Roccadaspide. Dopo la chiusura dell’Ospedale Civile di Agropoli, il polo ospedaliero di Roccadaspide è in tilt. Troppi pazienti al pronto soccorso e troppe le richieste di ricovero. Il sindaco Girolamo Auricchio lancia un appello al presidente della Regione, Stefano Caldoro e al direttore generale dell’Asl Salerno, Antonio Squillante, affinché prendano i dovuti provvedimenti.
“A seguito del decreto 49/2010, e in conseguenza della chiusura dell’Ospedale di Agropoli avvenuta lo scorso primo ottobre, – dichiara il sindaco Auricchio – l’aumento dei codici rossi al pronto soccorso e delle richieste di ricovero sono aumentate del 35%.”.
” Tutto ciò – continua il primo cittadino di Roccadspide – non fa altro che rendere inevitabile il ricovero dei pazienti in altri plessi ospedalieri per la mancanza di disponibilità di posti letto, tant’è che i pazienti una volta effettuato un primo intervento al pronto soccorso vengono poi trasferiti in altri presidi, come ad esempio Sapri, Vallo della Lucania e Mercato San Severino, o peggio ancora fuori provincia. Ciò comporta non solo un aggravio si spese per l’Asl, perché le ambulanze sono costrette ad andare avanti e indietro, ma anche e soprattutto per i familiari costretti a compiere chilometri per raggiungere i propri cari ricoverati in quanto Roccadaspide non offre collegamenti diretti”.
“L’Ospedale di Roccadaspide – continua Auricchio – ha una disponibilità di 70 posti letto, molto pochi rispetto alle esigenze che ci sono. È una situazione che deve essere assolutamente risolta, per questo mi rivolgo al presidente Caldoro e al direttore generale Squillante affinché modifichino il decreto 49/2010 e rivalutino l’assegnazione dei posti letto per il nostro ospedale. Mi rivolgo anche alla classe politica, o meglio ad alcuni consiglieri comunali che pare non si interessino dei problemi legati al proprio territorio, invito loro a non essere troppo distratti.”
Con la chiusura dell’Ospedale Civile di Agropoli al presidio di Roccadaspide sono state assegnate altre 12 unità: 6 tecnici di radiologia, 3 tecnici di laboratorio analisi, 2 medici di laboratorio analisi e un ortopedico. “Come conferma una recente analisi dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, l’Agenas, – ci tiene a sottolineare Auricchio – la nostra struttura gode di ottime prestazioni per il trattamento dell’infarto del miocardio, infatti, l’ospedale è il primo in tutta la Campania. Forse anche per questo abbiamo molte richieste di ricoveri, e maggiormente per queste ragioni andrebbe potenziato” .
Alessandra Agrello