Sapri. Si è tenuta una riunione presso l’Ospedale locale a seguito di un esposto della CISL FP, FIALS e Nursing Up che volevano chiarezza su alcuni aspetti che riguardavano i turni di lavoro.
Dalla discussione è emersa la seria preoccupazione da parte di tutte le sigle sindacali che hanno partecipato sul futuro del presidio ospedaliero, atteso che sembrerebbe troppo lontano dalle scelte aziendalistiche della dirigenza salernitana, incentrata più su altri presidi del territorio, alcuni dei quali se riconvertiti, come è accaduto per il plesso di Agropoli, vedrebbero un gran numero di personale in esubero rispetto alle attuali dotazioni organiche.
A tutte le sigle sindacali non è andato giù che si sia anteposto il pericolo di chiusura di alcuni servizi di estrema importanza per i cittadini del territorio, peraltro non coperti dalle attività distrettuali, nel mentre nel servizio di radiologia del presidio, allo stato vi sono solo 4 tecnici di cui uno con funzioni di coordinatore che devono garantire la turnistica sulle 24 ore.
“Con chiarezza – afferma la delegata della CISL FP e coordinatrice di zona confederale Nicolina Mega – abbiamo sottolineato che l’ospedale di Sapri non si tocca. E’ un patrimonio per tutti i cittadini ed è collocato alla frontiera per cui afferiscono allo stesso anche utenti di regioni limitrofe. Ma è soprattutto un patrimonio per la ASL Salerno poiché fa parte della rete dell’emergenza che serve quale baluardo essenziale a difesa della vita. Bisogna adeguare gli organici, pena la morte del presidio per consunzione.”
Alla riunione cui hanno presenziato anche altre sigle sindacali quali la CGIL FP, la UIL FPL e la FSI, hanno partecipato anche i delegati della CISL FP Giovanni Orlanno e Gerardo Paradiso, in uno al Segretario Generale della CISL FP Pietro Antonacchio a testimonianza dell’importanza dell’evento.
“Abbiamo investito – dichiara Pietro Antonacchio – la Direzione sanitaria del presidio ad inoltrare le istanze che unitariamente hanno condiviso tutte le organizzazioni sindacali. Il presidio dell’Immacolata di Sapri si colloca al secondo livello nella rete dell’emergenza con 120 posti letto così come previsto nel piano attuativo dell’ASL Salerno laddove viene previsto UTIC, Terapia Intensiva e Ortopedia oltre alle altre unità operative ritenute fondamentali. In tal senso bisogna necessariamente potenziare i servizi che garantiscono l’espletamento di tutte quelle attività ritenute essenziali al fine di garantire prestazioni assistenziali adeguate. Il mancato adeguamento degli organici rende vana qualsiasi seria programmazione sanitaria su quel territorio ed è allo stato una conseguenza inaccettabile per la nostra organizzazione sindacale.”