Salerno. Sono passati 2 giorni da quella che è stata definita la “sera del ribaltone”, ovvero la serata di lunedì, durante la quale è arrivata, prima la decisione di Lotito del ritiro “punitivo” a Corato (BA), e poi l’ufficialità del ritorno di Carlo Perrone sulla panchina dei granata, al posto di Stefano Sanderra, che ha risolto consensualmente il proprio contratto con la società.
Perrone si è dunque ripreso la Salernitana, una creatura che egli stesso ha forgiato, grazie alle 2 promozioni di seguito dalla D alle Lega Pro 1, e a numeri da record, che hanno visto i granata, in questi ultimi 2 anni, conquistare 137 punti in 65 partite, 23 risultati utili di fila (record di sempre), 8 vittorie di seguito in casa da settembre 2012 a gennaio 2013, 5 vittorie consegutive in trasferta e 540′ di imbattibilità messi insieme da Iannarilli e Dazzi. Numeri che possono far ben sperare i tifosi granata, soprattutto se si aggiunge una piccola curiosità, il tecnico prende la squadra in mano ad 8 punti dalla vetta, proprio come nella passata stagione, quando Perrone tornò a Salerno, al posto di Galderisi, e la Salernitana aveva 1 punto staccata di 8 punti dall’Aprilia che in quel momento conduceva la classifica.
In verità la situazione è diversa, in quanto l’anno scorso il tecnico romano era stato richiamato dopo sole 3 giornate, mentre quest’anno ci sono volute 7 partite prima dell’esonero di Sanderra, ma la classifica sebbene, complicata, non è del tutto compromessa, in quanto il girone B di quest’anno, si sta dimostrando, davvero equilibrato, soprattutto per quanto riguarda le prime della classe. Sono infatti ben 4 le squadre (Frosinone, Pisa, Pontedera, L’Aquila) che guidano la classifica con 17 punti ciascuno, mentre la Salernitana si trova a quota 9. E’ quindi ancora alla portata dei granata, la tanto ambita promozione, che potrebbe arrivare, se non con la vittoria del campionato, con i play-off che riguardano dalla seconda alla nona classificata.
Perrone dovrà, ricompattare il gruppo, scosso in queste settimane dalla questione “talpa”, per puntare così a un filotto di vittorie che potrebbe, oltre che proiettare la squadra tra le prime, ridare la giusta serenità ai giocatori, alla società e ai tifosi, che domenica hanno espresso tutto il loro dissenso nei confronti della società, ma che si sono detti contenti del ritorno di mister Perrone, anche perché, ci si aspetta che qualcosa sia cambiato, da quel famoso 16 luglio, giorno in cui il tecnico annunciò alla proprietà che non sarebbe partito per il ritiro. Già, ci si aspetta che Lotito sia disposto, questa volta, ad accontentare Perrone, magari a partire da quello che è un nervo lasciato scoperto dalla campagna acquisti estiva, ovvero il capitolo Grassi, trequartista tanto caro al mister di Roma, ma non altrettanto ben visto da Sanderra che lo ha rispedito a Pontedera, perché il suo gioco non prevedeva un trequartista (salvo poi cambiare modulo nelle ultime giornate, e adattare Foggia in quel ruolo). Proprio Grassi, che con 6 reti in queste prime 8 partite ha portato il Pontedera in cima alla classifica, intervistato da “Granatissimi.com” ha confermato di non sentirsi tanto ex: “Ho seguito le ultime vicende della Salernitana, in realtà la seguo sempre perché ho degli amici li, oltre al fatto che fino a due mesi fa ero a Salerno. Fino a prova contraria il mio cartellino è della Salernitana”, lasciando quindi aperte le porte per un suo eventuale ritorno.
In attesa del mercato di gennaio però, Perrone dovrà trovare le giuste alternative con gli uomini ora a disposizione, e da questo punto di vista, in questi primi giorni di ritiro, si sono viste 2 principali soluzioni tattiche. Una prevede il 4-3-1-2, ed un’altra il 5-3-2, entrambe dipendono molto, dalle condizioni fisiche di Morris Molinari, che ha ripreso ad allenarsi, ma non con i compagni, ne discende quindi, che difficilmente sarà in campo per il derby di domenica contro il Benevento. Nel caso di un suo forfait, mister Perrone dovrebbe optare per la difesa a 4 con Luciani e Piva, che dovrebbe sostituire Rizzi, il quale nell’allenamento odierno ha riportato un trauma contusivo costale, sugli esterni e con Tuia e Siniscalchi centrali difensivi. A centrocampo Montervino, Perpetuini e Volpe dovrebbero giocare dietro a Foggia, che agirebbe da trequartista a supporto della coppia Ginestra-Guazzo in attacco. Con la difesa a 3 invece, si vedrebbero Tuia Siniscalchi e Molinari o in alternativa Sbraga, a formare la linea difensiva, Luciani e Piva sugli esterni e Perpetuini, Volpe e Montervino nel cerchio di centrocampo con Foggia dietro l’unica punta, scelta fra Ginestra e Guazzo.
Tutti i dubbi, dovrebbero essere sciolti, nell’incontro con la stampa da parte di Perrone, previsto per la vigilia della sfida con il Benevento in programma domenica alle 14.30 allo stadio “Ciro Vigorito” di Benevento.
Articolo di Marco Inverso