La crescita delle università telematiche non è più un dato trascurabile, ma un fenomeno concreto che acquista consensi di anno in anno: gli studenti online, infatti, rappresentano oggi il 2% del totale degli iscritti all’Università e il loro numero è aumentato vertiginosamente negli ultimi 10 anni.
Rispetto alle università pubbliche italiane, che segnano un -17% nelle iscrizioni, il numero degli studenti che scelgono l’insegnamento a distanza è passato dai 1.500 del 2003 ai 39.792 del 2013, con un aumento medio annuo del 16%. A rivelarlo è l’indagine condotta dall’Università Telematica “Niccolò Cusano” di Roma, fondata nel 2006 e oggi al primo posto fra le strutture riconosciute dal Miur per numero di laureati e attività didattiche proposte.
L’infografica (qui anche in formato testuale) mostra visivamente quali sono stati i fattori che hanno influito sulla crescita delle università online. Primo fra tutti, il risparmio: frequentare un corso di laurea triennale a distanza permette, infatti, di azzerare o quasi i costi relativi al materiale didattico, ai trasporti e all’alloggio (0-2.500 euro) a fronte di una retta leggermente più alta rispetto alle università private offline più economiche.
In secondo luogo, l’ampliamento dell’offerta formativa: delle 34 facoltà disponibili negli atenei italiani 14 hanno il loro corrispettivo online, il che rende a portata di click contenuti e competenze prima fruibili solo in presenza.
A scegliere la praticità e i benefici delle università telematiche sono per la maggior parte uomini e donne di età compresa fra i 23 e i 40 anni: lavoratori desiderosi di specializzarsi e studenti che non possono permettersi di studiare lontano da casa per gli alti costi che comporta la vita da fuorisede.