Cava dè Tirreni. Diciassette persone indagate, è il risultato dell’operazione Payback che ha permesso di smascherare una truffa di 130 mila euro a danno di un’azienda alimentare di Cava dè Tirreni. A renderlo sono stati questa mattina durante una conferenza stampa sono stati gli uomini della Polizia Postale e delle Comunicazione di Salerno, presieduta dal Sost. Commissario Alberto Galano.
Nel mese di aprile uno dei titolari dell’azienda ha denunciato l’ammanco nei conti della società di somme di denaro pari a 130.000 euro.
Dagli accertamenti delegati dalla locale Procura della Repubblica, su disposizione del Procuratore Capo F.F. Umberto Zampoli, è emerso che il denaro era stato trasferito su 15 carte di credito. L’operazione è stata possibile grazie ad un virus presente nei computer della società.
Gli esperti della Sezione di Salerno, attraverso l’attività di reverse engineering, , sono riusciti ad individuare una serie di connessioni che hanno permesso di risalire alla postazione di un tecnico informatico di Siracusa. Quest’ultimo dai computer della società presso cui lavorava effettuava le verifiche di saldo contabile dei conti correnti della società salernitana attendendo il momento giusto per prelevare le somme di denaro.
Tramite ulteriori accertamenti sulle carte di credito, si è risaliti poi anche a 16 cittadini siracusani, ciò ha permesso di ipotizzare la sussistenza di un’organizzazione criminale finalizzata all’utilizzo illecito degli strumenti di pagamento elettronico per mezzo di virus informatici.
Clemente Donadio