Salerno. “A differenza di quanto pensano in molti, Salerno mantiene un apparato industriale di tutto rispetto caratterizzato dalla presenza, tra l’altro, di due eccellenze: l’Agro Nocerino Sarnese, a Nord, legato alla trasformazione del pomodoro e a tutta la filiera agroalimentare, con indici sull’esportazione molto significativi; e poi, a Sud, il Polo industriale di Battipaglia, rivolto alla tecnologia e all’indotto metalmeccanico e chimico, in parte connesso alla Fiat”.
Franco Tavella, segretario generale Cgil Campania, commenta così le ultime dichiarazioni del presidente della Regione, Stefano Caldoro, che ha parlato di mancata difesa di alcune aree industriali salernitane. “Salerno – sottolinea Tavella – è stata colpita da un processo di deindustrializzazione che ha riguardato tutto il territorio regionale, perché in questi anni è mancata una qualsivoglia politica industriale che non fosse rappresentata dalla difesa della singola azienda in crisi. Sbagliato quindi affermare che Salerno non ha saputo difendere il proprio apparato industriale: tutto il Paese, in questi anni, si è indebolito ed in particolare il Mezzogiorno. La Regione può svolgere un ruolo importante investendo, con puntualità, le uniche risorse disponibili che derivano dai Fondi europei. Questi finanziamenti possono dotare anche l’area salernitana delle infrastrutture necessarie per aumentarne la competitività”.
“Grazie alla collaborazione tra enti, istituzioni e sindacati l’Agro Nocerino Sarnese è stato inserito tra le aree di crisi e potrà beneficiare di fondi che rappresentano linfa vitale per un’area–cerniera tra le provincie di Napoli e Salerno e punto di riferimento per l’agroindustria – continua Tavella – ora è necessario stipulare con Palazzo Santa Lucia un protocollo aggiuntivo affinché non si ripercorra la strada del passato: penso all’accordo di programma sul tessile che ha sperperato milioni e milioni di euro senza lasciare quasi nulla sul territorio. Un protocollo d’intesa, invece, permetterebbe di vigilare sulla legalità e trasparenza degli investimenti e sulla correttezza dell’applicazione dei fondi. In questo modo alzeremmo il livello di guardia in un’area a rischio di possibili infiltrazioni della criminalità organizzata”.
“E’ altrettanto fondamentale – conclude Tavella – che sulla distribuzione dei fondi e riguardo ad una misura cosi importante non si apra il ‘mercato della politica’. La Regione vigili sulle ricadute occupazionali, guardando con attenzione al lavoro ed ai lavoratori. Inoltre, sarebbe auspicabile che gli assessori che promuovono incontri bilaterali con gli imprenditori a Nocera, considerassero altrettanto fondamentale discutere con le organizzazioni sindacali per agire nell’interesse comune di imprenditori e lavoratori”.