministro è solo politico e non si è riempito di contenuti. Chiarisco ancora che lo stipendio è unico. E chiarisco ancora che l’unica cosa doppia è la fatica”.
“Nei prossimi giorni- conclude De Luca – sarà chiara la sostanza di questo problema: è capitato un uomo libero, che risponde solo alla propria coscienza, nel più grande Ministero di spesa del nostro paese, dove si incontrano tutte le lobby e si muovono miliardi di euro. Hanno paura che possa incepparsi il meccanismo tradizionale dei grandi intrecci affaristici di questo paese”.