La Cavese affronta un Agropoli che vive un momento difficile (solo 4 punti nelle ultime cinque gare) e che si presenta con un dignitoso 4-4-1-1.
I primi 20’ portano la firma biancoblu con gli aquilotti che si rendono pericolosi in più occasioni con il tandem De Rosa-L. Palumbo. Passano appena 3’ e De Rosa batte un corner con una parabola che finisce nei pressi dell’ottimo L. Palumbo (migliore degli aquilotti) che inventa una semirovesciata con la sfera che viene deviata prima da Capotosto e poi si staglia sulla traversa. Al 10’ è ancora il n°7 della Cavese che serve il solito capitano, ma il suo tiro viene murato dalla difesa avversaria. I delfini vivono attimi di confusione, ingrediente che fa pasticciare il reparto difensivo: De Rosa ruba palla sull’out di sinistra, assiste L. Palumbo, ma è bravo Capotosto a deviare il rasoterra (13’).
Al 24’ si sveglia l’Agropoli che da questo momento metterà in crisi i padroni di casa: scatta male il fuorigioco della difesa aquilotta, ne approfitta Vitale, servito ottimamente da Capuozzo, che si trova a tu per tu con la porta avversaria, ma è superbo De Luca ad impedire il gol. Nove minuti più tardi uno scatto di Vitale mette in crisi la difesa di casa che sbaglia l’ennesimo fuorigioco, Tarallo assiste l’attaccante delfino che stavolta non sbaglia: Cavese 0 Agropoli 1. Ora è solo Agropoli: al 38’ ancora il n°10 cilentano ad impegnare De Luca;
I primi 20 minuti della ripresa sono sinonimo di confusione, errori da ambo le parti, nonostante l’Agropoli sembra più vivo rispetto alla Cavese.
Il primo tiro dei padroni di casa si risolve in una telefonata, al 65’, di De Rosa per il portiere biancoceleste. Tre minuti più tardi i neoentrati C. Palumbo e Kabangu si rendono pericolosi con un tiro del francese che però viene placcato con coraggio da Capotosto. Trascorrono i minuti e la Cavese cresce: al 72’ De Rosa impegna il portiere cilentano su punizione; al 73’ C. Palumbo inventa un tiro-cross insidiosissimo che taglia tutta l’area, ma Kabangu manca l’appuntamento con la sfera.
La Cavese spinge, ma al 79’ rischia qualcosa sulla ripartenza guidata dall’appena entrato Sosero che impegna, e non poco, De Luca. Mancano 2 minuti al 90’ e la tensione si muta in mischia nell’area ospite ove non mancano battibecchi.
La partita sembra ormai spegnersi così come le speranze della Cavese ma che il pallone sia rotondo è dimostrato da ciò che accade al 91’: Kabangu viene servito in area a pochi metri dalla porta avversaria, il suo tiro viene ribattuto ma la sfera torna sui piedi del francese che opta per il cross basso al centro sul quale si avventa Africano quale con decisione, insacca e salva il risultato.
Un buon approccio alla partita da parte dei padroni di casa che hanno giocato ottimamente per 24 minuti. Dopo il gol, però, la storia della partita racconta altro: un Agropoli dal buon palleggio che ha creato e gestito il vantaggio. La Cavese si sveglia nuovamente al 65’, ci mette il cuore e riesce ad ottenere il meritato pareggio, dopo aver posto alle strette gli avversari per tutta la seconda metà della ripresa. Plauso per Vitale e L. Palumbo, migliori in campo da un lato e dall’altro.
Silenzio stampa per l’Agropoli, si presenta ai microfoni solo il presidente Domenico Cerruti che così commenta: “Abbiamo sostenuto una prestazione migliore delle precedenti ma non siamo stati cinici a chiudere la partita – continua il presidente dei delfini – spero che tutto questo sia di buon auspicio soprattutto per la nostra compagine ben assortita”. Il presidente sembra soddisfatto della prestazione ma nelle sue parole traspare un po’ di rammarico per le occasioni sciupate e per il pareggio scoccato sul finale. Una partita che conferma anche la discussa panchina di Pirozzi, ma non chiarifica gli obiettivi dell’Agropoli: “questo è un campionato difficile, quindi non è possibile fare pronostici ma bisogna giocare partita dopo partita-continua Cerruti-il valore dei ragazzi deve emergere da solo-conclude il presidente-merito alla Cavese che ci ha creduto fino alla fine e soprattutto complimenti alla tifoseria”.
Poche le parole di Mr. Chietti: “abbiamo messo sotto una squadra creata per vincere il campionato, una squadra con giocatori di qualità che fanno la differenza-continua Chietti-nelle ultime gare abbiamo ottenuto meno di quello che meritavamo e oggi non abbiamo concretizzato le occasioni create”.
Più soddisfatto Manzi: “il risultato è giusto, a noi è mancata la finalizzazione e di conseguenza abbiamo subìto il gol in contropiede – continua-dopo il gol capita di subire il contraccolpo ma ricordiamoci di aver giocato contro una corazzata, inoltre Claudiosi è allenato solo il fine settimana per un problema al polpaccio-conclude l’autore del pareggio-dobbiamo essere una squadra nel bene e nel male”.
Andrea Palestra