Oggi, per trasformare l’energia elettrica in energia luminosa, si hanno a disposizione essenzialmente tre metodi. Il primo, che è anche il più “antico”, utilizza le lampadine a incandescenza, che, per legge, devono essere del tipo alogeno. Il secondo, piuttosto conosciuto, sfrutta l’emissione di alcuni tipi di gas quando sottoposti a un campo elettrico (lampadine fluorescenti). L’ultimo metodo in ordine di tempo è quello che utilizza l’emissione di determinati semiconduttori se al loro interno scorre una corrente elettrica. Questi elementi si chiamano LED (Light Emitting Diode) e offrono diversi vantaggi rispetto ai due metodi precedenti. Grazie alla loro versatilità(probabilmente non ancora sfruttata appieno e in fase di rapido sviluppo), oltre alla mera illuminazione, le lampadine a LED si possono utilmente impiegare per arredare la casa.
Innanzitutto vediamo le caratteristiche peculiari delle sorgenti luminose a LED, che potranno essere sfruttate in vari modi. Un singolo LED è sempre di dimensioni piuttosto piccole (qualche millimetro di diametro) e, nonostante possa produrre una luce per unità di superficie piuttosto intensa, non sono in grado di avere potenze molto elevate. Generalmente, oggi, un LED è al massimo da 1-2 W. Nonostante l’elevata efficienza, pari a 4-5 volte quella di una lampadina a incandescenza, da un singolo LED possiamo ottenere la luce di una lampadina a incandescenza da 5 – 10 W. Per questo, per avere a disposizione un’energia luminosa più elevata, è necessario utilizzare sistemi che prevedono più LED che s’illuminano contemporaneamente. Interessante è anche la durata di queste sorgenti luminose: teoricamente decine di volte superiore a quelle delle lampadine a incandescenza. Un’altra caratteristica molto importante è la limitata produzione di calore, che li rende utilissimi per essere piazzati anche su materiali che temono le elevate temperature. Un’ultima caratteristica dei LED è rappresentata dalle diverse tonalità di colori che possono avere. Verdi, blu, gialli, rossi, bianchi, tutti molto brillanti. I led di diverso colore si possono combinare assieme per dare luogo a un’infinita gamma di colorazioni.
La luce dei LED di qualità è generalmente molto più brillante e piacevole di quelle delle lampadine fluorescenti, per cui la semplice sostituzione già è in grado di fornire un miglioramento dell’illuminazione delle stanze. Oggi esistono lampadine a LED delle stesse dimensioni e con gli stessi “attacchi” delle lampadine a incandescenza o fluorescenti. Anche i cosiddetti “tubi al neon” si possono trovare a LED. È necessario però che la potenza luminosa sia la stessa, altrimenti si rischia di ottenere una luce brillante ma debole, con effetti pratici deludenti. Molto più sicuro quindi non utilizzare i vecchi lampadari semplicemente sostituendo le lampadine normali con i tipi a LED, ma utilizzare sistemi già progettati per questi tipi di lampadine.