Pontecagnano Faiano. I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno, agli ordini del Capitano Giuseppe Ambrosone, hanno apposto i sigilli di sequestro ad un’area di circa ottocento metri quadrati in cui venivano depositati e bruciati rifiuti speciali non pericolosi. Denunciati i responsabili dell’impresa per attività di gestione di rifiuti non autorizzata e operazione di incenerimento a terra di rifiuti.
I Carabinieri del NOE hanno posto sotto sequestro l’area di 800 mq che costituiva il piazzale di una nota attività imprenditoriale della zona dedita alla realizzazione edilizia. I Carabinieri, nel corso del sopralluogo, hanno rinvenuto un considerevole quantitativo di rifiuti speciali non pericolosi, depositati, tra l’altro, direttamente sul terreno ed esposti agli agenti atmosferici senza alcuna protezione. In particolare, sono stati trovati rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione, quali frammenti di mattoni, mattonelle, cemento, marmo, legno e plastica, nonché numerosi imballaggi in carta e plastica provenienti dall’attività di costruzione e/o demolizione.
L’attenzione dei Carabinieri del NOE, mentre si avvicinavano al terreno, era stata già in precedenza richiamata da una nube di fumo denso e scuro che si originava proprio dall’area oggetto del controllo e del successivo sequestro; difatti, i militari hanno sorpreso sul fatto proprio il legale rappresentante dell’impresa edile mentre era intento a bruciare grossi bustoni in plastica contenenti a loro volta confezioni in carta e plastica di premiscelato per intonaco, che sono considerati rifiuti speciali; ovviamente l’attività di smaltimento effettuata era svolta in assenza di autorizzazioni e così sicuramente dannosa per l’ambiente.
Ulteriori 11 grossi bustoni in plastica di colore nero contenenti le medesime confezioni sono stati rinvenuti dai Carabinieri sull’area poi sequestrata. In particolare, i Carabinieri dello speciale reparto a Tutela dell’Ambiente nel corso del controllo all’area di impresa hanno accertato che l’attività aveva effettuato lo stoccaggio abusivo (deposito permanente sul suolo per almeno un metro a rialzo rispetto al piano di campagna) dei rifiuti speciali, senza la prescritta autorizzazione, così in violazione della normativa ambientale.
La superficie sequestrata, tra l’altro, non riuniva i requisiti necessari per la tutela delle matrici ambientali; difatti l’area in questione, ed oggetto del sequestro, è risultata essere sprovvista di pavimentazione e impermeabilizzazione, nonché di sistema di raccolta delle acque meteoriche e di dilavamento e di ogni altro accorgimento per la salvaguardia delle matrici ambientali, caratterizzata quindi dal solo nudo terreno. Pertanto è stato dunque accertato un utilizzo abusivo dell’area, in assenza di una specifica autorizzazione.
Le Autorità hanno proceduto al sequestro del terreno ed alla contestuale denuncia in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria del legale rappresentante dell’impresa per le violazioni penali emerse nel corso del controllo.